EREN'S POV
*prima che Eren tornasse a casa di Hanji e Levi*
Esco di casa senza neanche rivolgere la parola a Mikasa.
Oggi effettivamente non l'ho vista ma ormai non me ne importa molto.
Ho cercato di risolvere la situazione di tensione che c'era tra noi due ma evidentemente non c'è stato abbastanza impegno da parte di tutti e due.
AHHH sono stanco.
Esco dal palazzo e vado in centro.
È sempre così piena di gente che ho sempre la sensazione di perdermi.
Ma in quel momento riconosco Armin da lontano.
Così decido di andare incontro a lui
"Ehi Armin come va?"
"Oh ehi Eren, tutto bene a te?"
"Mh potrebbe andare meglio"
"Cosa è successo?"
"No nulla ho semplicemente litigato con Mikasa come al solito del testo"
"Mh effettivamente non mi ha chiamato ieri sera"
"Vi parlate da tanto?"
"Mh da quando abbiamo parlato l'ultima volta ma nulla di che, le chiedevo semplicemente come stava"
"E cosa ti diceva?"
"Che stava bene e che non dovevo preoccuparmi"
"E tu le credevi?"
"Neanche un po'"
In quel momento mi dispiaccio per lei.
Ha sempre avuto paura di dire come si sentiva.
Non ha mai voluto dire come stava proprio perché aveva paura di non essere compresa, di essere interpretata come se fosse una vittima, quando in realtà era tutto tranne quello.
"Quanto vorrei si aprisse un po' di più con noi, ci conosciamo da tutta la vita"
Sospiro.
È proprio quello il motivo per il quale ce l'ho con lei.
Non ha mai voluto aprirsi con me.
"Magari lo farà con il tempo"
"Non lo so, non so più cosa pensare ormai"
Lo vedo prendere il telefono e leggere un messaggio.
"Mh Eren io adesso devo andare, dimmi com'è andata a finire con Mikasa, e non sparire di nuovo mi raccomando"
"Si tranquillo non sparirò di nuovo"
Giro un po' per il centro per poi tornare a casa.
Quando apro la porta sento due voci, significa che Hanji sarà tornata a casa.
skip time
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"Credevi davvero di non farmi nessun effetto in accappatoio?"
"Non credevo nulla, mi sono semplicemente fatto una doccia e non credevo che saresti ritornato prima a casa ma a quanto pare mi sbagliavo, mentre di Quattrocchi non mi preoccupo"
Rimango per qualche minuto in silenzio.
Non ho capito bene neanche cosa sia successo.
Io che entro in casa e trovo Hanji e Levi parlare.
Levi in accappatoio.
Io che cerco di non far vedere la mia eccitazione a sapere che sotto all'accappatoio lui era nudo.
"Mh allora non ti bacio più, tanto non vuoi"
"Idiota non ho detto questo e di sicuro non lo intendevo"
"E allora cosa intendi?"
"Quello che ho detto, non volevo provocarti mi ero solo fatto la doccia"
"Mh allora va bene se faccio questo"
Gli bacio il collo lasciando qualche succhiotto.
In realtà non me ne ero neanche reso conto fino a quando non ho sentito Levi lamentarsi.
"Io adesso questo come lo copro?"
"Facile, non lo copri"
"Si e giro per tutto l'istituto con dei succhiotti al collo"
"Beh nessuno può dirti nulla su quello che succede nella tua via privata"
"Si ma sai com'è il nostro capo perché è anche il tuo di capo se te ne sei dimenticato"
Sbuffo.
"Non me ne sono dimenticato, ma come ti ho detto ho avuto da fare"
"Si me lo avevi detto, ma nel frattempo quell'idiota del nostro capo se l'è presa con me"
"Oh mi dispiace, ci parlerò io"
"No non mi importa nulla di lui tranquillo, solo avrei preferito che tu mi dicessi la verità e non continuassi a dirmi che avevi avuto da fare, tu mi avevi promesso di aiutarmi e sarebbe da egoisti non aiutarti a mia volta"
"Ma io ti ho detto la verità"
"So che non è così ma se non vuoi parlarne va bene"
"Ma io-"
"Non dire nulla, so che riguardo a questo stai mentendo"
Rimango in silenzio.
Possibile che tutti capiscano, ma proprio tutti che io mento?
AHHHH, che fastidio.
Decido di lasciar perdere e di non rispondergli ricominciando a baciargli il collo risalendo lungo il suo collo con la lingua.
Lo vedo arrossire leggermente sulle guance fino a quando porta le mie mani sui suoi fianchi mentre gli bacio l'orecchio.
Ogni volta che le mie labbra si posano sulla sua pelle vado in estasi.
Mi basta solo un leggerissimo contatto con lui per andare in estasi.
Continuo a baciargli l'orecchio fino a quando lui non prende l'iniziativa e mi spinge sul letto mettendosi a cavalcioni sopra di me.
Se prima pensavo di potermi trattenere adesso sento di star per impazzire.
Dio cosa mi fa quest'uomo.
Riprendo a baciarlo con trasporto fino a quando non sento la sua lingua premere sui miei denti.
Lascio che le nostre lingue si incrocino facendo sì che tutto intorno a noi risuoni solo del rumore del nostro bacio.
Ci stacchiamo entrambi ormai senza fiato.
Si alza dalle mie gambe e va verso la porta.
"Vado a vestirmi, tu vedi di calmare quell'erezione che ti ritrovi"
"Sì certo contaci"
Dopo che esce mi stendo sul letto sospirando.
Quest'uomo sarà la mia fine.
spazio autrice
ok dopo tre anni e mezzo un altro capitolo è uscito. la tensione sessuale tra questi due è tipo altissima ma tra poco tutto crollerà e ci sarà il momento triste. Mi scuso già da adesso ma amo scrivere sentimenti riguardanti la tristezza. Detto questo vi saluto. Al prossimo capitolo. Ciauuu.

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NE HO BISOGNO // Ereri
Fiction générale"Ogni persona in tutta la Terra ha bisogno di qualcosa. Chi dell'amore chi del dolore. Il titolo di questa storia «NE HO BISOGNO» intende il bisogno di soffocare il dolore psicologico con quello fisico. Tagliarsi porta ad avere dolore fisico dimenti...