XVIII.

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"Ma è davvero necessaria la benda?" borbotto infastidita.

Siamo sul taxi da circa venti minuti e non so dove ci stiamo recando. Cy mi ha bendata con un foulard per non farmi vedere nulla e mi sto altamente rompendo.

"Smettila di lamentarti, manca davvero pochissimo" mi risponde lei.

Sento della musica altissima provenire da fuori e penso proprio che ci stiamo avvicinando.

"Siamo arrivate" esclama euforica Cy uscendo dall'abitacolo. "Vieni, esci piano che ti aiuto" mi sento afferrare per una mano ed inizio a seguire la mia amica. Camminiamo per qualche metro, ma non sto più nella pelle. Posso sentire la musica a tutto volume, ragazzi che urlano e ragazzi che cantano. Siamo sicuramente in un locale molto affollato, perché c'è davvero moltissimo chiasso.

"Quanto manca?" le chiedo agitata.

"Puoi toglierti la benda" mi sussurra Cy all'orecchio.

Quando mi tolgo la benda, rimango a bocca aperta per lo stupore di ciò che mi si presenta davanti.
Siamo sulla costa, in uno dei nuovi locali che hanno appena aperto.
Non ci eravamo ancora state dall'apertura, ma non credevo fosse così bello questo posto.
Me ne avevano parlato molto, ma vederlo dal vivo è tutt'altra storia.
Devil, è il nome del locale in cui ci troviamo. Ha riscosso molto successo fin da subito, grazie al grande ascensore completamente fatto di vetro che ti porta verso l'interno. Puoi scorgere dall'alto l'intera costa, è magnifico.

Stiamo per entrare quando le porte dell'ascensore si aprono e strabuzzo gli occhi per la bellezza di questo locale. È davvero enorme. Sotto di noi, posso vedere la pista da ballo più grande al centro, dove intravedo già una moltitudine di ragazzi. Proseguendo verso sinistra noto due banconi adibiti a bar, mentre sulla destra altre piccole zone che penso siano i privé.

"Vieni" mi prende per mano Cy trascinandomi verso delle grandi porte rosse. "Non siamo ancora arrivate"

Quando varchiamo le porte, spalanco gli occhi nel vedere un immensa terrazza che affaccia esattamente sull'oceano. Il privé dei privé penso.

"Sorpresa" urla Cy abbraciandomi.
Subito dopo scorgo anche gli altri, ci sono Mike, Lia, Mark, tutti i miei amici e compagni di università. Ci saranno circa cinquanta ragazzi qui fuori e non ho idea di come Cynthia possa conoscere tutte queste persone.

La terrazza è magnifica.
È divisa in più parti, nella nostra ci sono palloncini e candele ovunque, dei divanetti dove potersi sedere, un bancone tutto nostro adibito ai cocktails ed un enorme tavolo con tutte le leccornie possibili.
Non oso immaginare quanto possa essere costato tutto ciò.

Mi giro verso Cy e con gli occhi luci l'abbraccio.

"Tu sei completamente pazza. Non dovevi davvero, ti sarà costato una fortuna" mormoro cercando di trattenere l'emozione.

"Non è solo merito mio" mi guarda ed alza la testa per indicarmi qualcuno dietro di me. "È anche opera sua"

Mi giro e vedo Mike guardarmi con il suo sorriso smagliante che ogni volta mi lascia senza parole.
Si avvicina a me e mi lascia un lieve bacio sulle labbra.

"Auguri Jade" mi sussurra abbracciandomi.

"Grazie ragazzi, siete fantastici. Non so davvero come ringraziarvi" dico mentre osservo tutto attorno a me.

"Te lo meriti Jade" risponde Cy guardandomi negli occhi.

"Divertiamoci ora" esclamo felice.

È già passata un'ora dall'inizio della festa e mi sto divertendo moltissimo.
Dopo aver salutato e ringraziato tutti abbiamo iniziato a stuzziccare qualcosa dal buffet e abbiamo iniziato a bere.
Penso di aver già tracannato tre cocktails e mi sento su di giri.
Mi sento leggera. Ammetto che non reggo molto l'alcool, per questo motivo cerco di andarci con calma, ma stasera mi sto davvero divertendo.

"Giro di shottini, che ne dite?" esclama Mike guardando me e Cy.

"Ci stiamo" rispondiamo in coro.

Dopo aver trangugiato altri due shots di tequila, decido che è l'ora di andare a ballare, così insieme scendiamo in pista a scatenarci. Mi sento euforica.
C'è tantissima gente stasera, Cynthia mi ha detto che stasera ci sarebbe stato un evento di musica latina con un dj famoso e ne ha approfittato per organizzare qui la festa.
Non potevo sperare di meglio per questa serata e la ringrazio mentalmente perché io sicuramente non sarei mai riuscita a pianificare tutto questo.

"Adoro questa canzone" urlo a squarciagola mentre mi dimeno tra la folla.

Vedo Cy e Mike scoppiare a ridere e penso siano anche loro ubriachi.
Stiamo ballando da molto ed ammetto di essere ancora leggermente brilla, ma muovermi mi fa bene.

***

Dopo altre tre o quattro canzoni ho bisogno di prendere una boccata d'aria fresca. Qui dentro fa caldissimo e l'alcool di certo non aiuta.
Decido di uscire e avviso gli altri, prima che si preoccupino.

Mi dirigo verso l'uscita, sono stravolta e mi fanno male i piedi. Ho bisogno di sedermi e prendere aria.
Mi precipito fuori, fortunatamente non c'è nessuno, devono essere tutti dentro a ballare.
Mi dirigo verso il parapetto della terrazza e mi affaccio a vedere l'oceano.
Sembra tutto così calmo, tranquillo.
Niente è fuori posto.
Da quassù, nonostante sia buio, posso intravedere l'intera costa. È illuminata solo dalle fioche luci dei lampioni.
Sono immersa nei miei pensieri quando mi volto e noto una figura nella penombra fissarmi.

"Ciao bambolina" mormora la figura ancora avvolta nell'oscurità.

Non ci posso credere, com'è possibile che ovunque io vada, ci sia anche lui? Sta diventando un incubo.

"Ciao Blake" sbuffo.

"Vedo che sei particolarmente felice di vedermi" ridacchia facendosi finalmente vedere. Tiene una sigaretta fra le labbra e mi perdo ad ammirarlo mentre butta fuori il fumo dalla bocca.

"Non sai quanto" ribatto sarcastica.

"Come mai sei qui tutta sola? Il tuo ragazzo ti ha abbandonato?" chiede sogghignando.

Che insolente.

"Avevo bisogno d'aria, fa troppo caldo là dentro" dico indicando il locale con un cenno del capo.

"Sai ti ho vista prima, mentre ti dimenavi come una pazza in pista" afferma avvicinandosi sempre di più a me.
"Ho visto come ti strusciavi con quello nuovo. Anderson giusto?" domanda ghignando.

"Non penso siano affari tuoi" sputo acida.

È sempre più vicino. Lo vedo avvicinarsi lentamente, con quel suo passo sensuale ed io deglutisco a fatica.
Non sopporto l'effetto che mi fa.

"Sei tutta rossa, letteralmente" ridacchia. "Non pensavo ti imbarazzasi così facilmente" mi stuzzica.

"S-smettila Blake" mormoro agitata.

Il mio petto si alza e si abbassa freneticamente. Sento il suo fiato caldo su di me.
Alzo lo sguardo ed incontro i suoi occhi scrutarmi con attenzione ed io mi ci perdo completamente.
Intravedo tante, forse troppe sfumature passare velocemente nelle sue iridi smeraldo.
Il suo profumo mi stordisce ed è una droga della quale vorrei fare a meno, ma è troppo difficile.

Unicamente TuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora