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Il tempo, tra una rinfrescante nuotata e una piacevole chiacchierata, era purtroppo volato via, tant'è che era oramai giunta la godibile sera, dopo uno spettacolare tramonto sul mare. E sebbene l'udire delle onde agitate fosse stata una esperienza più che gradita, i bei giovani coreani si trovarono, dunque, a spostarsi in un'area urbana dove Jay li aveva invitati a bere qualcosa insieme in un locale.

- A me quel ragazzo non piace per niente. - parlò il moro, continuando a camminare. In effetti, si poteva affermare che non lo avesse preso molto in simpatia, specialmente perché aveva notato come guardava il bruno. Con quei occhi che celavano della lieve malizia. Per carità, era consapevole del fatto che non stessero ancora insieme, ma non voleva nemmeno correre il rischio di perderlo prima di aver cominciato una possibile relazione.

- Secondo me sei solo geloso. - constatò invece Jisung, lanciando un semplice e complice sguardo sul volto scarsamente illuminato di Yongbok, il quale, dopo aver udito le parole dell'amico abbozzò un mezzo sorriso.

- Ammettilo - lo incitò persino il bruno, voltandosi verso Hyunjin, - non c'è bisogno di essere timido, puoi dire che sei geloso, e hai paura di perdermi. -

Il moro rise per quanto era rimasto impressionato dalle audaci parole dell'altro. - Da dove viene tutta 'sta confidenza? - sputò invece lui, avanzando di qualche passo fino a raggiungere Yongbok.
- Insomma è evidente, non sono così stupido, e quali altri motivi dovresti avere per non trovare simpatico quel bel ragazzo mezzo coreano e spagnolo. -

- D'accordo mi arrendo, non parlerò più. - replicò soltanto, sbuffando sonoramente e portando gli occhi al cielo. Sapeva bene di essere leggermente geloso, ma non lo avrebbe ammesso a voce alta.
Soprattutto perché non voleva dargli la soddisfazione, nonostante l'altro ne fosse più che consapevole.

Il brunetto rise prima di portare le iridi sul suo volto, dove qualche ciocca bagnata di capello ribelle gli ricadde bruscamente sulla fronte.
- Tranquillo Hwang, non ho intenzione di farci qualcosa con lui. -

- Wow, sai è molto rassicurante, Lee - disse, - chi mi assicura che non sarà lui a fare la prima mossa. -

- Be' in tal caso la colpa non sarà mia se dovesse succedere qualcosa tra noi due. - ribatté onestamente.

- Okay, non rompete le palle che siamo già arrivati a destinazione. - li interruppe d'un tratto Changbin, fissando il bel posticino che si erano trovati davanti agli occhi.

Il Cosmo, un night club piuttosto popolare in questa zona, ospitava per lo più giovani internazionali che si recavano qui per trascorrere una intensa serata di puro divertimento. Chi con gli amici e chi invece per conoscere persone nuove, o meglio persone con le quali passare una nottata di passione.
Ma malgrado l'immensa popolarità di essa, giravano purtroppo anche delle spiacevoli voci su questo grande locale.
Voci delle quali non erano a conoscenza.
Di fatto, i quattro entrarono dentro, e come forse c'era da aspettarsi vennero immediatamente accolti da un persistente e forte odore di alcol.
Le abbaglianti lucine neon azzurre era quanto andava ad illuminare calorosamente l'intero posto, mentre l'alto volume della musica straniera riecheggiava in oltranza.

Jay, seduto al bancone del bar assieme ai suoi amici, si ritrovò a sventolare la mano per farsi notare.
- Finalmente! - quasi urlò un Changbin entusiasta, buttandosi, dunque, in mezzo alla folla, e il quale a seguirsi fu raggiunto dall'altro biondino altrettanto contento.

Yongbok fece per scendere le scale, ma venne bloccato dalla presa sul polso della mano di Hyunjin. Azione che fece portare lo sguardo del bruno sul volto lievemente illuminato del ragazzo più alto. - Uhm... niente. - blaterò infine lasciandolo andare.

- Bok! - lo salutò allegro Jay, alzandosi dalla sedia.

- Ehi. - ricambiò.

- Sono contento di rivederti qua. -


( . . .)


Yongbok, ormai preso dal piacere e perso nel suo ardente tocco, si ritrovò a lasciarsi scappare spudoratamente dei lievi sospiri mentre l'altro giovane lo consumava lentamente con la propria esperta bocca. Aveva buttato giù solo un paio di bicchieri di alcol, di fatto, era tuttora sobrio a godersi le carezze di maligna del suo compagno d'avventura di questa lunga notte colma di passione.

La mano di quest'ultimo andò a stuzzicare ulteriormente la sua virilità, quando a poco a poco lo prendeva in bocca fino a sentirlo del tutto dentro. Appoggiò ansimante la testolina bruna al muro color beige con una sua mano a tappargli la bocca, nel frattempo che la sue dita stringevano in modo possessivo i morbidi fili di capello del ragazzo che stava continuando ad avvolgere e riavvolgere il proprio bagnato muscolo lungo l'asta di un Yongbok accaldato.

Ora sentiva soltanto che sarebbe venuto a momenti lì in piedi.
- Spostati... sto per venire. - cercò infatti di dire, tra i pesanti sospiri.

L'altro fece come detto, e dunque, pronto si trovò ad alzarsi per poi avvolgere completamente il corpo del bruno con il proprio.
Un miscuglio di piacevole calore.
Battito contro battito.
I loro respiri che si mischiavano.
Le belle mani del giovane finirono direttamente sul sedere ricoperto dal tessuto dei pantaloncini del ragazzo con le lentiggini, che andò a stringere volgarmente, mentre la sua bocca si gettava avidamente sul collo magro.

I suoi denti andarono a mordere con violenza la parte di pelle lievemente abbronzata, lasciandovi su di essa dei segni rossastri e violacei più che evidenti.

- Non dire al tuo ragazzo di noi. - sussurrò sensuale al suo orecchio con un lieve ghigno dipinto sul volto. - Stai zitto, ti prego. - rise invece Yongbok.

- Ah no, giusto, sono io il tuo ragazzo. - ribatté con tono enfatico.

- Rimani pure convinto, Hwang. -



ANGER, HYUNLIX Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora