- Che bastardo - si morse dolorosamente la mano, - ma io lo ammazzo Hwang. -
Era da almeno dieci minuti interi che si era rinchiuso all'interno dell'ampio bagno, e in quell'arco di tempo non smise un attimo di fare avanti e indietro lungo il perimetro. Ancora indeciso se uscire o meno dalla sua zona sicura, perché fosse stato per lui se ne sarebbe stato lì dentro per ore senza alcun problema. Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di evitare lo sguardo provocatorio di Hyunjin.
Non lo avrebbe negato; era piuttosto imbarazzato a causa del leggero gonfiore formatosi sui suoi pantaloncini, ma non era nemmeno riuscito a non pensare alla mano, a quelle dannate lunghe e gelide dita che lo avevano colto di sorpresa, facendo sì che impallidisse.
Era stato un contatto improvviso ma al contempo intenso; contatto che aveva smosso qualcosa dentro di sé, una carezza di calore lo avrebbe definito.
Si mise di fronte allo specchio, e rimase imbambolato a fissare la propria immagine. Un lieve rossore si era formato sulle sue guance piene di timide lentiggini. - Bok, tutto bene lì dentro? - soggiunse la voce del suo amico Hui Chan.
- Sì sì, esco tra un po', credo di avere la nausea. - s'inventò lì sul momento.
Avrebbe pensato a qualcosa di disgustoso oppure imbarazzante, ad esempio all'anziana bidella che se la spassava spudoratamente con il suo insegnante di matematica, oppure ancora peggio sarebbe stato un'orgia. E a tale pensiero gli venne automaticamente da tirarsi uno schiaffo, ma almeno sembrava esser quasi funzionato.
Si era decisamente calmato.
Un sospiro di incoraggiamento ed eccolo fuori.
- Accidenti Yongbok, pensavo fossi caduto nel cesso di casa tua - gli disse un Hyunjin divertito, - chissà cosa hai fatto per tutti questi minuti. -
- Che dire, ho vomitato pensando al tuo bel visino. - replicò, passandogli accanto e facendo sì che le loro spalle si sfiorassero di proposito. - Yongbok mi avevi promesso una partita. - disse invece sorridente Chris.
- Hai ragione, ora vengo in soggiorno, aspettami lì. - gli sorrise anche lui.
Ritornò un attimo in camera sua per mettersi qualcos'altro; voleva solo evitare che gli ricapitasse quanto accaduto a tavola, era sempre meglio prevenire. Perciò spalancò le ante del suo armadio, prendendo una leggera felpa larga da mettere.
Stava per infilare la testa dentro, quando sentì la porta scura dietro chiudersi.
Una volta finito, si girò, ritrovandosi il suo amico moro con una strana espressione sul volto; quasi quasi sembrava un po' triste. - Dobbiamo per forza stare con questi due? Mi mettono un po' a disagio. - sussurrò con un filo di voce. - Ehi ehi, se ti senti male puoi stare qui... oppure possiamo dire a loro di andare via. -
- Mi sentirei in colpa, cioè comunque so che tua madre è molto gentile e Hyunjin è il figlio del suo capo - si bloccò, - lascia stare, sopporterò perché sei il mio più grande amico. - gli regalò un sincero sorriso.
I due uscirono insieme da quella stanza, dirigendosi nel soggiorno dove il rosso aspettava con ansia di poter giocare ma soprattutto battere il ragazzo castano. Era uno degli ultimi usciti nel mercato, direttamente portato dal Giappone e girava voce che fosse uno dei migliori, nonché uno dei più terrorizzanti.
- Tua madre è uscita una decina di minuti fa, è venuto un signore sulla quarantina a prenderla. - lo avvisò Hyunjin, il quale era seduto comodamente sul divano di pelle scuro.
Yongbok pensò subito che fosse una cosa alquanto insolita da parte di sua madre; almeno prima di uscire l'avrebbe avvisato ma lì per lì non ci diede molto peso.
E agguerrito ma al contempo bramoso di provare il nuovo videogame, si fece posto tra il moro e il rosso, mentre Hui Chan se ne stette nel suo angolino ad ascoltare musica classica per tranquillizzarsi e rilassarsi in pace. - Ma spostati un po'. - si lamentò guardando Hyunjin, il quale si era quasi subito appiccicato al corpo del castano. Di risposta il ragazzo più alto buttò una mano sulla coscia nuda di Yongbok e la strinse forte, talmente forte da lasciarci dei segni rossastri.
Il castano si lasciò scappare un sospiro prima di cominciare la partita contro Chris; lo avrebbe semplicemente ignorato e pensare che giorni e giorni fa lo aveva baciato sul terrazzo della scuola. Che cosa patetica, pensò dentro di sé ridendo come uno sciocco.
Sentendosi decisamente ignorato dagli altri, Hyunjin tirò fuori il suo cellulare cominciando a scorrere la home di instagram, mettendo qualche like in qua e in là. - Cazzo, un nuovo utente ha iniziato a giocare con noi. - fece notare Yongbok prima di acquistare una nuova arma da fuoco. - Mi sa che mi tocca cambiare postazione allora. - disse invece Chris.
I due giovani continuarono a giocare con lo sguardo attento puntato sul grande schermo, il moro invece si ritrovò ad annoiarsi lì solo soletto poiché nessuno gli stava prestando una gran attenzione e questo fino a ché non decise di importunare il ragazzo castano accanto a sé. Avrebbe voluto rifare quel che aveva fatto a tavola ma sarebbe stato troppo ripetitivo perciò si ritrovò ad escogitare un nuovo piano per come disturbarlo.
Lo divertiva troppo.
Questa volta invece gli venne la brillante idea di infilare la fredda mano sotto alla felpa scura di Yongbok e infatti così fece. Il ragazzo con le lentiggini si scansò di un po' a causa dell'improvviso e gelido contatto, però il suo sguardo rimase sempre fisso su quel maledetto schermo. Il moro così volendolo infastidire ancora di più la spostò sulla schiena, iniziando ad accarezzarlo dolcemente, ma sul volto del ragazzo accanto a sé non notò altro che un sorriso di cui la bellezza ancora gli era rimasta nascosta. Era uno di quei sorrisi che non aveva mai potuto ammirare in sua presenza; uno di quelli che ti facevano perdere un battito cardiaco all'istante.
Uno di quelli che ti riscaldava il cuore in un'algida notte invernale.
- O Dio, sto vincendo io. - esultò allegro.
Ritornato in sé e stanco di sopportare questi due accaniti, Hyunjin si rintanò nella camera da letto del castano, andandosi a sdraiare sul confortevole letto caratterizzato dalle lenzuola azzurrine. E là, cullato dalla pace e dal silenzio, cadde in un sonno profondo con un morbido e candido cuscino tra le braccia.
( . . . )
- Svegliati Hwang, se ti vedo un altro minuto in più sul mio letto, giuro che ti butto a calci in culo. -
Hyunjin aprì leggermente gli occhi nonostante fosse tuttora un poco assonnato, ritrovandosi dinanzi di colpo un Yongbok in accappatoio, ma soprattutto con i capelli lievemente bagnati, che gli ricadevano bruscamente sulla fronte imperlata dalle goccioline d'acqua. - Accidenti, bellissimo svegliarsi così. - si lasciò scappare con un sorriso stupido sulle labbra un po' gonfie.
- Okay, te la sei cercata. - concluse il castano prima di prenderlo per un braccio, purtroppo però le sue azioni furono precedute dalla mano del moro che d'improvviso sciolse il nodo dell'accappatoio rivelando...
- Sciocco da parte tua, Hwang - ghignò, - non sono così stupido da non mettermi i boxer in presenza di qualcuno. -
- Giuro che non era mia intenzione. - sputò, ora completamente sveglio.
- Quella è la porta. - la indicò non aggiungendo più altro.
STAI LEGGENDO
ANGER, HYUNLIX
FanfictionDove Hyun Jin e Yong Bok, due liceali coreani, violenti e in calore si odiano a vicenda.