Bryan
3 settimane dopo
Inspiro avidamente dalla sigaretta, sbuffando il fumo dal naso mentre cerco il cognome di Abigail sui campanelli.
Quando lo scorgo, lo premo con dita tremanti e, dopo averlo spento, getto il mozzicone della sigaretta in un cestino lì vicino.
-Sì?- risponde la voce gracchiante di Abigail, strappandomi un sorriso.
-Sono io- dico, muovendo le dita di fronte alla telecamera a mo' di saluto.
-Uomo Invisibile! Ce l'hai fatta ad arrivare, eh?-
Scoppio a ridere, mentre un ronzio mi avverte che il cancello è stato aperto.
-Secondo piano, la prima porta che vedi. Nel caso non te lo ricordassi- mi beffeggia, facendo riferimento a quando un paio di settimane fa mi sono perso tra le rampe di scale del suo condominio.
Faccio una smorfia e le mostro il dito medio mentre entro, sentendo la sua risata meccanica farsi sempre più lieve mano a mano che mi avvicino al portone.
Non sono stato chissà quante volte a casa di Abigail, ma ci sono stato abbastanza da ricordarmi la strada verso il suo appartamento.
Quando mi avvicino alla porta, sento della musica rock risuonare talmente ad alto volume da farmi temere che la porta si possa infrangere da un momento all'altro.
Dopo aver bussato un paio di volte vigorosamente, sento una voce maschile levarsi ovattata dal retro della porta.
-E' aperto!-
Spalanco la porta e la prima cosa che mi ritrovo di fronte agli occhi sono le pile di vestiti sporchi ammucchiati sul tavolo da pranzo.
Sposto lo sguardo sulla sala accogliente, alla ricerca di Abigail.
Ma al posto della ragazza che mi ha invitato al ballo che si terrà stasera, di fronte a me mi ritrovo il volto sofferente di Logan Foster, suo fratello maggiore.
-Isaac, abbassa quella maledetta musica!- grida al fratello minore, che sta spaparanzato sul divano con un joystick in una mano e una lattina di 7 Up nell'altra.
-Che cosa? Non ti ho sentito!- grida il sedicenne, sorseggiando la bibita mentre impreca contro l'avversario che sta cercando di battere. -Muori, lurido pezzo di merda!-
-Isaac! Modera il linguaggio!- sento gridare Abigail dall'altra stanza.
Logan sbuffa e, dopo aver sollevato gli occhi al cielo, si concentra su di me e il suo volto si illumina.
-Bryan! Ehi bello, finalmente sei arrivato!-
Io gli sorrido e mi ritrovo a beccarmi sonore pacche sulla spalla.
-Ti prego, amico. Diglielo anche tu che non può venire al ballo di fine anno con dei jeans- mi supplica, facendo cenno verso la soglia del salotto che dà sul corridoio.
-Guarda che ti ho sentito, cretino- esclama Abigail, emettendo un gemito frustrato.
-Dio, alleluia!- esulta Isaac, gettandosi il joystick vicino. Solo in quel momento si accorge di me. -Mason! Te la vuoi fare una partita?-
Io gli sorrido e declino l'invito. -Ti ringrazio amico, ma devo portare tua sorella al ballo- dichiaro, facendo la mia espressione più sofferente.
Lui rotea gli occhi al cielo. -Oh Dio, che cosa da femminucce...-
-Non ti azzardare mai più a fare un commento sessista in mia presenza, o in qualsiasi altro momento della tua vita. Hai capito moccioso?- lo minaccia Abigail, che è spuntata in salotto senza che nemmeno me ne accorgessi.
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Che cosa potrebbe mai andare storto?
RomanceLa storia di un'amicizia che si ricostruisce. La storia della nascita di un amore inimmaginabile e sorprendente. Audrey Miller, una ragazza piuttosto riservata ma al contempo vogliosa di fare nuove amicizie, vive in un piccolo appartamento a Brookly...