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LEVI'S POV

Quella giornata era stata la peggiore di tutte a lavoro.

Avevo avuto da fare troppi rapporti e troppe scartoffie su dei casi irrisolti.

Quando ero uscito alle 18:30, credevo di star vivendo un miraggio per quanto magnifica fosse quella sensazione.

Eppure nonostante tutto sentivo una strana sensazione in corpo che continuava a persistere dalla mattina.

Anche quella sensazione di essere continuamente fuori luogo persisteva dalla mattina e non capivo neanche perché.

Ero sempre stato in quell'istituto di New York a fare uno dei lavori più noiosi ma allo stesso tempo più affascinanti di tutti.

Mi misi in macchina e guidai tranquillamente pronto per poter tornare a casa.

E fu proprio in quel momento che lo vidi.

Sembrava quasi una visione.

Una visione che proprio non avevo la forza di vedere.

Era lui.

Dopo otto mesi nei quali non avevo sentito nessuna notizia su di lui lo avevo rivisto.

E per quanto il mio cuore avesse fatto cinque salti mortali all'indietro la mia mente non era ancora abbastanza pronta per affrontare una situazione del genere.

Avevo una grandissima voglia di parlarci e cercare di risolvere ma allo stesso tempo non ne sentivo veramente la forza.

Era troppo presto per andare incontro anche solo ai suoi occhi verdi.

Quel verde che mi incuteva tranquillità, felicità e speranza che io potessi guarire da tutto quello che stavo passando.

Eren per l'ennesima volta solo con il suo sguardo mi avevo stregato in tutti i modi possibili ed inimmaginabili.

Solo con il suo essere se stesso anche solo camminando mi aveva stregato come la prima volta che lo avevo visto.

Ormai ero passato da un bel po' da dove lo avevo visto ma sentivo comunque quella sensazione di inquietudine ed euforia in corpo.

Arrivai a casa nel giro di trenta minuti e dopo aver parcheggiato la macchina entrai in casa e mi buttai sul divano esausto fisicamente e mentalmente.

Nel giro di trenta minuti avevo pensato a troppe cose contemporaneamente e non avevo proprio voglia di parlarne o affrontare un argomento del genere.

Sentivo ogni muscolo del mio corpo tremare.

Ed eccolo che ritornava quella brutta sensazione che mi sentivo prima di avere un attacco di panico.

Non credevo che se lo avessi rivisto avrei avuto una reazione così tanto esagerata.

Lo amavo ancora quello era poco ma sicuro.

Ma esattamente oltre a questo cosa mi faceva nascere dentro di me quell'uomo?

Eravamo stati qualcosa di incomprensibile per un bel po' di tempo.

Non avevo mai avuto l'occasione di dirgli che lo amavo e tutti quei rimpianti li sentivo sulla coscienza.

Ero stanco di pensare continuamente ad Eren Jaeger.

Eppure ogni mio pensiero, ogni mia azione, ogni mia parola finiva per riferirsi a lui.

Accesi la televisione così per poter stare meglio e non pensare continuamente a lui.

Aprii Netflix e scelsi una serie tv a caso giusto per ammazzare il tempo prima che Quattrocchi tornasse.

Il tempo che passava così lento lo odiavo, era insopportabile tutto in quel momento se ci pensavo bene.

Avrei potuto spaccare la tv solo perché consideravo che in quel momento era meglio fare così.

Quasi senza rendermene conto mi addormentai con quei nervi a fior di pelle e quel continuo tremolio.

Avevo aspettato per tutto il tempo quell'attacco di panico senza che accadesse realmente qualcosa.

Hanji tornò dopo un'oretta che mi ero addormentato.

L'avevo sentita chiudere il portone di casa e lasciare un bacio sulla mia guancia prima che andasse in cucina a mangiare molto probabilmente.

Dovevo mangiare anche io qualcosa ma sentivo il mio stomaco chiudersi in tutti i modi possibili ed inimmaginabili.

Aprii lentamente gli occhi vedendo Quattrocchi avvicinarsi vicino a me.

"Ehi.."

"Mh.."

"Com'è andata a lavoro?"

"Uguale a tutti gli altri giorni"

Mi strofinai gli occhi stiracchiandomi un attimo e mettendomi seduto così che Hanji avesse posto vicino a me.

"Vuoi mangiare qualcosa o hai già mangiato?"

"No non ho mangiato e non ho fame tranquilla"

"Mh se lo dici tu...sicuro sia andata come tutti gli altri giorni? Sei strano e stai tremando"

"A lavoro è stato tutto ok poi mentre tornavo ho rivisto Eren"

"Oh"

"Già"

"Per quello stai tremando?"

"Credo di si, non lo so bene, quando sono tornato ho cominciato a tremare"

"E come stai ora?"

"Sto abbastanza male, il mio cuore è contento e la mia testa dice di stargli totalmente lontano perché non sono ancora pronto per parlarci e risolvere"

"Io credo tu debba parlarci e risolvere. Sarebbe la cosa migliore per entrambi. Non avreste più così tanti problemi a vedervi"

"Non credo lui abbia problemi a vedermi o altro. Sembrava molto tranquillo e spensierato"

"E tu cosa ne sai? Ha sempre avuto delle capacità fantastiche a nascondere le sue emozioni, principalmente quando si trattava di te e delle altre persone"

"In otto mesi le persone cambiano come sono cambiato io"

"Beh ma tu sei cambiato in negativo, devo farti rivedere i tagli che hai sui polsi? Non sono ancora guariti"

"Stanno guarendo piano piano, non farti problemi, non finirò come l'anno scorso. Gli ho fatto una promessa purtroppo"

"Beh questa promessa secondo me è abbastanza buona. Principalmente perché ve lo siete promessi a vicenda. Mi fido di voi e so che potrete farcela, sia separati che insieme"

"Lo spero vivamente"

spazio autrice
Ehi! Devo scusarmi per la lunga attesa che ho fatto. Non era mia intenzione ma tra la scuola e vari problemi in famiglia sono stata e sarò impegnata quindi aggiornerò molto più lentamente. Principalmente perché tra una settimana parto per andare da mia madre che ha avuto dei problemi abbastanza gravi. Detto questo me ne torno nel mio buco a guardare anime, ciauuu<3.

NE HO BISOGNO // EreriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora