Sospiro.
Ancora una volta mi chiedo del perché io sia qui nonostante già sappia le ovvie risposte.
Mi incammino e non "nel mezzo cammin di nostra vita" come diceva Dante ma semplicemente per ritrovarmi davanti a una porta nera che desidera essere bussata proprio dalla mia mano.
Mi sto mettendo nei guai da sola.
Mi ripeto nuovamente questa frase che il mio cuore ostina a sottovalutare.
Dovrei usare la testa.
Mi ripeto nuovamente, odio usare il cuore facendo le cose, sono più una tipa da "testa" ché da "cuore" ma ora come ora la mia testa non è connessa più al mio corpo perciò mi ritrovo ad utilizzare il cuore.Ad aprirmi però non è lui ma bensì Faith.
Il mio cuore si spezza.
Non so perché.
<Sei messa proprio male di aspetto cara Maya> ed ecco che mi stuzzica chiamandomi con il mio secondo nome che odio.
<Penso tu abbia bisogno di andare a fare un trattamento e poi che cera che hai! e come sei conciata! ti sei vista prima di venire qui?> un altro colpetto allo stomaco.
<Anzi perché sei qui?> giuro che vorrei rispondere facendo la finta dura a cui non interessano queste cose, ma ormai sono debole.<Non lo so>sussurro a me stessa nuovamente, trovare Faith mi ha spiazzato totalmente e la mia debolezza non aiuta per niente.
<Tua mamma ha iniziato ad amarti hai visto? Il tuo sogno si è avverato>mi stuzzica ancora.
Un altro colpo arrivato infondo al ventre.
<Faith cazzo quanto ci metti?> mi sorride mentre dietro di lei vedo lui.Lui.
Ha fatto dei nuovi tatuaggi lungo il braccio, si notano subito a causa del suo corpo nudo.
"Nudo" è solo in pantaloncini.
I suoi capelli disordinati.
I suoi anelli che riflettono la luce di casa, le sue collane accompagnate dai suoi orecchini pure.
I suoi occhi nocciola ma spenti, malinconici e indecifrabili arrivano a ricevere un contatto visivo con i miei dopo ben due settimane e due giorni.Mi sento vuota.
Mi sento ancora più debole di quanto già lo sia sotto al suo sguardo.
Si vede che non si aspettava che tornassi da lui.
<Kylie> sento sussurrare il mio nome, la mia debolezza si fa avanti e i miei occhi iniziano a diventare lucidi.
<Hey> cerco di accennare un sorriso magari per dargli l'impressione che sto una meraviglia, nonostante come ben si nota non sia così.<Va bene ti aspetto sopra> è Faith che capisce la situazione e se ne sale sopra mentre vedo Vinnie mettersi la felpa che era poggiata sul divano per poi uscire fuori socchiudendo la porta e sedersi nello scalino di fronte alla porta.
Mi siedo pure io con una certa distanza, sono spaventata da me stessa.<Come stai?> è lui ha parlare per primo <Ho sentito mia mamma l'altro giorno al telefono andrò da un psicologo> annuncio questa nuova scoperta ma sinceramente non voglio più oppormi a lei e ai suoi strani problemi che mi mandi pure dallo psicologo.
<Mi dispiace>
<Non so perché sono qui, anzi lo so> il suo sguardo prima dritto sulla strada si sposta lateralmente a me ma io non lo guardo, ho paura.<E' solo che non sento più nulla, non ho più le forze di andare avanti neanche mi sono opposta a mia mamma che mi crede così pazza da mandarmi da uno psicologo e soprattutto mi sento in colpa che tu non abbia realizzato il tuo sogno, ho sbagliato tutto è solo che tu riuscivi a far mantenere una certa calma in me ma in realtà ho solo rovinato te>sputo fuori piangendo <Ti giuro che però io ci ho pensato, ho pensato al perché tu mi abbia voluto usare io te lo giuro ma scusami non posso> mi alzo mentre un groppo alla gola si sta formando in me.
<Kylie non posso> mi dice apatico, ultimo colpo che mi ha distrutto.
<Capisco, stammi bene> semplici parole ma spezzate come me o forse io sono più che spezzata.Inizio a percorrere strada di casa, non mi ha fermato sicuramente non gli importerà.
Non gli importa di me
Continuo a ripetermi in continuazione.Da quando sono così?
Io ero la ragazza considerata strana a scuola, quella che non parlava mai, quella silenziosa ma non appena notava qualcosa che le sembrava ingiusta creava problemi facendo quasi "giustizia".
Lo era quella che aveva una migliore amica, che aveva ancora una famiglia nonostante magari non si sentisse amata.
Io ero la ragazza nel suo mondo.
Quella che pensava mai di potersi fare usare, farsi mettere i piedi in testa e soprattutto non si aspettava di ritrovarsi un giorno qui.
In questa situazione in cui si sente debole, stanca e vuole gridare in presa ad un attacco di panico "aiuto" ma la realtà che quel aiuto che aveva trovato è si era rivelato una salvezza è proprio quella che l'ha fatta ritrovare qui, in mezzo alla strada che piange forse senza neanche più un motivo.
____________________________________▪️ciao ragazzi/ragazze come va? spero bene.
Scusatemi non solo il ritardo poiché doveva uscire ieri questo capitolo ma anche perché è un pó cortino.
Per qualsiasi cosa scrivetemi in privato o nei commenti.
Inoltre se vi va io e una mia cara amica abbiamo creato una fanpage su instagram ci chiamiamo @ chinnieship così come su tiktok!-fvckbenni🦋
-due febbraio 2021
-890 words
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«𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗶 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲»
Fiksi PenggemarKylie una ragazza che si sente oppressa dal mondo, da mille paranoie e problemi non solo a livello di apertura con il mondo ma anche famigliari conosce un ragazzo di nome Vinnie anche lui molto simile a lei ma non in tutto ed è proprio così che stra...