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Il brunetto, snervato, se ne stette ancora sdraiato nel proprio confortevole letto; ormai da un'oretta circa la sua mente era stata dominata da pensieri piuttosto detestabili.
Dunque si trovò a rintanarsi nell'amata musica, che in qualche modo gli avrebbe regalato uno stato di armonia; le sue ostilità si sarebbero cessate almeno per il momento.

Partì una canzone tanto nota quanto apprezzabile di Whitney Houston; canzone che aveva conosciuto grazie al film sempre dove lei aveva recitato: The Bodyguard.

Ma la lasciò passare, sentiva di volere qualcos'altro che non fosse troppo sentimentale.

E così arrivò il turno di Britney Spears con 'Criminal', e questa fu. Staccò gli auricolari e lo mise al massimo volume poiché sua madre non fosse presente a casa, nessuno si sarebbe potuto lamentare della confusione che stava per fare.

Uscì dalla stanza, recandosi nell'ampio soggiorno con degli appetitosi snack in mano, ma proprio quando stava per arrivare la parte più intensa della canzone, il suo sguardo fu di colpo rapito da una busta marroncino, che giaceva sul tavolino trasparente, con il nome e cognome di sua madre su di essa.

Incuriosito l'aprì, ritrovandosi dei documenti che appartenevano all'azienda dove la donna sembrava lavorare da un po', e il tutto era sotto il nome del Presidente Hwang.

Non sapendo che farvi con questi fogli, chiamò la signora che dopo qualche squillo rispose. - Mamma, ho trovato alcuni documenti di lavoro sul tavolo, mica ti servono oggi? -

La signora finì per sbiancare come un fantasma nel suo ufficio. - Controllami se c'è la data di oggi. - disse ansiosa, dando una veloce occhiata a tutte le infinite cartelle che aveva sulla scrivania.

- C'è la data di oggi. - rispose.

La donna parve sospirare pesantemente dall'altra parte della chiamata. - Bok, ce la fai a portarmelo entro un quarto d'ora? - gli chiese, alzandosi dalla sedia girevole.

- Ci proverò almeno, prendo un taxi e vengo da te. -

- Grazie figlio mio, non so cosa farei senza di te.-

Yongbok riattaccò, di fretta si infilò una felpa, e con una scarpa slacciata uscì correndo di casa con in mano i documenti; la cosa più importante ovviamente.

Sua madre ultimamente sembrava stare sulle nuvole, oggi le avrebbe sicuramente chiesto di cenare insieme in un piccolo locale dove avrebbero potuto bere soju a volontà, e certamente mangiare qualcosa di buono. Là avrebbe voluto che si aprisse con lui, e magari gli raccontasse cosa stava succedendo nella sua vita, perché improvvisamente si stava comportando così.

Inizialmente era rimasto davvero furioso con la donna, ma dopo un paio di giorni gli era passato, la sentiva distante, e vederla comunicare così poco, gli faceva un po' male.
Perché in fondo loro erano sempre stati uniti, soprattutto dopo che il mare aveva portato via con sé il padre.

Non voleva perdere l'unica donna della sua vita, perché l'amore che una madre era in grado di darti non aveva alcun prezzo; perché era questo amore che ti aiutava a crescere e diventare un valoroso uomo. Come ti amava lei, non ti amerà mai nessuno.

Yongbok era semplicemente grato di avere la madre nella sua vita, e avrebbe voluto che ne partecipasse ancora per vari decenni.

Lei, era e rimaneva la sua gentile e adorata madre.

Nel mentre questi dolci pensieri si fecero spazio nella sua testolina bruna, il giovane era ormai giunto di fronte all'alto edificio moderno: la H.J. Holdings. Sembrava essere la classica azienda gestita da un importante e ricco uomo d'affari come il Presidente.

ANGER, HYUNLIX Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora