thirteenth chapter

2.2K 60 15
                                    

<Kylie per favore per una volta possiamo andare d'accordo e puoi venire? è la serata più importante di sempre per me> mia mamma quasi mi supplica, un pó mi fa pena.
Mi alzo sospirando a dandomene verso l'armadio, ora dovrò affrontare una mia paura, dopo tanto tempo.
<Ti ho comprato questo> mi poggia sul letto un tubino nero con delle spalline neanche il tempo di obbiettare sul fatto che non l'avrei mai indossato che già è scomparsa.
Ho problemi con il mio fisico e indossare una cosa attillati mentre già mi trovo in un luogo che mi provoca ansia me ne provoca ancora di più di tensione.

Passano cinque minuti da quando quel tubino non si è mosso dal mio letto e c'è qualcosa che mi spinge a provarlo, sbuffo e lo indosso ma proprio in quel momento in cui mi trovo davanti allo specchio a guardare come mi calza perfettamente il tubino che entra Joanne sconvolta.
<Sei una bomba> dice sorridendomi
<Oh l'ho solo provato, non avrò mai il coraggio di indossarlo è troppo attillato> la mia sincerità si fa avanti.
<Allora indossa una giacca larga o qualcosa che ti possa far sentire a tuo agio nonostante ciò che indossi non sia completamente il tuo stile, ti sta davvero bene è un'occasione persa non indossarlo> mi suggerisce Joanne per poi raggiungere mia mamma che ha l'ansia a mille stasera.
In effetti non posso darle torto, afferro la mia giacca di pelle over-size che indossandola noto che è più lunga del tubino, è gialla, blu e rossa è molto bella me l'ha regalata mio papà proviene da un negozio canadese famoso lì ma che al momento non ricordo il nome, afferro il cappellino nero di lana il mio tocco di classe a tutti gli effetti e metto le converse alte rigorosamente nere, in effetti ora mi sento più a mio agio.

Sorrido al riflesso di me stessa sullo specchio e dopo aver afferrato il telefono scendo le scale, da quel che ho capito sarà Joanne ad accompagnarci in questo ristorante.
Non appena scendo è proprio la donna che mi ha dato un consiglio davvero utile stranamente a sorridermi e a catena anche mia mamma mentre Faith se ne sta sdraiata sul divano per i cavoli suoi.

<Eccoli!> esulta mia mamma non appena vede la persona con cui avremo questa famosa cena e mi afferra la mano trascinandomi con lei, ma non appena vedo chi si trova seduto con quel uomo i miei occhi, il mio cuore anzi io mi spezzo.
Quel uomo subito si avvicina a mia mamma salutandola con un bacio sulle labbra...e papà?
<Oh scusami io sono Nate, Nate Hacker e loro sono i miei figli Reggie e Vincent ma preferisce essere chiamato-> <Vinnie> interrompo senza accorgermene quel signore che prima ha baciato mia mamma  <oh vedo che vi conoscete già>.

<Kylie> è Reggie a parlare, Vinnie invece è impegnato a mantenere la mascella serrata guardando con uno sguardo di fuoco mia madre e suo padre, mi siedo affianco a Reggie e mia mamma oh almeno è l'unico posto libero, la mia ansia ormai neanche si è manifestata penso sia la rabbia quella che oggi potrebbe prendere il sopravvento.
Il telefono mi squilla e guarda caso è mio papà, <scusatemi> dico alzando I e uscendo da quel posto.

<Hey tesoro come va?> domanda subito mio padre non appena rispondo <tutto bene te?> mento nonostante ora abbia un groppo in gola.
<Kylie io vorrei parlarti di una cosa piuttosto seria riguarda me e tua madre> mi annuncia con voce spezzata.
<L'ultima volta che è venuta in Canada è venuta per firmare dei documenti, i documenti per il divorzio> la sua voce trema, scommetterei che ora stia piangendo, automaticamente i miei occhi si fanno lucidi.
<E perché me lo vieni a dire proprio ora? è passato più di un mese> quasi grido piangendo <Kylie per favore non fare così, sai che per me è difficile>.
<Ma dovevate avvisarmi prima! magari vi avrei capiti ma ora davvero mi fate schifo sia tu che lei, neanche mi avete consultato, sono vostra figlia> stacco la chiamata, ormai sto piangendo mi guardo nel riflesso del telefono fortunatamente non sono una tipa che trucca proprio perciò non ho il trucco colato.

<Tesoro dobbiamo ordinare> mia mamma mi raggiunge <che è successo?> cerca di avvicinarsi a me ma indietreggio <Vi siete separati> dico con voce tremolante, non sono una ragazza che ama farsi vedere mentre piange ma non già non ho avuto di base la mia famiglia affianco e ora si è invece sgretolata del tutto.
<Non ne sapevi nulla? lui te lo aveva già dovuto dire>.
<perché dirmelo tu che viviamo insieme? e poi già lo hai rimpiazzato con il padre di un mio amico!>.
<Quale è il tuo problema se l'ho rimpiazzato? dovresti essere felice che io sia felice! e ancora meglio se è tuo amico no?Almeno andrete d'accordo senza che tu faccia una delle tue solite scenate da ragazzina problematica> mi urla in faccia piena di rabbia <Ora entra dentro chiedi scusa e accetti l'uomo che amo>.

Mi asciugo le lacrime nonostante sappia perfettamente che io sia rossa in faccia, non appena arrivate al tavolo mia mamma si siede <Tu sapevi tutto?> dico ancora ferma davanti alla sedia verso di Vinnie che mi guarda tristemente <Mi hai mentito anche tu> ormai neanche riesco più a piangere dalla delusione, rabbia da tutto.
Neanche mi guarda più <Scusatemi ma io dovrei andare> dico scappandomene via.
Il mondo mi è crollato addosso letteralmente, non avere più quello che avevo nonostante magari non fosse come volevo, mi sta distruggendo, vedere lì Vinnie mi ha fatto male non vorrei mai essere la sua sorellastra o semplicemente non ci riuscirei a 

trattarlo solo come un fratello.

<Kylie non potevo dirtelo> Vinnie mi raggiunge all'uscita, questo ristorante è a tre piani e noi eravamo al secondo c'è ne vuole di tempo per uscire.
Non appena lo vedo mi fiondo tra le sue braccia come quel giorno allo skate park e il bello che pensavo che il peggio fosse quello ma a quanto pare non mi sarei mai immaginata tutto ciò.

Mi alza la testa che tiene tra le sue mani calde mentre il mio viso è rosso, è bagnato a causa delle lacrime scese come cascate infinite che non si sarebbero mai spente ma una cosa si è spenta: me stessa.
Mi avvicina più di quanto già potessimo esserlo.

Le sue labbra si poggiano sulle mie e un bacio si forma.
Un bacio quasi solo per necessità come se ne avessimo bisogno entrambi, per staccarci anche solo per qualche secondo o minuto da questo mondo che ci dona delusioni in continuazione nonostante noi magari cerchiamo di renderlo migliore in quel poco che possiamo.
____________________________________
▪️ciao ragazzi/ragazze ecco a voi un nuovo capitolo.
So che è presto ma sto aggiornando prima di andare a scuola e siccome molti hanno la dad magari potreste leggerlo.
spero vi piaccia! è stato un bel colpo di scena eh!
ve lo aspettavate? fatemi sapere chi fosse secondo voi!

-fvckbenni🦋
-26 gennaio 2021
-1185 words

«𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗶 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora