forty-first chapter

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"I rapporti umani sono delle emozioni, dei sentimenti che noi cerchiamo in un'altra persona.
Quella persona può essere un membro della famiglia così come un nostro caro amico o semplicemente un ragazzo o una ragazza a cui siamo particolarmente legati.
Internet dice molte cose riguardo ciò ma se devo dirlo a parole mie direi che i rapporti umani non sono solo un bisogno dell'uomo per avere un contatto umano/fisico con il mondo, cosa tra l'altro ben diversa, ma è quando riesci a trovare quella persona.
Quella persona con cui non riesci a pensare cosa potrebbe succedere dopo ma semplicemente vivi il momento.
È tutto ciò che noi basiamo sul momento"

<Kylie> bussano alla mia porta
<Ti ho preparato la merenda> dice mia mamma entrando con un vassoio in mano, chiudo il computer dove, tramite un compito, mi stavo un po' sfogando.
<Grazie> le sussurro per poi sorriderle <Questa sera esco con Nate, non penso tu te la senta a venire vero?> mentre si siede nel letto porgendomi il vassoio inizia a parlarmi, in questi giorni dove sono rimasta in casa e mia mamma lavorava ho parlato un po' con Nate ma ciò non significa che mi piace.
Con mio papà non ci sentiamo da un po', precisamente dalla nostra ultima chiamata e ne è passato di tempo.

<Non mi va> le dico cautamente, piano piano avvicina la sua mano a mio viso spostandomi i capelli indietro e accarezzandomi <Se hai bisogno di qualsiasi cosa chiamami> mi lascia un bacio in fronte per poi uscire dalla stanza.

Sembra strano però da quando dice che si è innamorata di Nate, è come se lei si fosse presa tempo.
Per cosa? Per me.

Sbuffo aprendo il computer e mettendo Netflix come sottofondo mentre mangio la frutta.
Devo mangiare "proteine" o "vitamine" o qualunque cosa che la frutta mi dia mangiandola.

***

<Tesoro noi stiamo uscendo!> entra mia mamma in camera, wow.
<Sei bellissima mamma> mi alzo dal letto abbracciandola <Lo pensi davvero?> chiede ancora incerta.
Mia mamma nonché Alicia Gracia è sempre stata una donna considerata con un carattere forte, che non si fa mettere i piedi in testa da letteralmente nessuno neanche l'amore della sua vita.
Ma come ho già detto precedentemente mi sembra ché con Nate stia cambiando.
Mostrando così la sua parte più sensibile.

<Si>annuisco.
<Buona Serata!> dico chiudendo la porta d'entrata per poi raggiungere la cucina per cercare qualcosa che potessi cucinare per non sembrare una che non si nutrice o che lo faccia solo di aria.

Sbuffo quando il campanello suona, sicuramente sarà mamma che si sarà scordata la borsetta anche se mi sembra di avergliela vista tra le mani.
Vado verso la porta aprendola molto irritata, stavo ordinando il sushi.
Nessuno mi interrompe mentre ordino anche perché è importante non sbagliare.
Forse semplicemente è che sono spaventata che non sia mia mamma visto di essere certa di averle visto la borsetta con sé e essendo una donna fin troppo precisa.

<Hey> rimango imbambolata davanti alla porta.
Non me l'aspettavo.
Non riesco a muovere neanche un muscolo facciale che possa esprimere anche solo un emozione sbagliata o meno.

L'unica cosa che riesco a muovere sono gli occhi e così lo guardo per bene.
Ha ancora il borsone sulle spalle, sicuramente sarà stato di più a scuola a causa degli allenamenti e poi la giacca del capitano di basket...-
No.
Aspetta.
<Sei...Capitano?> dico quasi stupita non appena realizzo che giacca indossa mentre lui con gli occhi lucidi annuisce.
<Oh mio dio Vinnie!> gli salto addosso abbracciandolo.

Da quando lui non ha accettato la proposta, della Georgetown University a Washington, mi sono sempre sentita la causa del suo sguardo perso visto che aveva smesso di giocare a basket.
<Ti sta così bene>dico staccandomi dalle sue braccia per guardarlo meglio.
<Sei la prima ché sa che sono appena diventato capitano> un sorriso, mentre le mie guance si colorano, si forma sulle mie labbra.

<Provala> si leva la giacca passandomela e facendomela indossare <È un po' grande> dico ormai sicuramente con le guance al massimo del colore rosso.
<Sei stupenda> mi sussurra lasciandomi un bacio sulla fronte.
<Ti volevo chiedere se ti andasse di venire con me per dirlo a mia mamma> il suo imbarazzo nel chiedermelo un po' mi spiazza.

Vinnie non è un tipo che si imbarazza anzi è l'esatto opposto ma soprattutto in queste cose.
<certo, andiamo> il suo sorriso sul suo volto sembra quasi quello di un bambino a cui hai appena comprato ciò che desiderava da tempo.
Afferro le chiavi con il telefono nel mobiletto dietro la porta per poi afferrare la mano del ragazzo di cui ormai ne sono certa, ne sono pazza.

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▪️ciao ragazz* come state?
Cosa ne pensate di questo capitolo? E dei sentimenti ormai espressi senza alcun dubbio della protagonista?
Per qualsiasi cosa, soprattutto se avete consigli, scrivete nella chat privata di Wattpad o semplicemente su instagram ( fvckbennii ).

Il prossimo capitolo penso proprio che sarà fatto sul punto di vista di vinnie...Vi piacerebbe leggerlo?

Tra l'altro piccola precisazione per la parte iniziale: sono parole mie.
Basate esclusivamente sulla storia.
So per certo che non è quello il vero significato della parola "rapporto umano" sono parole,con un peso, ma tutte basate sulle emozioni della protagonista e in base a ciò che è successo e ciò che magari potrebbe succedere.

fvckbennii🤠
2aprile2021
900 words.

«𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗶 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora