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La mattinata a scuola la passò così tra le varie lezioni, e finite anche quelle pomeridiane poté finalmente uscire dalla struttura per tornarsene nella modesta casa, dove sua madre probabilmente lo stava aspettando. Il sole pareva tramontare sotto all'orizzonte; il cielo s'era dipinto di quei vari colori caldi ed allegri che dolcemente illuminavano il volto del ragazzo, intento a contemplarne la bellezza. - Yongbok! - Lo chiamò qualcuno alle spalle. Quando si girò, vide nuovamente il suo compagno di classe correre verso di lui con lo zaino in mano.

- Ehi ehi, ti va di andare a prendere un gelato insieme a me? - Gli domandò sorridendo timidamente.

Il biondo sembrò rifletterci un attimo su, per domani avevano un paio di cose da studiare ma lo avrebbe potuto fare di sera, quindi se ne uscì con: - perché no? -

- Vicino al parchetto grande, c'è una gelateria davvero carina. - suggerì, - ci vado quasi sempre lì. -
- D'accordo, allora andiamo. -

I due studenti si misero in cammino per potersi recare lì, ma quasi subito il forte rumore di una moto catturò la loro attenzione. Chi altro poteva essere, se non il Hwang Hyunjin stesso in persona. Assieme a lui vi erano altre due persone, probabilmente erano suoi amici oppure compagni di classe, ma quest'ultimi stavano ai due lati opposti a fissare la scena. Il moro accelerò notevolmente, dirigendosi velocemente verso i due ragazzi, senza guardarsi e curarsi delle poche persone attorno.

- Minchia! Che vuole fare questo. - Yongbok cercò di spostarsi e con sé, tirò il compagno ma il moro sembrava venire proprio verso di loro. Da lì tutto divenne a rallentatore; Hwang però passò a pochi centimetri dal corpo del biondino e in quei secondi i loro sguardi, quello infuriato di Yongbok e quello divertito di Hyunjin, si incontrano ancora una volta.

Quel che in seguito accadde, fu piuttosto ovvio. Il moro, non avendo tenuto lo sguardo fermo sulla strada davanti a sé, andò a travolgere una persona innocente con la propria moto estremamente costosa. - Hyunjin! - Fu udibile una voce maschile.

Yongbok fece fatica a realizzare il tutto ma si diresse dalla persona rimasta gravemente ferita dall'incidente che si sarebbe ben potuto evitare. - Signore, sta bene? -
Che domanda sciocca, la persona a terra stava chiaramente perdendo tanto sangue e sembrava aver perso coscienza. - Chiamo un'ambulanza. - Aggiunse Hui Chan.

- Fermi tutti! - Gridò qualcuno; il biondo e il compagno si girarono subito e videro Hwang in piedi che si avvicinava verso loro due. - Voi non avete visto nulla, okay? Questo è stato tutto uno strano incidente... e tu non chiamare l'ambulanza. -

- Ma sei matto?! Non vedi che questa persona sta morendo! - Si alzò il biondo; lo avrebbe seriamente preso a pugni per l'atteggiamento che aveva sempre ma anche questi sembrava esser rimasto ferito. - Fai quel cazzo che ti ho detto di fare! - Quasi gridò, prendendo per il colletto il ragazzo di fronte a sé, - sennò ti faccio sparire dalla faccia di questa terra. -
Lo minacciò a denti stretti.

- Hyunjin-ah calmati, ci penserà il presidente Hwang a sistemare questo casino. È meglio se chiamano l'ambulanza, questa persona potrebbe morire subito e tu saresti in grossi guai. - Cercò di dire Changbin.

Il moro lanciò uno sguardo glaciale al ragazzo più basso per poi lasciarlo andare, spintonandolo via. - Dongchul, controlla che non ci siano telecamere qua in giro. - Disse per poi andarsene dalla sua moto, che ora sembrava proprio in pessime condizioni.

- Okay okay. -

Hui Chan chiamò immediatamente un'ambulanza per il ferito e attesero una decina di minuti per il loro arrivo. Portarono via anche Hwang insieme all'altra persona, lasciando soli gli altri quattro ragazzi. - Ehi Hui Chan, prendiamo l'autobus? -
- Sì sì. -

ANGER, HYUNLIX Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora