Capitolo 20

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Audrey

Non ho mai amato molto la giornata di Halloween, mi ha sempre messo inquietudine e ansia.

E ad a favore di questa festività non erano certo i continui scherzi che Bryan era solito farmi quando da bambini passavamo questo giorno insieme.

Ragni finti, maschere orripilanti, improvvisi cambi di film da comico ad horror, sangue finto sulle coperte, addirittura una volta aveva finto di essersi tagliato un dito mentre affettava la torta appena sfornata da sua sorella.

Gli scherzi erano dei più disparati e, nonostante un po' me li aspettassi, non c'era volta in cui non balzavo in aria e gli imprecavo contro se rideva.

Anche se con gli anni Bryan non è più venuto a passare la sera di Halloween insieme a me, io non ho di certo perso le mie abitudini: popcorn, divano, coperta calda e revisione in loop delle puntate migliori di Friends.

Ho la particolare tendenza a guardare film o serie televisive comiche per distrarmi dalle grida che sento provenire dalle televisioni dei miei vicini, che tengono il volume alto a livelli assordanti.

Due sono le probabilità: o non ci sentono, o si divertono un mondo a sentirmi urlare ogni due per tre per lo spavento.

In effetti sentirli sghignazzare ogni volta, mi fa pensare che la seconda ipotesi sia la più plausibile. Ma in fondo ho sempre avuto un bel rapporto con i miei vicini di casa.

Comunque il mio appuntamento con il divano è sempre rimasto fisso la sera di Halloween: in poche occasioni Vince è riuscito a trascinarmi fuori di casa, portandomi in qualche locale piuttosto tranquillo.

La scuola invece non ha mai organizzato feste, se non il ballo di fine anno aperto solo ai ragazzi del terzo e del quarto anno.

Proprio per questo rimango davvero colpita non appena scendo dalla macchina di Vince: la scuola non solo è già stracolma di studenti vestiti dei più svariati costumi, ma è anche abbondantemente addobbata all'esterno da numerose decorazione a tema Halloween.

Ragnatele, scheletri realistici, finte impronte di sangue lungo le mura della scuola... davvero inquietante.

Rabbrividisco quando un soffio d'aria fredda mi colpisce il collo, e mi stringo nei miei abiti maledicendomi per non aver indossato nulla di più pesante.

Avendo scoperto della festa senza alcun preavviso, non avevo pensato a quale travestimento indossare. A dir la verità, pensavo che sarebbero venuti tutti in jeans e maglietta, perciò sono rimasta sul vago indossando  un paio di jeans a zampa ed un lupetto nero. L'unica cosa che stona con l'outfit stile anni '70, è la felpa con la zip che ho indossato nel caso facesse freddo.

Ed effettivamente avevo ragione, fa anche più freddo di quel che mi immaginassi. Fortunatamente so che all'interno farà sicuramente più caldo.

Vince mi affianca, lisciandosi le pieghe della camicia a quadri che ha indossato.

Nemmeno lui era a conoscenza della festa e, quando l'ho informato, non ha esitato un attimo prima di riferirmi di aver trovato l'abito perfetto: una camicia a quadri, un paio di jeans scuri, degli scarponcini ed ecco fatto il travestimento da boscaiolo creato più rapidamente che mai sulla faccia della Terra.

Mentre ci avviciniamo all'entrata, noto che, come noi, molti altri alunni si stanno incamminando verso la scuola.

Al contrario delle mie aspettative, tutti sembrano essersi impegnati nel trovare il travestimento o il trucco perfetto: cow-boy, alieni, personaggi di film horror, avvisto addirittura una Mercoledì Addams.

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