forty-third chapter

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VINNIE'S POV
Sbuffo sistemandomi i capelli davanti gli occhi, sono davvero stanco ma è proprio questa stanchezza che non mi permette di dormire.
Le accarezzo il viso così angelico così come lei anche se a primo impatto non lo sembra.

La notte.
Non so effettivamente se ne sono innamorato della notte o meno mi rende più complicato di quanto già lo sia.
Mi rende la persona che sono ma che in realtà, semplicemente, non voglio essere.

A volte ci si perde la speranza.
È proprio per questo che non riesco più a gestirmi.
Non ho una costante voglia e un costante appoggio per cui resistere ancora.
Non voglio deludere Kylie più di quanto già lei venga delusa dagli altri.

Non voglio darle una di quelle grandi delusioni magari d'amore.
So cosa si prova è questo quello che mi lascia un po' in bilico.
Solo che so già cosa fare ne ho parlato con Jordan mi sembrava giusto chiedere al suo migliore amico prima che io possa fare un passo falso ma è da lì che si è creata la strada piena di fosse in cui cadere.

Il telefono di Kylie vibra dalle tante notifiche mentre lei è qui, tra le mie braccia, che dorme facendosi coccolare da me.
Afferro il telefono magari lo spengo così che non disturbi. <Jordan> leggo a bassa voce seduto sul letto dopo aver spostato cautamente Kylie da sopra me.

Mi alzo dal letto controllando che in effetti è davvero tardi per chiamare a questa ora così rispondo andandomene in cucina per non fare troppe chiacchiere nel corridoio.
Cosa mai può succedere?

<Kylie cazzo ti sto chiamando da ore!> la sua voce così squillante mi dissesta preferivo, decisamente, il silenzio di prima.
<Sta dormendo> trattengo il respiro cercando di restare calmo cosa che sinceramente da parte sua non noto completamente.

<Vinnie che cazzo ci fai con il suo telefono in mano> mi ringhia contro.
<Per te non sono più Vinnie>
<Io non ho chiesto di te ma bensì della mia migliore amica> contro ribatte.
<Io ti ho già detto che la tua migliore amica sta dormendo> sento che sta cercando di trattenersi dalla rabbia, non mi ricordavo che non sapesse controllarsi.
Infondo lui era quello che mi diceva che dovevo stare al mio posto e di controllarla mia rabbia che era ben evidente in qualsiasi situazione servisse.

<Vinnie ti avevo detto di starle alla larga, perché ora è con te e sicuramente a casa tua?>
<La puoi smettere di dirmi cosa fare e cosa non? Jordan ti ricordo che siamo "fratellastri" o come vuoi chiamarlo> la velocità con cui pronuncio queste esatte parole spaventa anche me stesso, ma è vero, non ne posso più.

Non ne posso più di tutto.
Non ne posso più di ricevere ordini.
Non ne posso più di essere bloccato.

<Almeno ci sei arrivato, siete fratellastri quello che vuoi tu lo tieni per te, ti ho già detto tutto>

La chiamata finisce così.
Io con il suo telefono in mano, nella cucina di casa mia con lei appisolata nel mio letto mentre io vado di matto.

Per cosa? o meglio ancora per chi?
Per lei.
Per lei che ormai nei pensieri non mi da' una tregua.

Non sono mai stato così e non lo sarò mai.
Come? semplicemente pazzo.

<guarda quanto mi sono innamorato> sospiro tra me e me.

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▪️hey ragazz*...
Questo capitolo mi fa venire le lacrime agli occhi quasi, forse(non so se riuscite a percepire quel che percepisco io), il tono la malinconia se così si può definire con cui Vinnie riflette un po' mi spiazza.
Il fatto che le cose non siano come è lui realmente, che lui è un personaggio anche nella vita reale questo mi piace di lui.
E la sua costante "lotta" contro sé stesso e ciò che è successo/succede/succederà.

Spero di aver trasmesso qualcosa e che vi sia piaciuto il capitolo.
Accetto consigli, veramente, da tutti e di tutti i tipi.

Grazie del supporto< 3

-fvckbennii
9aprile 2021
-670 words

«𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗶 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora