"Ei, svegliati. È ora di pranzo" mormora qualcuno toccandomi delicatamente una spalla.
"Sono sveglia mamma!" rispondo scattando, mettendomi seduta sul letto ancora mezza addormentata.
"Mamma?" ridacchia Cy. "Non sono ancora così vecchia eh!"
"Ah, ciao Cynthia" rispondo confusa.
"Jade, è ora di pranzo, alzati. Non rispondevi a nessuna delle mie chiamate e Mike mi ha detto di non averti vista per l'intera mattinata. Che fine hai fatto?" mi chiede visibilmente preoccupata la mia migliore amica.
"Sono stata sbattuta fuori dalla classe di rappresentazione grafica stamattina a causa del ritardo e me ne sono tornata a casa. Non hai idea della scenata che mi ha fatto il professor Harrison" rispondo stropicciandomi gli occhi.
A quanto pare devo essermi addormentata perché sono passate ore da quando sono tornata a casa.
Non voglio raccontare a Cy cos'è realmente accaduto quindi le dico la prima cosa che mi passa per la mente."Mi è venuto un mal di testa atroce e ho preferito ritornare a casa per riposare" mento sperando non si accorga del mio umore che da stamattina è totalmente cambiato.
"Mi hai fatto spaventare davvero, non mi hai risposto a nessuno dei messaggi e non ti ho trovato in università, non sapevo cosa fare. Sei sicura vada tutto bene?" mi risponde seriamente allarmata.
"Davvero Cy, sta tranquilla! Non mi sono sentita bene e non mi andava di rimanere al campus" affermo cercando di nascondere la mia tristezza.
"Ok, cercherò di crederti. Ti preparo qualcosa da mangiare così puoi prendere una pastiglia per il mal di testa, che ne dici?" mi chiede rassicurandomi.
"Perfetto! Grazie Cy" le rispondo sorridendole.
Esce dalla stanza e mi lascia sola ai miei tormenti.
È inutile che cerchi di nascondere la verità, Cynthia sa benissimo che c'è qualcosa che non va. Ha preferito far finta di niente, perché sa che quando sarò pronta, le parlerò sinceramente.
Ma io sarò mai pronta ad affrontare tutto questo?Mi ha sempre capita, anche solo con uno sguardo, Cynthia è capace di decifrare ogni mio singolo stato d'animo. Siamo migliori amiche anche per questo d'altronde. Solo lei mi capisce davvero.
Ripenso ancora una volta alle parole di Blake, come può trattare così una ragazza? Non capisce che queste possono rimanerci male? Non siamo mica tutte oche senza cervello e senza cuore come quelle che si porta a letto ogni sera.
Io non sono così, io ci rimango di merda. Ho dei sentimenti e sono sensibile.
Forse con Aaron ero più sicura di me stessa, ma ora non sono altro che una persona fragile e vulnerabile.Vivo costantemente nell'insicurezza di non essere abbastanza.
Ho il costante timore di sbagliare.
Essere tradito porta anche a questo.
Non credi più di essere abbastanza per qualcuno.
Sei continuamente alla ricerca di una perfezione che in realtà non esiste.Se apparentemente fingo di essere una tipa tosta, è solo per nascondere ciò che sono realmente. Debole.
Nessuno sa come mi sento davvero, nemmeno Cy.
Lei pensa che io abbia superato il tradimento di Aaron, ma non è così.
Ci penso costantemente e quella sensazione di inadeguatezza che mi opprime ogni minuto di ogni fottutissima ora del giorno mi sta uccidendo.
Non sono così forte come voglio far credere. Non lo sono mai stata, fin da piccola.Sono stata vittima di bullismo per l'intero periodo delle medie, perché non ero considerata una bella ragazza e pensavo solamente a studiare ed impegnarmi.
Non mi interessava uscire ad ubriacarmi o ad andare alle feste ogni singola sera.
Certo, non dico che non mi sia divertita anche io, ma non sicuramente quanto i miei coetanei.
'Cessa sfigata' così mi definivano, coloro che mi hanno reso quelli che sarebbero dovuti essere i migliori anni della mia adolescenza un inferno.Mi sentivo imperfetta, in qualsiasi ambito della vita quotidiana: aspetto fisico, scuola, nelle relazioni interpersonali.
Ho sempre avuto problemi nel legarmi con le persone. La mia unica e vera amica è sempre stata Cynthia.
Affiderei la mia stessa vita nelle sue mani, di lei mi fido ciecamente.Per colpa di tutti gli insulti e le brutte parole che mi rivolgevano a scuola, sono caduta in un lungo periodo di depressione durato circa sei mesi.
Avevo spesso attacchi d'ansia, forti mal di testa e febbre improvvisa.
Non mangiavo e non mi importava più nemmeno della scuola.Apatica. Completamente disinteressata a tutto, per fino di me stessa.
Me ne fregavo di tutto e di tutti.
Ho perso molti chili, arrivando quasi ad essere sottopeso.
Ero arrivata in una situazione di destabilizzazione mentale.
Per curarmi sarebbe stato necessario lavorare su me stessa, rilassando la mente e accettandomi così com'ero.Chi è atelofobico, perché è così che si chiama questo disturbo psichico, fa della perfezione il proprio obbiettivo, ma non lo raggiunge in quanto impossibile.
Ognuno di noi ha dei difetti, nessuno è perfetto.
E a questo punto vi chiederete perché io mi comporti così se so che la perfezione non esiste.Il punto è che mi sono sempre imprigionata in paure che mi paralizzano per tentare di raggiungere obiettivi che esistono solamente nella mia mente contorta.
Non potevo andare avanti così o non ne sarei più uscita.
Ho deciso di cambiare e mi sono rimboccata le maniche, stanca di essere presa in giro e stufa di sentirmi sempre inadeguata.
Con il tempo e l'aiuto della mia migliore amica, mi sono ripresa e sono ritornata a vivere.
Sono tornata a mangiare e ho ripreso peso.
Presa poi dalla determinazione di voler cambiare e stare bene ho iniziato anche ad allenarmi.
Mi sono iscritta ad un corso di boxe e nel giro di un anno sono tornata di nuovo a respirare.
Sono cambiata totalmente. La boxe mi ha aiutato a diventare più forte, mi ha aiutato a difendermi e superare gli ostacoli che mi si presentavano davanti.L'ultimo anno di liceo le cose sono migliorate, soprattutto quando ho conosciuto Aaron.
Mi sono fidanzata e ho iniziato a dedicarmi maggiormente a me stessa, a credere di più in me e nelle mie potenzialità.
In un certo senso è anche merito suo.
L'amore mi ha cambiata, in meglio.
Nonostante tutto quello che ho dovuto passare, non mi pento delle mie scelte.
Tutto ciò che mi è successo mi ha portato dove sono ora.
Sto male è vero, ma non ricadrei mai nei miei stessi errori.
Non mi lascerei sprofondare nuovamente nella depressione.
Non lascerei decidere ad altri la mia vita. Non lascerei decidere ad altri cosa farne della mia vita.
Sono io l'artefice del mio destino e nessuno potrà impedirmi di vivere.
Voglio stare bene, perché me lo merito.
Non lascerò che un coglione come Blake mi faccia sentire imperfetta, insicura o inadeguata.
D'ora in avanti, mi dedicherò solamente alla mia vita, allo studio, alla mia migliore amica e perché no, anche ad una possibile relazione con Mike.
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Unicamente Tua
Romance•COMPLETA• Lunghi capelli neri e due grandi occhioni azzurri. Jade Baker è una qualunque ragazza che frequenta il terzo anno alla University of Southern California. Vive con la sua migliore amica e studia arte e design. Tatuato, sfacciato e prepo...