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- Che ci fai qua? - gli chiese qualcuno, quando il biondo alzò lo sguardo, vide l'amico di Hyunjin, Changbin, lì in piedi vicino al grande ascensore.
- Mi sto trasferendo in questo palazzo per voi stupidi ricconi. - sputò acido premendo il pulsante rosso. Non aveva minimamente voglia di parlare con uno degli scagnozzi ignoranti del moro; gli bastava e avanzava trovarsi in questo orrido posto in mezzo alla gente che non faceva altro che lanciargli occhiatacce.

- Ya Yongbok non ti hanno insegnato le buone manerie, sembri un cazzo di cane randagio, lo sai - lo tirò per la maglietta, - e dovresti anche sapere che questo luogo non è fatto per straccioni come voi perdenti. -

- Basta Changbin, per oggi dagli tregua . - intervenne improvvisamente il moro sul posto.

Cazzo, per una buona volta 'sto coglione è servito, pensò dentro di sé il biondino. - Okay okay. - fece per indietreggiare, l'amico.

- Bravo bravo brutto cagnaccio, obbedisci al tuo stupido padrone. - pensò Yongbok o... forse lo disse ad alta voce senza rifletterci troppo.

- Che cazzo hai detto?! - sgranò gli occhi, - io ti riempo di botte, bastardo. -
- Cosa diavolo sta succedendo qui?! - udirono una voce rauca alle loro spalle.

I tre studenti della Gwangjin si girarono e dinanzi ai loro occhi vi trovarono il signor Hwang in persona.
- Abuji... va tutto bene. - cercò di dire il figlio ma venne subito zittito dal padre, il quale portò lo sguardo su Changbin.

- Tu, stasera ho una cena di lavoro con tuo padre, parleremo del tuo comportamento più tardi e non credo che ne sarà contento. - lo rimproverò con il suo solito tono severo in grado di sminuire qualunque essere vivente.

- Signor Hwang, ecco il documento. -

Fu così che comparve pure la madre del biondino, sembrava aver fatto una corsa. - La ringrazio, spero di rivederla stasera. - le sorrise prima di scomparire dalla vista di tutti assieme al segretario Do.
- Eomma, dov'eri finita? - il figlio si avvicinò alla donna confuso di non averla trovata nell'ingresso ad attenderlo come promesso qualche ora fa.

- Stavo facendo due chiacchiere con il padre di Hyunjin, tu vai pure nel nostro appartamento, ti raggiungerò più tardi. D'accordo? -

- Sì, non fare troppo tardi però. Queste persone non mi piacciono per niente. -

- Hyunjin potresti accompagnare Yongbok nel nostro appartamento? - gli chiese con la sua solita gentilezza.

- Sì ahjumma, non si preoccupi. - sorrise falsamente.

In seguito anche la donna scomparve dalla vista dei tre ragazzi, Changbin prese un altro ascensore insieme ad altri ragazzi mentre i due rimanenti presero quello più vicino a loro.

Rimasero in silenzio per un po' ma fu ovviamente il moro con uno dei suoi commenti poco opportuni a rovinare l'atmosfera tranquilla e stranamente non tesa. - Lo sai che tua madre è proprio bona. - ghignò fissando il riflesso del ragazzo biondo nell'ampio specchio.
Yongbok lo ignorò con tutte le proprie forze in corpo.

- Non mi dici niente fiorellino? - lo stuzzicò ancora.

- Chiudi quella cazzo di bocca prima che ti dia in pasto alle mie cagne provenienti dall'inferno stesso. -

ANGER, HYUNLIX Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora