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- Allora io me ne starò qui seduto tranquillamente a vegliare sulla tua figura, comincia pure a spogliarti Hwang. - disse il bruno con tono beffardo, mentre le sue iridi scure si posavano lentamente sul corpo semi nudo del nominato.

Un corpo pressoché muscoloso dai pettorali tonici e addominali scolpiti, egli poteva affermare. La pelle era liscia e lievemente ambrata, dovuta probabilmente al gran sole di Granada; impossibile tornare dalla calda città senza una leggera abbronzatura. Se il busto era nudo, la parte inferiore stava invece per essere scoperta. L'elastico bianco dei boxer neri ne segnavano l'inizio, messo specialmente in evidenza dalla linea a "v" che a parecchie donne e uomini pareva piacere incredibilmente. E Yongbok era solo uno dei tanti che gradiva la veduta di tale spettacolo; un immagine senz'altro ammaliante.

- Insomma, ti muovi o vuoi che te li levi io sti benedetti pantaloncini e boxer? - sputò un po' innervosito dall'essere così lento dell'altro.

- Sì ma calmati - ribatté, - vieni a togliermeli se tanto ti interessa. -

Il bruno non se lo fece chiaramente ripetere due volte, e senza indugiare avanzò deciso di qualche passo per poi infine inginocchiarsi davanti a un Hyunjin piuttosto divertito dalla improvvisa scottante situazione. Una leggera risata fuoriuscì dalla sua bocca, ma si fermò non appena i suoi occhi castani si incontrarono con quelli del ragazzo sotto. - Non ridere pezzo di merda. - gli sorrise prima di punzecchiarli una parte di coscia.

- È così che mi dimostri affetto? - domandò il moro, notandone il gesto.

- Esattamente - rispose, - andiamo, io e te non siamo nemmeno tipi da coccole e non siamo per niente sdolcinati, ed è bello così, non credi? - il tono di Yongbok si addolcì per qualche breve istante. - Cazzo, io che mi sto trattenendo dal buttarti il cazzo in bocca e tu che mi parli con questa morbida voce. - mormorò mordendosi con forza le labbra.

- Quanto sei dolce piccolo, mi si è sciolto il cuore. - gli disse ironicamente, in un attimo, buttando giù sul pavimento i pantaloncini neri.

D'un tratto Yongbok si alzò, e il suo attento sguardo finì dritto sul bel volto di Hyunjin. Le perle scure di uno immerse in quelle dell'altro con le dita del bruno che andavano ad accarezzare soavemente i fili scuri del giovane di fronte a sé. - Ma cosa ci avrò mai visto in un bullo come te. - un sonoro sospiro uscì dalla sua bocca; bocca che non attese altro per attaccarsi con brama a quella di Hyunjin.

Non era la prima volta che si baciavano, e sicuramente non sarebbe stata nemmeno l'ultima. Quasi sempre, tra i due giovani c'era questa tensione sessuale che era ben palpabile non solo da quest'ultimi, ma bensì anche da coloro che li circondavano. I loro intensi sguardi che non smettevano un momento di cercarsi come d'altronde le loro avide bocche e le loro mani che non vedevano l'ora di consumarsi e toccarsi con estrema lentezza e lussuria.

Hyunjin, infatti, portò le sue mani sulle guance del bruno, le quali strinse un poco mentre incurvava la testa per avere maggiore accesso, e dunque fu in quel attimo che la sua lingua si intrufolò nuovamente all'interno della bocca del compagno. I loro respiri divennero pesanti, finendo col mescolorsi insieme e, invece, le loro oramai esperte labbra a muoversi incessantemente.

Il ragazzo più basso cinse la vita del moro con le proprie braccia, e dopo un istante di pausa per riprendere un po' di fiato, lasciò che quest'ultimo riprendesse immantinente con l'energico e passionale scambio di saliva. Le due viscide lingue che si scontravano, rincontravano e si abbracciavano calorosamente senza sosta, le lunghe dita del moretto che sfioravano con sensualità la morbida pelle sottostante all'indumento di Yongbok.

ANGER, HYUNLIX Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora