XLIX.

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"E tu sei?" domanda con tono provocatorio Marco squadrando Blake da testa a piedi.

"Cosa ci fai qui?" mi interpongo fra i due, mettendomi esattamente davanti a Blake.

"Sono qui per te Jade" risponde lui determinato, guardandomi con quei suoi occhioni meravigliosi.

"Vattene Blake, non ti voglio qui" replico seria.

"No, non me ne andrò fin quando non avremo parlato" insiste facendo un passo verso di me.

"Amico, ha detto che non ti vuole" rimbecca Marco spuntando da dietro la mia schiena, posizionandosi così al mio fianco.

"Senti un po' "amico", vedi di tenere la bocca chiusa o non risponderò delle mie azioni" lo avverte Blake, stringendo le mani in due pugni.

"Sai che paura mi fai" scoppia Marco in una risata derisoria.
"Andiamo dentro dai" consiglia Marco appoggiandomi una mano sul fianco e avvicinandosi a me.

"Ti ho detto di levarle le mani di dosso" intima Blake ancora una volta.

La situazione sta degenerando e sono sicura che, se non si calmeranno, finirà male, molto male.
Blake sembra essere davvero furioso ed il comportamento sprezzante di Marco non fa altro che peggiorarlo.

"E a me non frega un cazzo di ciò che tu mi ordini, perciò, se non ti dispiace, noi vorremmo tornare dentro" lo sfotte tirandomi per una mano ad invitarmi di rientrare in casa.

Succede tutto in pochissimi secondi, Blake con un gesto rapido, è riuscito a posizionarsi davanti a Marco, mettendosi così fra lui e la porta di ingresso.

Gli sferra un pugno in pieno viso, Marco lascia subito il mio braccio per portarsi una mano al naso che sta ora sanguinando.

Prima che io possa anche solo pensare di fare qualcosa, Marco si butta addosso a Blake ed iniziano così a picchiarsi.

"Ragazzi smettetela!" sbotto cercando di non alzare troppo la voce, non vorrei che i nostri genitori si accorgessero di noi. Nessuno dei due mi da ascolto, sono troppo impegnati a darsele.

La mia unica possibilità è quella di avvicinarmi a loro per provare a dividerli. Stanno facendo troppo casino e sono sicura che tra pochissimo qualcuno verrà fuori a vedere che sta succedendo.

Finiscono entrambi a terra, Blake riesce ad avere la meglio, posizionandosi a cavalcioni sul corpo di Marco. Finirà per fargli molto male, se non lo fermo subito. È pieno di sangue sul viso, un occhio è socchiuso ed è già comparso qualche livido.

"Blake smettila!" urlo cercando di tirarlo via da Marco. Afferro la sua maglia con tutta la forza che ho in corpo e lo strattono, ma nella foga del momento mi arriva una gomitata dritta in faccia. Lascio la sua maglia e barcollo all'indietro per l'impatto e, anche se per pochi secondi, ad un certo punto vedo tutto girare.

Cerco un appiglio dove potermi sostenere prima di volare a terra, ma non lo trovo. La testa mi gira tantissimo e il colpo che ho ricevuto mi ha fatto davvero male.

Sto per cadere quando due forti braccia mi accolgono tra loro, Blake è riuscito a prendermi prima che finissi a terra.

I nostri sguardi si incrociano ed i nostri occhi si incontrano. Le sue iridi riempiono il mio corpo di scariche elettriche ed il suo profumo mi arriva immediatamente alle narici facendomi perdere così il controllo di me stessa.
Ci perdiamo in questo vortice di emozioni, legati l'un l'altro da un filo rosso immaginario.
Tra le sue braccia, mi scordo di tutto quello che mi ha detto, di tutto quello che mi ha fatto passare, siamo solo io e lui, nessun altro.

Rimaniamo in silenzio ad ammirarci, fin quando il rumore della porta di ingresso mi fa risvegliare da questa piacevole sensazione. Mi scosto da lui come se la sua pelle scottasse a contatto con la mia. Torno in piedi a guardare mia madre che sembra essere sconvolta.
Il suo sguardo saetta più volte da me a Marco, per soffermarsi poi su Blake.
Ci fissa come se fossimo dei pazzi e alla fine come darle torto, lo siamo.

Subito dietro di lei compaiono David con Tom e Luke ed i genitori di Marco.
Quest'ultimi si precipitano a vedere come sta il proprio figlio, che si ritrova con un labbro spaccato ed un occhio nero e molto gonfio.
Blake, al contrario, non presenta ferite gravi, tranne per un taglio al sopracciglio destro.

"Cosa diamine è successo?" sbotta mia madre stralunata.

"Mamma lascia perdere per favore, ti prometto che ora sistemeremo tutto" cerco di tranquillizzarla nonostante io sappia che non accadrà mai.

"Tesoro, hai bisogno di andare al pronto soccorso" ci interrompe la voce della signora Wood, apparentemente preoccupata "Hai bisogno di punti" constata lei guardando meglio il viso tumefatto di Marco.

"Lydia, forse è meglio se noi andiamo.
Ti ringrazio per averci ospitato questa sera e per la magnifica cena" si congeda il signor Wood a mia madre.

"Figurati, non c'è di che. Mi ha fatto molto piacere avervi con noi. Fatemi sapere poi per quell'evento" ringrazia mia madre salutando così la famiglia Wood.

"Mi dispiace" mimo a Marco quando mi passa davanti per dirigersi verso la macchina.

Lui mi guarda e con sguardo dispiaciuto si volta verso il lato opposto. Lo vedo allontanarsi e scomparire poi dalla mia vista.

"Sistema questo casino, noi due ne  riparliamo domani" mi avverte mia madre con tono severo, prima di lasciare me e Blake da soli e rientrare in casa.

"Dobbiamo parlare" mi giro verso Blake    infuriata.

"Sono qui per questo" ammette lui.

"Spostiamoci da qui, andiamo in un posto più tranquillo" inizio ad incamminarmi, seguita da Blake, verso il parco che dista pochi minuti da casa.

Sono infuriata, non solo per il fatto che abbia picchiato Marco, ma anche perché si sia presentato a casa di mia madre. Come si permette di venire fino a qui, creare scompiglio e pretendere di sistemare le cose?

P.s. Mancano tre capitoli alla fine di questa prima avventura❤️

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