Ed eccomi qui.
Davanti a ciò che si mostra per quel che non è, possiamo considerarla la rovina di fin troppi ragazzi.
<Eddai! L'ho dimenticato solo oggi!> giuro che un giorno a questo gnometto pelato che controlla se abbiamo gli inutili pass della scuola gli farò pentire di tutte le parole che la mattina mi rivolge.
<Solo per oggi signorina Scott> sbuffo guardandolo male.
Oggi ho la testa fra le nuvole, Vinnie non mi ha scritto neanche un "ciao" dopo due giorni.
Non mi sento presa in giro, non sento nulla, forse.Anzi l'unica cosa che ho sentito sono state le urla di mia madre litigare ogni singola ora con mio padre, la mia testa esplodere e la necessità di scappare da questo mondo infame che lo diventa ogni giorno di più.
Oggi inizio le prime due ore con psicologia beh la realtà è che penso che abbia bisogno più io di una psicologa che di studiare la psicologia.
<Hacker! Ritorni immediatamente qui! perché si sta facendo ciò?!> sento gridare il coach entrato in tutte le furie mentre vedo Vinnie scappare.Ah.
Che dolore.
La testa mi sta facendo male, ogni singolo grido è un dolore che si scatena in me.
Scappo in classe rifugiandosi all'interno del mio cappuccio...- <Perché? Perché non ho una figlia normale? perché ho dovuto creare un mostro come te?! Ti odio! si ti odio Kylie Maya Scott!> -
Tremo, sto tremando a quel flashback, <Kylie..Kylie che ti succede?> sento qualcuno parlarmi ma le mie mani tremanti sono troppo impegnate a non muoversi dalle orecchie come se fossi non ascoltare. più quel flashback che si sta proiettando in continuazione nella mia testa.
Sento tante voci fin troppe.
La testa mi sta esplodendo non riesco a smettere di tremare.
<Allontanatevi tutti> sento una voce maschile, la sua voce.Delle possenti braccia mi abbracciano, il mio tremolio non mi abbandona, sento la stessa mascella tremarmi.
Mi rifugio tra le sue braccia che in qualche modo, stranamente, riescono a farmi sentire al sicuro, in un modo in cui non avrei mai immaginato di provare, che si potessero scatenare in me.
<Sono qui con te> sento sussurrarmi annuisco semplicemente, ma il mio tremolio non mi abbandona e non riesco ad aprire gli occhi.
<Guardarmi, Kylie guardami> le sue mani mi afferrano il viso, non riesco a muovermi le stesse sensazioni si stanno facendo avanti.
Il vuoto, il peso, la paura il mio respiro diventa più pesante lo sento.- <Perché? Perché esisti? perché ho deciso di crearti? sei inutile! fai schifo! non potevo avere figlia peggiore! Prendi spunto da Faith e fà una cosa giusta per una volta!>-
Le sue urla si ripetono nuovamente
<No no Kylie devi aprire gli occhi, è solo un attacco di panico> vorrei contro ribattere che non posso controllarmi e che non è solo un semplice attacco di panico è una serie di flashback confusionari presenti nella mia testa, anzi impressi.
<Non anche tu, guardarmi cazzo fà qualcosa> sento la sua ansia fino a non so cosa.
Cerco di riprendere il controllo in me, cerco le mie mani un contatto fisico che possa magari aiutarmi a uscire da questo buco nero.I miei occhi piano piano si aprono, si aprono mostrandomi davanti il suo volto distrutto, ma non da me, qualcosa lo distrugge "non anche tu" mi rimbano le parole di qualche minuto fa se non secondo è successo qualcosa.
<Sto bene sto bene> dico staccandomi da lui, mi sento stanca in realtà.
<Tutto bene?> è il moretto Jordan a chiedermelo <Si penso>gli sorrido rassicurandolo.
<Vieni con me > Vinnie mi afferra la mano e mi porta fuori dalla classe anzi nel retro della scuola per poi baciarmi senza neanche lasciarmi replicare.Il dolore alla testa scompare anche solo per un attimo mi sento leggera, spensierata e provo quelle piccole sensazioni che invece desidero provare sempre.
<Per favore sta attenta> dice ancora attaccato alle mie labbra <Che ti succede?> il suo sguardo perso mi sta mandando in pappa il cervello.
<Sto bene sta tranquilla>
<Vinnie so che qualcosa non va e magari se sono io posso rimediare> lo afferro dalla maglia per avvicinarlo a me non appena si era allontanato, cerco un contatto visivo ma da lui non spunta per nulla la voglia di mantenerlo.
<Sono stata io ancora> esclamo quasi delusa da me stessa non appena non ricevo, dopo un pó, qualche sua risposta.<No, non centri nulla tu mi sei solo mancata> quasi sorride all'ultima affermazione magari perché non si sarebbe mai immaginato di potermelo dire.
Lo bacio ancora una volta la necessità di sentire le sue labbra sulle mie è sempre più presente se potessi non mi ci staccherei mai.
Stavolta è lui a staccarsi da me <Andiamo a casa mia? non stai per nulla bene> mi accarezza, annuisco semplicemente.
Non posso mentirgli, non a lui, o almeno non su questo argomento.Rientriamo in classe e Vinnie parla con la mia professoressa e con la segreteria, non mi fa muovere neanche di un millimetro e dopo non so quali conversazioni con vecchiette al quanto noiose saliamo in macchina dove inizia a baciarmi.
Mi stupiscono questi suoi momenti in cui senza qualche motivo, oh comunque con qualche motivo a me ignoto, ti prende il viso e inizia a baciarti come se non l'avesse mai fatto.Cosi con qualche bacio, con qualche snack essendoci fermati da Starbucks arriviamo nella famosa casa di riccioli d'oro che ormai posso dire di conoscere più che bene.
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▪️ciao ragazzi/ragazze come va? spero bene! scusatemi davvero tanto per l'orario in realtà il capitolo è pure corto e volevo scrivere un pó di più ma mi sono messa a editare varie cose e ho perso la cognizione del tempo.
Questo capitolo è davvero importante penso che le sensazioni che la protagonista provi ogni volta siano assurde...e anche quelle che in realtà non si dovrebbero provare in quella età.
Spero davvero vi piaccia sto facendo di tutto e sto mettendo me stessa nel scrivere soprattutto in cose davvero serie come queste sensazioni e le varie azioni.-fvckbenni🦋
la notte del 30 gennaio 2021
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«𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗶 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲»
FanfictionKylie una ragazza che si sente oppressa dal mondo, da mille paranoie e problemi non solo a livello di apertura con il mondo ma anche famigliari conosce un ragazzo di nome Vinnie anche lui molto simile a lei ma non in tutto ed è proprio così che stra...