<Kylie Kylie!> è Sharlize ad attirare la mia attenzione, girandomi verso di lei la vedo che saltella nella mia direzione mentre scuote la mano per salutarmi l'unica cosa che faccio è ricambiare con un piccolo sorriso poiché vengo interrotta da Lydia.
Chi è Lydia? beh lei è la mia psicologa a scuola.
<nuovi amici?> mi chiede la donna abbastanza vecchia mentre mi guarda guardare il mio vecchio gruppo di amici.
Vedo Jordan il moretto avvicinarsi a me sempre di più.
<Ci vediamo più tardi> mi raccomanda la donna per poi andarsene, <Hey jordan> saluto il moretto mentre lui mi viene incontro <Posso abbracciarti?> mi chiede sapendo che ormai avendo problemi vado in tilt.Nonostante ciò lo abbraccio stringendolo sempre di più a me <Scusami se me ne sono andata e non ti ho salutato dopo la partita> gli dico non appena mi stacco dall'abbraccio.
<Hey stai tranquilla non c'era neanche bisogno che venissi, urlano tanto lì immagino che sia stato difficile ma grazie del pensiero> lo ringrazio di avermi capito e poi mi dirigo in classe.Vedo Zack entrare e sorridermi, un sorriso dolce ricambio a mia volta mentre mi sistemo nel mio banco singolo.
<Kylie Scott è desiderata nell'ufficio di Miss Allus> sento l'auto parlante chiamami per avvisarmi che è l'ora della psicologa, in realtà questa idea non mi entusiasma ma io non ho mai l'orario delle visite per dirigermi lì senza alcun problema.
Vedo la mia professoressa di chimica sorridermi, effettivamente mi sono ritrovata a parlare con lei molte volte è una donna da stimare veramente e la adoro, mi supporta davvero tanto.
Afferro le mie cose uscendo di classe.<Hey> la sua voce prima che io possa dirigermi verso l'ufficio mi ferma tra poco non mi cadono i libri di mano <Hey> dico girandomi verso di lui.
Non è cambiato tanto dall'ultima volta che l'ho visto cioè mesi fa poiché non gli ho mai dato attenzione a scuola.
Anzi i suoi occhi sono cambiati e il cappuccio che indossa li rende ancora più cupi.<Come va?> vorrei che non mi avesse chiesto quella domanda ma a quanto pare l'ha fatto <sto bene ma dovrei andare> mi ricordo che sono quasi in ritardo <Kylie io ho bisogno di parlarti> mi ferma con la sua voce delicata mentre la mia sento già che si sta trasformando in una voce spezzata.
Non dico nulla, non ne ho la forza.
Mi dirigo verso l'ufficio di Lydia ma il groppo che si è formato in me mi dice di fermarmi e scappare per poi liberare tutto il dolore che ho raggruppato in cinque minuti in un bellissimo e caloroso pianto.
La maniglia della porta si abbassa è lei che mi è venuta ad aprire con il solito sorriso finto in faccia.
Entro senza dire nulla e mi siedo nelle sedie che penso siano l'unica cosa che mi convincano a stare in questa stanza dato la loro sofficità.<Di cosa parliamo?> mi invita a parlare con lei quando sa perfettamente che non le do parola.
<Hai fatto nuove amicizie?> continua ancora ma il mio sguardo si sposta per tutto l'ufficio guardandolo per bene.
Ad un tratto la vedo alzarsi prendendo il telefono, l'ansia si sta mischiando al sangue così che possa passare attraverso il mio corpo.
<Cosa sta facendo?>
<Chiamo tua mamma> la guardo male
<La chiami pure> dico uscendo da quella stanza, io non so perché sono qui.Io non so come abbia fatto ad arrivare ed essere così.
Okay soffrivo di attacchi di panico anche prima ma non così, non sono stupida mentalmente.
Inizio a camminare verso l'uscita, la mia ansia più mischiata al suono assordante della campanella e alle mie lacrime mi sta facendo uscire fuori di testa.
Continua a camminare, non reggeró ancora per poco me stessa ho bisogno di andare via subito.<Kylie che succede?> è mia mamma che mi apre la porta di casa, ma non le parlo mi butto solo tra le sue braccia sperando che si trasformino nelle sue di braccia...mi manca e non posso negarlo.
<C'è mamma con te> continua a sussurrarmi accarezzandomi mentre cerca di farmi smettere di tremare.**
Mi sveglio di soprassalto, sono confusa.
Mi guardo intorno almeno sono a casa mia, è come se fossi tornata da una festa dove mi ero totalmente ubriacata e abbia dimenticato tutto.
Mi faccio una doccia veloce e dopo aver messo una maglietta e un pantaloncino ancora con i capelli umidi mi dirigo al piano inferiore.Al tavolo del salotto vedo loro.
Chi loro? mia mamma, Nate, la madre di Vinnie nonché Maria, Joanne, Faith, Reggie, mio papà ma soprattutto Vinnie.
Non appena lo vedo mi si illuminano gli occhi li sento.
<Kylie tesoro> è mio papà a notarmi per primo e velocemente si alza abbracciandomi, ma i miei occhi non si staccano dai suoi.<Papà> la mia voce debole è come se avesse fermato tutte le altre, <Kylie vieni qui> Nate mi sorride facendomi segno di sedermi affianco a lui.
<Scusatemi ma io avrei da fare la->
<No ho disdetto tutto> mia mamma mi interrompe, sto chiaramente parlando delle visite <Perché? Perché l'hai fatto?> quasi mi arrabbio, era l'unico posto in cui nonostante non mi sfogassi mi sentivo bene stranamente.
<Non ne hai bisogno> è quello che mi manda in tilt.Non parlo me ne salgo velocemente in stanza mia, mi hanno levato anche questo.
Va bene, non mi piaceva per niente l'idea perché comunque rimane sempre un psicologo ma comunque mi staccava un pó dal mondo ed era quasi un rifugio anzi si stava trasformando in un rifugio dopo aver perso quello che lo era diventato ma si è trasformato in altro.
<Posso?> è lui.Annuisco lievemente mentre sono seduta sul pavimento al lato del letto che dà sulla finestra.
Si avvicina a me anzi si siede affianco a me dopo avergli fatto un pó di spazio.
Un silenzio prende il controllo di questa compagnia, sono spenta, sono spaesata anzi sono persa.
Mi sento tremendamente stupida a sentirmi in questo modo.____________________________________
▪️ciao ragazzi/ragazze come va? spero bene scusatemi l'orario e il tempo ma sinceramente ho avuto difficoltà a scrivere questo capitolo.
Per favore datemi consigli su cosa scrivere prossimamente, li accetterei davvero felicemente!🤍-fvckbennii
6febbraio 2021
1058 words
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«𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗶 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲»
Fiksi PenggemarKylie una ragazza che si sente oppressa dal mondo, da mille paranoie e problemi non solo a livello di apertura con il mondo ma anche famigliari conosce un ragazzo di nome Vinnie anche lui molto simile a lei ma non in tutto ed è proprio così che stra...