- Senti - disse lui addentando un pezzo di mela, e avanzando verso il biondo, - mi sa che Yongbok sta cominciando a piacermi. -
Il biondino rise di gusto, continuando a girare e a rigirare in quella grigiastra sedia girevole; era stato quasi certo che l'altro giovane sarebbe venuto a chiedere il suo aiuto. Insomma, qui a Granada non aveva nessuno di cui fidarsi oltre al suo caro amico Bin. Certo poteva semplicemente mandare un messaggio e chiedere qualsiasi cosa volesse e di cui avesse bisogno, ma era decisamente preferibile una sana chiacchierata di persona che mezze parole scritte attraverso un misero telefono.
- Dimmi qualcosa che non so già. -Il moro gli lanciò una lattina di coca cola vuota addosso, correndo il rischio di colpirne il volto dove un ghigno derisorio si era ben formato da parecchi istanti.
- Penso che oggi gli dirò che mi piace. - annunciò di colpo, facendo sì che Jisung sgranasse i suoi occhi.- Sei serio? - domandò incredulo di quanto aveva appena potuto sentire dalla bocca dell'altro.
Hyunjin annuì semplicemente, incrociando le braccia al petto e con una espressione severa che trasudava solamente austerità. - Ovviamente a questo punto è quasi impossibile che io non gli piaccia un minimo - replicò, - abbiamo cominciato con il piede sbagliato però, non credo che... -
- Accidenti - sfuggì a Jisung, - sei così sicuro e pieno di te? -
- Senti biondino, il mio viso e la mia fisicità me lo permettono e come, a differenza tua oserei dire. - sputò acido come solito in sua presenza. - Be' almeno io non sono un cazzo di viziatino che si serve dei soldi del proprio ricco abuji. -
- Andiamo - si lamentò, - sei qui per aiutarmi o per rompermi il cazzo? -
- Ma chi ha mai detto che ti avrei aiutato? - replicò annoiato lui, alzandosi dalla sedia per potersi dirigere verso la porta color caffè. In effetti era vero; non gli era sembrato di aver mai detto di volerlo aiutare a conquistare il bruno, e soprattutto non aveva mai detto che avrebbe dato dei consigli da seguire. - Ho una domanda - disse però d'un tratto sempre il biondo, - ma sei almeno gay? -
- Che cazzo di domande fai? -
- Rispondi e basta. - lo zittì, - se sarai sincero, vedrò se servirti in questa missione. -
Il moro sospirò pesantemente, prima di buttare via la mela mangiucchiata dentro al cestino.
- Non lo so nemmeno io, ma per ora sono solo certo del fatto che Yongbok non mi è per niente indifferente. Può sembrare assurdo dato come io e lui siamo partiti, insomma sembra la classica storia del bambino che tira le treccine alla bambina che gli piace, però... magari sarà anche perché ora sono confuso, ma per una volta nella vita metterò da parte l'orgoglio e mi farò avanti. Non so cosa accadrà in futuro e cosa accadrà oggi, e se questi inusuali sentimenti spariranno. Ora come ora mi voglio soltanto buttare e prendere il rischio. -
- D'accordo. - chiuse la porta dietro alla spalle con un lieve sorriso abbozzato, - lo porterai a fare un giro al quartiere Albayzín, no? -
Hyunjin annuì.
- Che stai aspettando, dobbiamo cominciare a scegliere cosa metterai, cosa gli dirai, e cosa gli regalerai. - partì immediatamente entusiasta.
- Okay. -
- Da come hai parlato prima mi sei quasi sembrato una persona matura. -
- Sì Han - rispose, - ti sono sembrato, ma ti assicuro che non lo sono per niente, e l'ho detto per dire perché sono più che certo che Lee non mi rifiuterà. -
- L'avevo già compreso Hwang. - sospirò, portando gli occhi al cielo.
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ANGER, HYUNLIX
FanfictionDove Hyun Jin e Yong Bok, due liceali coreani, violenti e in calore si odiano a vicenda.