XLII.

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È lunedì 21 dicembre e mancano tre giorni all'inizio delle vacanze.
Io e Cy abbiamo passato l'intera domenica a casa fra biscotti, serie tv e coperte. È stata una giornata bellissima, solo io e lei, nessun altro.
Abbiamo chiacchierato molto e ci siamo finalmente confidate.
Blake aveva ragione, a quanto pare tra Cy e Jaden c'è qualcosa, ma non ho potuto sapere di più perché la mia migliore amica sembrava essere particolarmente a disagio, quindi non ho più fatto domande.
Non volevo che si sentisse in imbarazzo, tanto so che, quando si sentirà pronta, me ne parlerà.

Per quanto riguarda Blake, non l' ho più sentito da quando ci siamo lasciati a casa di sua madre.
So che c'è stata una festa sabato sera, ma né io né Cy avevamo voglia di uscire.

Avrei tanto voluto sapere come stesse, ma non volevo fare la parte della ragazza appiccicosa.
Non so nemmeno cosa siamo io e lui, se mi considera la sua ragazza o se si è pentito di tutto ciò che abbiamo condiviso.

Blake è un enigma, con lui niente è sicuro ed io ammetto di essere un po' in ansia per ciò che avverrà.
So solo che dopo questo weekend mi sono resa conto di essermi davvero innamorata di lui. Mi sono innamorata di Blake Reed.

Con questi pensieri fra la testa, mi dirigo verso l'entrata dell'ala nord. Mentre sto per varcare l'ingresso sento una voce maschile chiamarmi.
Mi volto ed è Mike.
Ora cosa cazzo faccio?
Non ho la minima intenzione di vederlo né tanto meno di sentirlo.
So che dovremmo parlare, ma questa mattina proprio non ne ho voglia.
Faccio ciò che mi riesce meglio, lo evito e continuo per la mia strada.
Mentre ritorno sui miei passi, in lontananza sento che continua a chiamarmi, ma gli do poca importanza.
Oggi non sono proprio dell'umore per affrontarlo.

Le prima tre ore passano velocemente, ma per la mancata colazione di questa mattina, sento il mio stomaco brontolare più e più volte. Ho bisogno di cibo per ricaricarmi, così mi dirigo verso la mensa e mando un messaggio a Cynthia. Mi risponde subito dopo dicendomi che mi avrebbe raggiunta di lì a poco.
Quando sono davanti al bancone opto per hamburger e delle patatine fritte, poi prendo posto in uno dei tavoli vicino alle vetrate ed inizio a gustare il mio pranzo 'salutare'.

Mentre sono fissa sugli appunti presi poco prima, noto un ombra passare davanti ai miei occhi, qualcuno si è appena seduto qui al tavolo.
Alzo lo sguardo, pensando si tratti della mia migliore amica, ma noto con dispiacere che colui che si è appena seduto è Mike.

"Cosa vuoi?" chiedo irritata.

"Parlare con te" risponde serio lui.

"Non ho nulla da dirti, perciò se ti dispiace, vorrei continuare il mio pranzo in santa pace" sorrido sarcastica ritornando a guardare i miei appunti.

"Io ho molto da dirti però e sai anche tu che, prima o poi, dovremo affrontare questa situazione. Prima lo facciamo, prima mi leverò dalle scatole" constata.

"Ti ascolto" rispondo seria e curiosa allo stesso tempo, se servirà per togliermelo dai piedi lo ascolterò più che volentieri.

"Voglio raccontarti come sono andate realmente le cose, dall'inizio alla fine" fa una piccola pausa prendendo un grande respiro "So che non ci crederai, ma credimi se ti dico che non ho mai voluto ingannarti. Non ho mai avuto l'intenzione di ferirti o prenderti in giro.
Ero seriamente interessato, ho provato a costruire qualcosa con te, ma tu eri sempre distaccata. Quando ti chiedevo di vederci erano più le volte in cui rifiutavi, che in quelle in cui accettavi.
Mi è sempre sembrato che tu non fossi così tanto presa da me, quanto io da te. C'è stato quel periodo poi, in cui sei completamente scomparsa. Non rispondevi nemmeno ai miei messaggi ed io non sapevo più che fare.
Mi sono chiesto per giorni quale fosse il problema, cosa avessi fatto per farti comportare in quel modo.
Pensavo che non fossi abbastanza per te e mi sentivo costantemente rifiutato.
Mentre pensavo e ripensavo a come io potessi in qualche modo conquistarti, mi sono avvicinato parecchio a Cynthia e conoscendola meglio, mi sono reso conto che provavo attrazione ne suoi confronti, non solo fisica, ma anche mentale. Ho provato a stare con te, a capirti, a conoscerti meglio, ma in mente avevo solo una persona e tu, allontanandomi da te, non hai fatto altro che accentuare queste mie sensazioni. Credo di essermi preso una cotta per Cynthia e davvero mi dispiace, non l'ho fatto apposta e non avevo intenzione di ferirti.
Tutto ciò che ti ho detto è sempre stato reale e le mie azioni sono sempre state sincere.
Non ti ho mai mentito, nemmeno quando ho provato ad aiutarti con Aaron e la tua famiglia.
Ci tengo molto alla tua amicizia e ti chiedo immensamente scusa per il comportamento che ho tenuto alla festa, ma l'alcool e i tuoi continui rifiuti mi hanno fatto perdere il senno.
Prima della festa di quella sera avrei tanto voluto parlarti e spiegarti tutto, ma non ci siamo visti e non ce n'è stato modo. Non avrei nemmeno dovuto provare a baciarti, sono stato un coglione, lo ammetto.
So che ho sbagliato e se non vorrai più parlarmi lo capirò, ma ci tengo molto a te e vorrei che rimanessimo per lo meno amici"

Rimango immobile ad ascoltare ogni singola parola e quando termina di parlare un grande senso di colpa mi assale.

"Mi dispiace, non credevo che ti sentissi così. Ammetto che nemmeno io mi sono comportata nel modo migliore con te. Non ho fatto altro che distaccarmi ed evitarti, ma non credere che io l'abbia fatto per colpa tua.
Tu non c'entri assolutamente nulla, sono solo io che sono incasinata e piena di problemi. Sei una persona meravigliosa e forse, se non avessi avuto in mente un'altra persona, saremmo potuti anche stare insieme. Mi sono sempre trovata bene con te, non mi hai mai fatto mancare nulla e mi hai sempre rispettato. Mi dispiace moltissimo che tra di noi le cose non abbiamo funzionato e sì, vorrei comunque rimanere tua amica" ammetto sincera ed anche un po' imbarazzata.

Non credevo che il mio comportamento avesse in qualche modo ferito Mike, non pensavo stesse così.
Mi dispiace moltissimo e spero davvero che potremo essere amici.
Lui mi piace, è un ragazzo d'oro.
Nonostante non provassi per lui ciò che provo ora per Blake, mi sono sempre trovata bene.
Non so come si comporterà d'ora in poi con Cynthia, ma spero solo che la tratti bene e che non la faccia soffrire.
Chissà mai che non la conquisti.

Mike si alza dalla sedia e viene verso di me, mi fa segno di alzarmi e quando mi ritrovo ad un passo da lui, vengo imprigionata tra le sue braccia.

"Mi dispiace" mi sussurra.

"Anche a me, credimi" sono felice di aver risolto con lui.

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