<Tesor- e lui chi è?> mia mamma che non sapevo fosse in casa interrompe la nostra fuga, <dobbiamo andare> dico seriamente con voce scorbutica e mentre lei è troppo presa da girare gli occhi all'aria io afferro il polso di Vinnie ed lo trascino fuori casa.
"Casa" ormai quel posto più ci sto e più diminuisce il suo significato per me non dico di odiarlo ma davvero molte volte mi è difficile starci.Vinnie non fiata per tutto il tempo che percorriamo la strada a piedi, tengo una certa distanza da lui sono davvero nervosa e come sempre ora non vorrei essere qui, <Non pensi di esser stata scorbutica con lei?> interrompe il silenzio, beh potevo starmi zitta anche solo nei pensieri no? <Non ti riguarda> è l'unica risposta che gli dó senza via di scampo quindi o sta zitto o sta zitto.
<Lo dico per te> penso che non abbia afferrato il concetto, <Penso che sia un mio problema> sbuffo cercando di accelerare il passo, non mi piace che mia mamma sappia che io possibilmente conosca altra gente oltre a Faith, le rimarrebbe come un groppo alla gola che non vuole proprio scendere.<Ragazzi! che facce!> è Justin che viene verso di noi, ah ricordo il suo nome non solo per la figura di merda che ho fatto la prima volta che l'ho visto ma anche perché lo associo a Justin Bieber così lo ricordo facilmente. Lo so sono un genio.
<Ciao Justin tutto bene? perfetto> dico senza dargli il tempo di rispondergli e dandogli una specie di pacca amichevole sulla spalla mentre mi dirigo verso il muretto dove mi siedo tranquillamente.
<Hey ragazzina> uh il moretto <ehi moretto> mi piace Jordan come persona c'è qualcosa in lui che mi attira davvero tanto tralasciando che è un gran bel ragazzo anche esteticamente.
<Allora vi siete divertiti eh?> ride mentre fa un cenno col mento verso al ricciolino mentre io lo spingo <Sei uno stupido> se la ride <E tu sei carina da arrabbiata> automaticamente arrossisco, non chiedetemi come.<Ti dovresti cercare una ragazza sai il perché?> mi guarda stranito, mentre io non lo degno neanche di uno sguardo <Così sarà troppo impegnata a metterti la lingua in bocca che ti farà stare zitto e evita che tu spari puttanate> dico per poi girarmi e rivolgergli il sorriso più falso di sempre.
<Intanto so che vorresti essere tu quella ragazza> sorrido, <Oh cavolo mi hai scoperto> faccio una vocina da bimba mettendo la mano davanti alla bocca prendendolo in giro.
<Invece di fare la stupida parla e dimmi quello che è successo con Vinnie> insiste ma non so se fortunatamente o sfortunatamente mi chiama mia mamma.<Che vuoi?> chissà quante paranoie si sarà fatta, <Stasera siamo a cena fuori cerca di far presto> mi avvisa sa che io odio cenare nei ristoranti, le stacco in faccia e scendo dal muretto mi ha fatto passare la voglia di stare qui, di esistere e di qualsiasi altra cosa.
<Kylie dove vai?> mi grida il moretto ma non lo degno neanche di una risposta che inizio a correre per andare via mentre delle lacrime scendono lungo il mio viso.
Sarà stupido la cosa per cui sto piangendo, ma per me non lo è.I ristoranti mi mettono ansia e ciò comporta a un sovraccarico di emozioni che non saprò gestire e quindi avrò uno dei miei tanti attacchi di panico ma davanti a tutti e per giunta dopo ne seguirò le conseguenze perché mia madre si vergognerà di me. Inoltre non vado in un ristorante da quando avevo ben cinque anni neanche in un fast food, ho sempre cercato di ordinare tutto a casa o di farmi tutto da sola senza sentire la necessità di stare in un ristorante e quella ultima volta in cui ci andai non andò neanche così bene.
È un ricordo impresso nella mia mente che quasi mi opprime non appena sento il nome "ristorante" ma io cerco di opprimerlo ancora di più dentro di me senza farmelo sfuggire dalla bocca.In tutti questi anni, mia mamma che si considera una donna di classe a tutti gli effetti, non è mai mancata a una cena importante o meno e in realtà stranamente cercava di convincermi ad andare con lei ma poi finiva che io scappavo dalla finestra per rifugiarmi al mio solito supermarket di cui lei non sa neanche l'esistenza e non so neanche come.
Mi asciugo le lacrime, sembra che io abbia la stessa espressione di sempre ciò non comporterà a delle domande semmai me le avesse fatte se fossi entrata piangendo.
<Oh già di ritorno? allora potremmo parlare> subito non appena sente la porta sbattere mia mamma inizia a parlare <Sei senza al tuo amichetto vero?> viene a verificare e annuisce quasi a sé stessa senza che io fiata.La raggiungo in cucina stranamente sono quasi curiosa di sapere di cosa vuole anzi vorrebbe parlarmi mia mamma.
<Parliamo in generale dai> cerca di coinvolgermi ma non fiato mi limito a guardarla male inviandovi un messaggio del tipo "cerca di arrivare al punto" e fortunatamente capisce.
<Mi piace quel ragazzo che hai portato a casa senza il mio consenso> non faccio caso alle ultime parole nonostante lei le abbia marcate, cosa intende? pensa che sia il mio fidanzato? non potrei mai innamorarmi di Vinnie!<Siamo solo amici e l'ho aiutato a studiare> ecco che si fa fuori la solita giustificazione che si sente ovunque, <Immagino, penso che stavate facendo scienze vero? precisamente il corpo umano ma penso che l'argomento l'avete preso troppo alla lettera> dice ridendo mentre continua ad asciugare i piatti, mi irrigidisco.
<No precisamente stavamo facendo studi sociali, parlando di privacy cosa che una buona madre dovrebbe lasciare al proprio figlio> dire che mi guarda male per come ho rigirato la sua specie di battuta è dire pure poco.
La lascio con un sorriso mentre io mi vado a rifugiare in camera cercando qualcosa per sfuggire a questa sera.<Kylie preparati!> grida aprendo la porta di camera mia, alzo lo sguardo dal computer e la fucilo con gli occhi.
<Non vengo va tu> dico semplicemente, perché inventarmi una scusa? era pure troppo impegnativo dedicare tempo a una come lei.
<Kylie è davvero importante questa volta quindi smettila di fare la ragazza problematica e vestiti bene ed elegante>.
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▪️ciao ragazzi/ragazze oggi doppio capitolo poiché non so se avrò tempo e voglia di pubblicare nei prossimi giorni quindi ne ho approfittato ora essendo annoiata.
Ecco un colpo di scena, chissà cosa succederà.
Davvero sono quasi felice di questo capitolo anche qui la protagonista se aperta di più e ha mostrato un problema che l'afflige da un bel pó ormai I "ristoranti" inoltre Vinnie incontra la mamma di Kyle con cui non ha la possibilità di parlarci-ma chissà!
fatemi sapere com'è e se avete delle idee!-fvckbenni🦋
-25 gennaio 2021
-1148 words
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«𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗶 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲»
FanfictionKylie una ragazza che si sente oppressa dal mondo, da mille paranoie e problemi non solo a livello di apertura con il mondo ma anche famigliari conosce un ragazzo di nome Vinnie anche lui molto simile a lei ma non in tutto ed è proprio così che stra...