fourteenth chapter

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VINNIE'S POV
<Com'è andata?> domanda mia mamma mentre sbuffo scendendo le scale.
I miei hanno litigato e praticamente si sono separati e mio padre ha ben già deciso di trovarsi una compagna e come ogni ex moglie, mia mamma non fa altro che chiedermi tutto, quando è Reggie a stare sempre dalla parte di papà e sempre con lui.
Anche perché io con "papà" non ho mai avuto un rapporto chissà quanto bello mentre mia mamma, lei è troppo fragile e ha bisogno di me e di un rapporto stabile con me perciò molte volte saltavo i mega festoni a cui adolescente non mancava e stavo con lei tutta la sera.
<Bene> mento, in realtà sono stato costretto ad andarci ieri e la sorpresa non è stata neanche gradita più di quanto già non lo fosse in precedenza.
La madre di Kylie è la nuova compagna di "mio padre", non poteva andare peggio direi.

Kylie è una ragazza con me a scuola, conosce il mio gruppo e dal primo giorno che Troy mi quasi riproverò perché non le prestavo attenzione mi ha attirato.
Ma ho paura, penso che andrà a finire come le solite storie schifose ma io non voglio finirci ma il fatto è come se lei fosse una calamita per me e quasi come se lei potesse comprendermi e come se fosse un supporto.
Ma non può essere il mio supporto "nessuno c'è per nessuno" le parole di mio zio mi rimbombano in testa, poi lei ha troppi problemi le si vede dallo sguardo da come cerca aiuto senza cercarlo.

<A chi pensi?> mia mamma si siede di fronte a me mentre faccio colazione, mi riprendo dal mio stato di trans. <Nulla di importante> rispondo semplicemente.
<Vinnie sei strano in questi giorni che ti sta succedendo?>
<Ho detto nulla di importante, me la so cavare non ho bisogno di aiuto, davvero> rispondo nuovamente salendomene in stanza per poi vestirmi per andare a scuola.

<Eccolo!> sento gridare da un gruppo di ragazzine ma neanche le degno di uno sguardo come al solito che cerco di entrare subito in classe.

<Vincent Hacker è desiderato nell'ufficio del proprio coach> sento dire dall'auto parlante presente in classe a metà della seconda ora di lezione, sbuffo e afferro le mie cose andando verso l'ufficio del coach.
Di solito non chiama nessuno è un tipo strambo ma simpatico infondo infondo e poi spero in parte che sia quel che penso io.

<Hey vinnie accomodati> il professore mi fa segno di sedermi nelle sedie che si trovano rispettivamente di fronte alla sua scrivania, così faccio ma solo una cosa mi chiedo : da quando mi chiama Vinnie? quando ha iniziato a farlo? e poi ha un'aria troppo allegra o almeno più del solito.

<Allora che ne pensi?> faccio un mezzo sorriso falso, non so cosa rispondere davvero <Ho bisogno di pensarci coach> cerco di recuperare tempo per pensare davvero bene a ciò che mi ha appena comunicato.
Penso che io sia stato qui almeno un'ora e mezza poiché si fermava ogni cinque minuti dal parlare per quasi sclerare con sé stesso.
<Va bene ma fa in fretta non è da tutti i giorni ricevere un opportunità così Hacker! lei è un caso speciale e il preside ma anche la sua famiglia ne andrebbe fiero! ovviamente dopo di me> esulta, mentre io cerco di scappare da quell'ufficio del matto coach, certo la mia famiglia quella ormai andata in fumo sarà orgogliosa di me...penso tra me e me a causa della situazione non troppo bella in casa.
Era ciò che volevo nonché la proposta per la Georgetown University nonché un'università privata a Washington ma è a Washington e io sono a Los Angeles e i miei si sono separati e non potrei mai nella vita accettare questa proposta quando mi ritrovo circondato dal caos totale.
Afferro il biglietto da "visita" dell'Università ed esco da quel ufficio per andare a continuare le lezioni, ho già ovviamente una vaga idea di cosa rispondere.

Sto uscendo da scuola, le lezioni sono volate praticamente ma solo a causa di quel stupido biglietto da visita di quella stupida università.
E non ho fatto altro che stare lontano dalla specie di gruppetto di cui dico di far parte, ma in effetti non mi piace essere suddiviso.
Salgo in macchina e ignorando davvero tutto inizio a fare strada per casa.

<Sorpresa!> mia mamma si fa trovare a casa, è un infermiera e proprio ora dovrebbe essere in  ospedale.
<Hey ma perché sei qui?> domando abbracciandola <ti ho visto giù di morale è ho preso due turni per mangiare insieme> sospiro.
<Così però dovrai fare i turni extra cazzo mamma sai che non c'è bisogno> le mie mani si posizionano tra i capelli che tiro per scaricare la rabbia.
Giuro apprezzo ciò ma oggi tralasciando che non è giorno,non me la sento di  farle avere problemi con il lavoro.
<Vinnie non fare così->
<Stai scherzando vero? mamma io lo apprezzo davvero ma non puoi prenderti dei turni per me e queste cazzate> dico buttando lo zaino a terra.

<Vinnie perché fai così?Sei mio figlio, sei importante per me>abbasso lo sguardo interrompendo il contatto visivo, sta esplodendo qualcosa in me.
<Vinnie guardami>
Alzo lo sguardo verso di lei che mi abbraccia ma il telefono squilla come sempre chi poteva essere se non il lavoro di mia mamma? ed è così che se ne va e per l'ennesima volta mangio da solo e passo un pomeriggio a pensare sfortunatamente.

<Hey> sono le dieci di sera quando davanti alla porta di casa mi ritrovo Kylie in preda al panico.
L'abbraccio cercando di calmarla.
<Che succede?> la faccio entrare facendola sedere sul divano, sento le mie forze calare tutte in una volta ma cerco di restare ancora vivo.
<Ho litigato con i miei e Faith, non vado bene per nessuno! Perché? Perché sono così?Io te lo giuro provo ad essere quella che tutti vorrebbero ad essere la ragazza che ama ed è amata da tutti ma-> mi siedo affianco a lei abbracciandola e per poi farla sdraiare affianco a me sul divano cercando di farle mantenere la calma e calmare quel attacco di panico che so scatena in lei ogni volta che succede qualcosa troppo pensate da reggere.

L'accarezzo piano piano senza dire nulla, senza fiatare ed è così che la vedo abbracciarmi di più ed addormentarsi piano piano, forse solo per staccare la spina dal mondo.
Delle lacrime percorrono il mio viso, le sue parole mi sono davvero simili nel mio di caso.
Mi sento così...così imperfetto per questa vita è proprio per ciò che me ne voglio mandare in un'altra scuola facendo in modo che i miei genitori e mio fratello non possano venire con me.

Asciugo le lacrime, di solito non cedo mai ma so che prima o poi scoppierò e finirà peggio di così.
<Non accetterò> sospiro tra me e me riferendomi evidentemente all'università tanto sognata ma resterà solo un sogno.
È così che mi addormento abbracciando la ragazza che mi sta cambiando un pensiero fisso, una visione del mondo e con il pensiero che il mio sogno resterà solo un vero e proprio sogno che non so realizzerà mai.

Non sono pronto ancora ad affrontare il tutto.

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▪️hey ragazzi/ragazze come va? spero bene.
Ho deciso di fare un capitolo dal punto di vista di Vinnie ma ancora non sarà finita qui! anche perché ora un'altro imprevisto ha preso parte stavolta nella vita di Vinnie ma chissà se ti scatenerà anche nella vita kyle! che ne pensate di questo capitolo?.
Devo dire che mi è piaciuto davvero tanto scriverlo e immedesimarmi in Vinnie perché infondo penso che come l'ho costruito all'interno di questa storia sia molto simile a me, alla mia visione del mondo e ai sentimenti che costantemente provo.
grazie del supporto...

-fvckbenni🦋
-27gennaio 2021
-1312 words

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