XIV.

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La giornata di ieri è passata lentamente. Cynthia mi ha viziato per l'intero pomeriggio. Abbiamo preparato insieme i biscotti al caramello con le gocce di cioccolato fondente, che amo da morire, ci siamo spaparanzate sul divano per vedere una serie innumerevole di episodi di Vikings e poi l'ho aiutata a prepararsi. 

Ha capito che c'era qualcosa che non andava e ha deciso di non chiedere per non peggiorare la situazione.

La sera l'ho passata sola. I demoni del mio passato sono tornati a bussare alla mia porta.

Cy voleva rimanere con me per non lasciarmi sola, ma sapevo che aveva un appuntamento con un certo Josh del suo corso e chi sono io per impedire alla mia migliore amica di divertirsi? Ovviamente dopo un lungo discorso che la rassicurasse sul fatto che me la sarei cavata benissimo da sola, sono riuscita a convincerla ad uscire e a non disdire il suo appuntamento. È da tanto, troppo tempo che non vedevo Cynthia così interessata a qualcuno del genere maschile. È una ragazza timida e non si lascia andare molto spesso, ma mi sembra così spensierata e io non posso non essere felice per lei.

Mike mi ha scritto tutto il giorno ieri, ma non mi andava proprio di rispondergli, così questa mattina prima dell'inizio delle lezioni gli ho chiesto se gli andava di raggiungere me e Cynthia al bar del campus per fare colazione e spiegargli il motivo della mia improvvisa scomparsa dal campus.
Ovviamente racconterò lo stesso che ho detto a Cy, ovvero che non mi sono sentita bene e volevo riposare.

Sono seduta al bar con Cy e tra poco arriverà Mike. Abbiamo deciso di fare colazione fuori prima di andare in università, dato che non ci vedremo per tutto il giorno.

Mentre stiamo ordinando, io una spremuta ed un muffin alla nutella mentre Cy una sola tazza di caffè nero, arriva Mike, raggiante come sempre.
Mi dispiace molto per non avergli risposto, ma non volevo sapesse la verità su ciò che è successo realmente ieri.

"Ehi ragazze! Ciao Cy, ciao Jade" saluta entrambe lasciandomi un lieve bacio sulla guancia prima di sedersi accanto a noi.
Non sembra essere arrabbiato, spero solo non mi faccia troppe domande.

La cameriera si accorge dell'arrivo di Mike e prima di ritornare al bancone prende anche la sua ordinazione, un caffè ed un croissant alla marmellata.

"Ciao Mike" lo saluto cercando di sorridergli.
Lui mi guarda, ma prima che possa aprire bocca, lo blocco "Ascolta, mi dispiace per non averti risposto ieri, ma mi sono sentita male. Poi ho passato quasi tutto il pomeriggio con Cy e non ho minimamente pensato al telefono" cerco di giustificarmi.

"Mi dispiace che tu sia stata male ieri, ma potevi almeno avvisarmi. Non ho più avuto tue notizie e avrei preferito mi rispondessi ai messaggi" mormora leggermente infastidito.

"Mike non ci ho pensato ok? Volevo solo stare da sola e non mi pare che io debba dare delle spiegazioni a te, ci conosciamo appena, quindi evita di farmi queste scenate" sbotto alzandomi e recuperando la borsa per uscire dal locale. "Vi saluto, vado a lezione prima che arrivi nuovamente in ritardo e che mi sbattano fuori dall'aula ancora una volta"

Esco frettolosamente e mi dirigo verso l'entrata. Sono talmente furiosa.

Io non devo dar conto a nessuno e tanto meno ad una persona che conosco appena. Non sono dovuta a spiegare ogni cosa. Non mi andava di sentirlo, punto. Non è che, perché siamo usciti una volta e ci siamo baciati due, io debba raccontargli tutto ciò che penso o faccio. Non sono tenuta a farlo.

Entro a passo svelto in aula e prendo posto, devo concentrami sulla lezione ora.
Ho troppi pensieri che mi passano per la testa e non voglio che si aggiunga anche Mike alla lunga lista.

***

Le lezioni sono terminate e dire che sono stata assente per tutta la loro durata è dire poco.
Seguivo senza ascoltare, troppo immersa nei miei dubbi, nelle mie insicurezze.
Forse sono stata troppo severa con Mike, ma odio quando qualcuno, che conosco appena, si rivolge a me in quel modo.

Torno a casa ed aspetto che torni Cy per parlarne con lei.
Mezz'ora dopo la vedo rientrare. Incrociando le braccia al petto e chinando il viso verso destra, mi guarda con quel suo sguardo minaccioso.
È ovvio che si aspetta da parte mia delle spiegazioni sul mio comportamento di questa mattina.
Ma taccio. A volte è inquietante.

"Mi spieghi la scenata di questa mattina? Grazie" chiede imbronciata.

"Ho sbottato lo so. Ho reagito male quando Mike si è posto in quel modo, quasi infastidito dal fatto che non lo avessi avvisato. Ci consociamo appena, cosa pretende? Che gli riferisca tutto quello che faccio?" rispondo seccata.

"Te lo concedo, vi conoscete appena quindi non sei tenuta ad avvisarlo di qualsiasi cosa tu faccia. Ma forse e sottolineo forse, ha reagito in quel modo perché gli piaci e si è preoccupato non vedendoti più al campus"

"Non credo di piacergli.." mormoro.

"Certo che gli piaci, me lo hai detto tu stessa che vorrebbe uscire nuovamente con te, quindi dimmi, di cosa hai paura Jade?"

"Ho paura di lasciarmi andare. Ho paura di fidarmi. Ho paura di essere tradita e ho paura di soffrire ancora."
le dico tutto d'un fiato.

Non le dico però che ho paura di essere inadeguata, che ho paura di non essere abbastanza, che i demoni del mio passato hanno nuovamente bussato alla mia porta.
Questo lo tengo per me.

"Jade, Mike non è come Aaron.
Lui è un coglione, ma lo sai meglio di me. Non dico che tu debba andarci a letto stasera stessa o che debba aprirgli il tuo cuore, ma provaci. Vedi come va. Mike mi sembra davvero un ottimo ragazzo e se non dovesse andare bene, il mare è pieno di pesci amica mia. Morto un papa se ne fa un altro." risponde sorridendomi, infondendomi tutto il coraggio che solo lei può darmi.

Ha ragione, non posso commiserarmi e tormentarmi per un coglione che in passato mi ha ferita e tanto meno da Blake. È colpa loro, non mia. Non sono io quella che deve farsi un esame di coscienza.

"Hai perfettamente ragione Cy e.." mi interrompo quando qualcuno bussa alla porta.

"Aspettavi qualcuno?" le chiedo.

"No e tu?" mi risponde Cy.

"Vado ad vedere chi è" dico mentre mi affretto ad aprire la porta.

Abbasso la maniglia e quando apro strabuzzo gli occhi per la sorpresa, non mi aspettavo assolutamente di ritrovarmelo sul pianerottolo di casa.  

"Mike! Che ci fai qui?" chiedo ancora allibita.

"Sono venuto per te Jade" risponde guardandomi negli occhi.
"Prima che tu possa dire qualcosa, vorrei scusarmi con te per la scenata di questa mattina. Mi dispiace davvero moltissimo. Non volevo essere invadente o darti in qualche modo fastidio, scusami" mormora visibilmente dispiaciuto.

"No Mike, sono io che devo scusarmi con te. Non avrei dovuto parlarti in quel modo o tanto meno attaccarti. Non è giusto nei tuoi confronti. Ero nervosa per la brutta giornata passata ieri e non avevo il diritto di prendermela con te" sussurro mortificata.

"Tranquilla, ti perdono" risponde mentre un dolce sorriso affiora sulle sue labbra. "Però ti prego, la prossima volta avvisami, anche un solo messaggio. Ero davvero preoccupato per te"

"Hai ragione, sarà fatto. Scusami ancora Mike"

"Sai..mi piaci davvero molto Jade e vorrei che approfondissimo la nostra conoscenza. Sei solare, divertente, gentile e poi sei bellissima cazzo"

O merda.

"Anche tu mi piaci Mike, davvero" rispondo imbarazzata dalla sua improvvisa dichiarazione.

"Ora devo davvero andare, ma ci vediamo domani" mi saluta dandomi un lieve bacio sulla guancia a cui io rispondo con uno sulle sue soffici labbra.

"Buonanotte Mike"

"Buonanotte Jade" mi sorride.

Unicamente TuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora