HANJI'S POV
*dopo che Levi è andato via*
Dio, ma è possibile che non riesco mai a dimostrare che tutto quello che dico a Levi sia per fargli del bene?
Sono una psicologa del resto no?
Dovrei riuscire a capire qual è il problema delle persone.
Ma a quanto pare faccio tutto tranne che capire come si sentono realmente quelle persone.
Poi Levi è così diverso dagli altri.
A volte riesco a malapena a farmi parlare da lui seriamente.
Quando iniziamo a parlare di cose serie svia sempre il discorso e io per quanto ci provi ad essere dura con lui alla fine mi ritrovo per comportarmi allo stesso modo.
E lui si arrabbia.
AHHH, sono stanca.
Ma in quel momento mi viene un'idea.
Prendo il telefono che avevo messo sul tavolo della cucina e chiamo Erwin.
"Oi Erwin posso chiederti un favore?"
"Mh si, dimmi"
"Potresti andare a Central Park da Levi?"
"Nel nostro posto?"
Sospiro.
"Si nel nostro posto"
"Come fai a sapere che è lì? Levi non dice mai dove va"
"Ha detto che aveva bisogno di pensare, ho collegato le due cose"
"Capito"
"Allora ci andrai?"
"Mhmh, fammi finire di portare alcuni documenti su alcuni pazienti e ci sono"
"Dio grazie, non saprei cosa farei senza di te"
"Mhmh sì certo, ci vediamo domani Hanji"
"A domani Erwin"
Chiudo la chiamata un po' più felice.
Almeno adesso so che Erwin in qualche modo riuscirà a far ragionare Levi.
Lui ha sempre usato le parole in modo molto più efficace di me.
In quel momento riaffiora alla mia mente un piccolo ricordo.
"Dovesti smetterla di essere così ridicolo e ribellarti"
"Tch, idiota non vedi che ci sto già provando?"
"Ragazzi basta dai"
"Hanji rimanine fuori"
"E quindi cos'hai intenzione di fare, rimanere dietro le spalle di Hanji fino a quando crescerete?"
"Idiota non la metto mai in mezzo a situazioni del genere, dovresti averlo notato"
"Dio, sei patetico quando fai così"
"PATETICO? COSA DOVREI FARE SENTIAMO" gli disse Levi con ormai tutti i nervi a fior di pelle.
"Dovresti dimostrare chi sei, dio usa quella forza che ti ritrovi per importi, non lasciarla in disparte"
"Sì certo, come se fosse facile"
...
Vengo destata dai miei pensieri quando sento dei passi sulle scale.
Giro leggermente la testa e poi noto Eren.
"Oh Eren"
"Ehi Hanji"
"Volevi dirmi qualcosa?"
"Mh, ehm, come dire, mh, si, vorrei scusarmi per come sono sparito in queste settimane"
"Oh beh tranquillo, l'unico con cui dovresti scusarti davvero è Levi, era molto in pensiero di te"
Prendo la bottiglia d'acqua e me ne verso nel bicchiere per poi berlo.
"Oh, mh, era davvero così preoccupato?"
"Perché non lo chiedi a lui?"
"Non si risponde a una domanda con un'altra domanda daii"
"Ti avevo già risposto quindi non ha avuto senso la tua domanda"
"Non essere così antipatica dai"
"EHII io non sono antipatica"
"Quando fai così si" gira la testa e incrocia le braccia al petto come ad indicare che si fosse indispettito.
"Ma mi comporto sempre così"
"E invece no"
"E va bene, si, si è preoccupato molto, ma dovresti chiederlo a lui non a me"
"E dai sai che lui non mi direbbe nulla"
"Eren..."
"Ok ok non chiedo più nulla"
"Non intendo questo, solo che, mh, Levi è abbastanza complicata come persona"
"Mh per quel poco di «sedute» che abbiamo fatto lui è sempre stato molto vago su numerosi argomenti"
"Mh, quindi neanche con te parla"
"Già, anche perché ho sempre avuto paura di dargli fastidio"
"Fastidio, per cosa avrebbe dovuto provarlo?"
"Essere insistente, io odio quando lo sono con me, pensavo lui reagisse allo stesso modo"
"Mh si, hai ragione a volte si infastidisce per diversi motivi ma con te non so, è diverso"
"Mh, capito proverò ad essere più insistente a volte, magari così si infastidisce ma almeno riesco ad estrapolare qualcosa"
Finisco di e avvicino a lui.
"Ma a te come va? Non ci siamo visti per un po' di tempo e le sedute non ci sono state di conseguenza"
"Mh, si mi dispiace, a me va tutto bene adesso, ho solo avuto un battibecco con mia sorella ma del resto è tutto ok"
"Oh e vorresti parlarmene?"
"Non saprei, mh, è difficile da dire, mia sorella tende a nascondere le emozioni e non mi dice mai nulla"
"Oh, mh, e perché ti da così tanto fastidio"
"Sono suo fratello, l'unico che per lei c'è sempre stato, sono pronto anche a prendermi tutta la merda che ha da dirmi ma non sopporto il fatto che lei si tenga tutto dentro"
"Mh capisco, e glielo hai detto?"
"Mh ho provato a spiegarle che se si chiude in se stessa io non posso aiutarla"
"Beh ma forse non vuole essere aiutata non ci hai pensato?"
"Si ci ho pensato"
"E cosa hai dedotto?"
"Quello che hai detto tu, ma vorrei provasse ad aprirsi"
"Beh lo farà, ci tiene a te e credo non si confidi perché non vuole essere un peso"
"Si, lo so"
"Beh ci sarebbe un problema se non lo sapessi"
Rimaniamo per un po' in silenzio finché Eren non rompe il giacchio.
"Tu oggi hai da fare?"
"Mh no, ho il pomeriggio libero"
"Allora possiamo passare la giornata insieme no? Così recuperiamo tutte le chiacchierate che ci siamo persi"
"Sì certo" gli sorrido dolcemente.
Passiamo tutto il giorno insieme però poi a cena la preoccupazione per Levi inizia a farsi sentire.
Non si fa sentire da oggi pomeriggio.
Mi aveva detto di non aspettarlo per cena ma speravo cambiasse idea.
Anche se molto spesso non lo fa.
Spero solo non si sia cacciato nei guai.
spazio autrice
20 anni per scrivere questo capitolo. Ogni volta mi prefisso degli obbiettivi ma alla fine finisce che non faccio mai nulla🥲. Nel dubbio beccatevi questo capitolo che non mi convince più di tanto anche perché più in là farò la revisione della storia e cambierò molte cose come ad esempio i tempi verbali. Detto questo io torno nel mio buco a mangiare, studiare, scrivere e "dormire". Alla prossima👋🏻👋🏻.

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NE HO BISOGNO // Ereri
Художественная проза"Ogni persona in tutta la Terra ha bisogno di qualcosa. Chi dell'amore chi del dolore. Il titolo di questa storia «NE HO BISOGNO» intende il bisogno di soffocare il dolore psicologico con quello fisico. Tagliarsi porta ad avere dolore fisico dimenti...