- Il mio unico figlio, Hyunjin, si occuperà personalmente della stabilita proposta di collaborazione con l'azienda in Cina - fu quanto aggiunse l'uomo dal volto severo, - sono sicuro che non deluderà le nostre aspettative. -
Dunque, la riunione terminò con le promettenti parole del Presidente, il quale, dopo aver studiato attentamente le varie opzioni con i suoi fidati partner, parve prendere la immediata decisione di ampliare i loro affari fino al Taiwan.
Se non altro, questo avrebbe permesso al figlio di avere maggiore accessibilità con i collaboratori stranieri, e quindi, una maggiore possibilità di avere successo e riuscire ad aumentare la merce.Il signor Hwang d'altro canto voleva soltanto che il figlio riuscisse nell'impresa; voleva dimostrare a suo padre che il nipote era sicuramente in grado di gestire almeno un paio delle sue aziende sia coreane che cinesi.
Desiderava mostrare che era una persona senza dubbio capace.Hyunjin fu uno degli ultimi a lasciare l'ampia sala dalle tonalità fredde come le persone che si erano ritrovate all'interno di essa d'altronde. Si occupò principalmente di salutare cordialmente con un forzato sorriso gli uomini che avevano posto fiducia in lui. Ed egli avrebbe a tutti i costi evitato di deluderli, poiché da essa vi dipendesse solamente il suo futuro come CEO. Non gli interessava più di tanto, ma l'idea di avere il potere tra le sue mani lo attirava senz'altro.
Dopodiché con un espressione innervosita uscì, sbottonando la elegante e morbida giacca color nero pece che era stato obbligato ad indossare da suo padre, per poi infine recarsi nello studio del segretario dove questi lo stava aspettando.
Si adagiò comodamente sulla poltrona nera, posando la testa e chiudendo gli occhi per qualche breve istante; piacevole istante nel quale un volto sorridente di Yongbok gli comparve in mente.
Voglio solo stare con te, si disse lievemente nostalgico.
Gli mancava.
- Sono stanco morto. - gli sfuggì insieme ad un frustrante e lungo sospiro.- Non è per niente semplice il lavoro qui all'azienda - disse, - ho purtroppo delle spiacevoli notizie per lei, sembra che il signorino Chris sia venuto a mancare da molte settimane ormai, di lui non sappiamo quasi nulla se non il fatto che sia scomparso mesi fa quando ancora si trovava in Corea del Sud per volere dei suoi genitori che invece erano come solito a Sydney. -
- E come mai me lo sta dicendo ora? - domandò d'un tratto stranamente incuriosito.
- La polizia sembra essersi messa a cercare più a fondo, i genitori si sono lamentati furiosamente e stanno pensando ad ogni possibilità. Però le sue ultime tracce sembrano risalire al giorno in cui lei, il signorino Seo e il signorino Christopher eravate usciti per una bevuta tra amici. - replicò.
- E quindi? -
- Volevo solo metterla al corrente, perché temo proprio che i detective possano decidere di interrogarla in quanto è una delle poche persone ad averlo visto per l'ultima volta. -
- Capisco. - disse tranquillamente alzandosi, per poi volgergli le spalle.
- Un'ultima cosa - fermò i passi del giovane moro, - è per caso in qualche modo coinvolto in questa storia? -
- Sta dubitando di me segretario Kim? - portò le sue iridi scure sulla rigida figura dell'uomo, lanciandogli una espressione alquanto glaciale.
Ma il segretario non parve in alcun modo intimorito dal suo inusuale atteggiamento.
- No, ma nel caso in cui lo fosse, vorrei poterla aiutare in tutti i modi possibili per tanto avrei bisogno di ricevere maggiori informazioni sul suo alibi. -
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ANGER, HYUNLIX
FanfictionDove Hyun Jin e Yong Bok, due liceali coreani, violenti e in calore si odiano a vicenda.