Siamo durante la stessa giornata da 3 capitoli in cui sia Eren che Levi hanno passato a pensarsi a vicenda. Adesso per entrambi si concluderà e ne inizierà un'altra che cambierà qualcosa in entrambi. Buona lettura!
LEVI'S POV
Quella giornata piena di emozioni era finita.Con Hanji stavo veramente bene ed era difficile per me poter provare qualcosa di così dopo mesi che ero stato male.
Era colpa mia, alla fine, ma anche sua solo che continuavo a sentire la sua tremenda mancanza.
E potrà sembrare una continua ripetizione ma stavo veramente male.
Mentre in quel momento con lei avevo pensato per la prima volta che potessi ricominciare ad essere felice anche senza di lui.
Così mi misi nel letto e dopo un po' chiusi gli occhi sentendomi finalmente libero.
Durante la notte piansi.
Piansi a dirotto e forse iniziai anche a singhiozzare ma andava bene così.
Era riuscito a sfogare tutto quello che per 8 mesi, da quel giorno a quella parte, avevo tenuto dentro.
Hanji era rimasta sempre accanto a me mentre piangevo.
Mi aveva consolato come solo lei sapeva fare e mi aveva fatto ridere anche nelle lacrime.
Era tutto così bello.
Talmente tanto da addormentarmi con il viso segnato dalle lacrime ma con il sorriso stampato sulle labbra.
Il giorno dopo mi svegliai con un atroce mal di testa ma che mi faceva stare bene.
Lasciai Hanji nel letto addormentata e scesi di sotto a prepararle la colazione e farmi da mangiare.
Presi del pancarrè e ci spalmai il burro e la marmellata per poi mettere a riscaldare il latte e preparare il caffè.
Per me feci solo il mio solito tè.
Quel giorno entrambi avevamo da lavorare quindi era meglio se avessimo fatto una colazione abbastanza veloce senza un eccesso di cibo.
Finii di preparare il tutto e dopo aver finito di bere il mio tè, che avevo bevuto abbastanza velocemente per evitare che Hanji avesse il latte macchiato freddo, salii di sopra.
"Quattrocchi avanti svegliati, ti ho portato la colazione"
"Mhhh, che ore sono?"
"Sono le 8:41. Forza alle 09:30 entrambi dobbiamo andare a lavoro quindi mangia che io nel mentre vado a lavarmi"
"D'accordo"
La vidi alzarsi dal letto mettendosi seduta ed iniziando a mangiare il pancarrè così presi dei vestiti semplici quali una camicia ed un pantalone nero con la cintura del medesimo colore ed andai in doccia.
Entrai in doccia e lasciai che l'acqua bollente facesse passare i miei problemi che con la mattina si erano ripresentati ma ai quali riuscivo comunque a far fronte.
Finii di lavarmi e dopo essermi asciugato e rivestito tornai in camera notando Hanji con uno sguardo diverso.
"Ehi, che succede?"
"Oh, nulla nulla, stavo pensando ad un paio di cose e su come noi due siamo cambiati in questi mesi. Guardaci, facciamo pena entrambi. Tu stai così male per Eren ed io sto così perché sono troppo empatica e soffro per quello che succede ai miei pazienti"
"Ehi" Mi avvicinai a lei abbracciandola per le spalle e stampandole un bacio sulla fronte "grazie a te ora sto bene e sono finalmente felice. Per me non c'è bisogno di preoccuparsi. È andata bene e sono felice che tu pensi anche a me ma pensa al tuo lavoro ed a tutto quanto, adesso per me va bene"
"Mh spero che tu stia dicendo la verità"
"Ti pare che il piccolo Levi abbia mai detto qualcosa di falso?"
"Beh si, troppe volte"
"Bah in questo momento non sto mentendo quindi devi stare tranquilla per quanto riguarda me. Sul serio"
"Mi fido"
"Mhmh fai bene"
Mi staccai da lei e poi prima di alzarmi dal letto le stampai un piccolo e dolce bacio sulla guancia.
Era vero che stavo bene e che non doveva preoccuparsi.
Però sentivo comunque quella continua sensazione di angoscia ed avevo uno strano presentimento come se qualcosa stesse per succedere ed io non ne ero a conoscenza.
Presi le chiavi della macchina e dopo aver preso la borsa andai a lavoro dando così inizio alla mia giornata.
I miei pensieri quella mattina però non furono indirizzati ad Eren come era successo da 8 mesi a quella parte ma a quello che era il mio passato.
Ripensai a lei a Farlan e a quanto volessi rincontrarlo.
Sapevo che fosse ancora in un ospedale psichiatrico dato che aveva avuto dei problemi con il suicidio e quant'altro, di cui ancora mi davo la colpa, ma avevo paura che lui potesse fare qualcosa di cui si sarebbe pentito per sempre se mi avessero rivisto.
Era un ottimo uomo, perfetto in tutto e per tutto.
Ma solo per colpa mia era arrivato in quello stato e non potevo fare a meno di pensarci.
Sentivo tutto amplificato.
In quel momento quell'estremo bisogno di sfogare il mio dolore mentale con quello fisico ritornò.
Ma solo in un secondo momento mi ricordai di quello che era successo molti mesi addietro.
Avevo fatto una promessa.
Entrai nella struttura continuando a pensare a quel periodo.
"Lo farò per te...Eren, come ti avevo promesso"

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NE HO BISOGNO // Ereri
Ficción General"Ogni persona in tutta la Terra ha bisogno di qualcosa. Chi dell'amore chi del dolore. Il titolo di questa storia «NE HO BISOGNO» intende il bisogno di soffocare il dolore psicologico con quello fisico. Tagliarsi porta ad avere dolore fisico dimenti...