II.

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È il 12 settembre, è sabato mattina e sono finite le vacanze estive.
Sono diretta verso la città degli angeli, L.A.

Sono passati circa quattro mesi dalla rottura con Aaron e a volte ci ripenso ancora. Non posso credere che mi abbia preso in giro per tutto questo tempo.

Questa mattina ho abbondato presto casa di mia madre per dirigermi in aereo porto. Sono sveglia da parecchie ore ormai, non sono riuscita a dormire durante il viaggio e sto aspettando che l'aereo atterri. Manca davvero pochissimo all'arrivo e non vedo l'ora di ritornare al mio appartamento.

Frequento la University of Southern California da due anni e tra pochi giorni inizierò il terzo.
Chi l'avrebbe mai detto? Il tempo è davvero volato.
Mi sembra ieri che insieme alla mia migliore amica e al diavolo biondo partimmo per la grande città di Los Angeles.
Non ho origini californiane, vengo da Salt Lake City, capitale dello Utah.
Nulla di che, centomila volte meglio la California. Sole tutti giorni tutti mesi dell'anno, mare e tanto, ma tanto testosterone.

Mi chiamo Jade Baker e ho 20 anni.
I miei genitori sono divorziati, ciò implica che io abbia anche una sorellastra da parte di mio padre, Lexa, che ha la mia stessa età e due fratellastri gemelli da parte di mamma di 11 anni, Luke e Tom.
I miei si sono lasciati quando avevo circa 6 anni, non andavano mai d'accordo. Non facevano altro che discutere e a parer mio avevano smesso di amarsi già da tempo.
La loro separazione fu la
miglior scelta che potessero prendere.
Ho sempre pensato che avrei preferito vedere i miei genitori divisi e felici, piuttosto che insieme ma infelici.
Non concepisco come alcune coppie, decidano di rimanere nella stessa casa nonostante non si trovino più bene, per l'amore dei figli.
Io non riuscirei a vivere vedendo i miei genitori nella stessa casa, comportarsi come due semplici estranei.
Se l'amore non c'è più, perché obbligarsi a stare insieme?

In tutti questi anni ho vissuto con mia madre e il suo nuovo compagno Matt, mentre mio padre lo vedevo raramente durante le festività o le vacanze estive.
Non vado molto d'accordo con la sua nuova famiglia, né con la sua nuova compagna Shannon né con la mia carissima sorellastra Lexa, quindi, se posso, cerco in tutti modi di evitarli.

All'università frequento la facoltà di arti e design. In particolare, mi occupo di design della comunicazione.
Adoro ciò che studio, mi fa sentire libera.
Sono una ragazza molto introversa e l'arte è l'unica via che mi permette di lasciarmi andare.
L'arte è fatta per suscitare e creare emozioni.
Quando mi trovo nel mio laboratorio, tutto intorno a me si eclissa, ci siamo solo io e lei. Vengo travolta da un turbine di pura creatività e la voglia di mostrare e di stimolare prende su di me il sopravvento. Mi sento completamente isolata da tutto e da tutti.
Adoro disegnare e progettare sin da quando ero piccola. L'arte mi ha sempre aiutato.
Quando i miei genitori discutevano, mi chiudevo in camera e iniziavo a creare qualsiasi cosa mi passasse per la testa.
Passavo ore a disegnare, senza rendermi conto del passare delle ore.

Pablo Picasso disse "L'arte spazza la nostra anima dalla polvere della quotidianità".

L'arte è un mezzo che ci aiuta da sempre a evadere dalla realtà di tutti i giorni. È in grado di condurci magicamente verso universi paralleli, dove realtà e immaginazione si mescolano tra loro. Pablo Picasso lo sapeva molto bene, perché con la sua arte, è riuscito a disintegrare l'immagine del mondo, dando vita a una inedita ricostruzione di esso e, soprattutto, della quotidianità.

Ed è proprio in questo momento particolare della mia vita che l'arte è diventata l'unica via che mi permette di scappare da tutto, che mi fa andare avanti.
Mi fa sentire bene anche quando vorrei solamente piangere e chiudermi in me stessa.

È la mia ancora di salvezza. 

Foto: Jade

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