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EREN'S POV
Sveglia del cazzo.

Mi svegliava ogni giorno anche se io non volevo.

Avevo capito che era il suo lavoro però che due coglioni.

Mi alzai dal letto e andai a prepararmi.

Vivevo ancora con la mia famiglia o almeno quello che rimaneva della mia famiglia.

Mikasa aveva insistito affinché io rimanessi qui con lei a farle compagnia dopo la morte dei nostri genitori quindi non potevo lasciarla sola.

Anche se non l'aveva mai dimostrato era quella che aveva sofferto di più quindi avevo intenzione di rimanerle accanto.

Sono suo fratello.

Mentre scendevo le scale la vidi intenta a preparare la colazione.

"Ehi buongiorno Eren, dormito bene?"

"Mh come al solito, e la sveglia continua ad essere insopportabile"

"Vedrai che dopo un po' ti ci abituerai"

"Se lo dici tu. Ma tralasciando il discorso sulla merdosità della mia sveglia che stai cucinando di buono"

"Non provarci neanche ad avvicinarti prima di esserti lavato le mani quindi fila in bagno a farti una doccia e ne riparliamo"

"Tu e questa fissazione sulla pulizia"

"Non è fissazione semplicemente non vorrei che con la tua puzza di sudore mi uccidessi"

"Ah ah ah divertente"

"Visto?"

La lasciai cucinare e andai a lavarmi.

Lasciai che l'acqua bollente mi facesse passare il mal di testa causato dalla sveglia.

Mi chiedevo del perché Mikasa mi avesse obbligato a mettere la sveglia alle 07:30.

Lo stage che dovevo iniziare quel giorno era alle 09:30.

Un'ora per prepararmi mi bastava e avanzava.

Bah, valle a capire le donne.

Finii di lavarmi e andai in cucina dove c'era Mikasa intenta ad apparecchiare.

"Chi si rivede"

"Hai visto? Sono lucente come il pavimento"

"Signor lucente come il pavimento vieni a mangiare che si fredda"

"Mh pancake"

"Guarda che sorella magnifica che hai"

"Si proprio magnifica"

Era vero.

La adoravo più di quanto si potesse immaginare ma questo lei non doveva saperlo.

"Mangia va che dopo devo accompagnarti allo stage"

"Mhmh"

Finii di mangiare mi vestii e ci dirigemmo nel luogo dello stage.

A quanto avevo capito doveva essere nel centro città.

Come stage ne avrei fatto uno dove dovevi assistere un PM di polizia.

Ho sempre adorato il campo poliziesco, in più molti mi dicevano che quando volevo risultavo abbastanza serio quindi ho deciso di cimentarmi in quello stage.

Speravo solo di non incontrare dei palloni gonfiati perché se no veramente sarei andato a buttarmi da un burrone.

Arrivato salutai Mikasa e mi diressi all'entrata.

NE HO BISOGNO // EreriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora