LEVI'S POV
Scesi le scale tranquillamente.Quel giorno tranne l'inizio mi ero trovato benissimo.
Persino a lavoro con Eren mi sentivo così bene.
Mi sentivo a casa con lui.
Sentivo veramente di essere per la prima volta accettato da qualcuno.
Avevo anche voglia di poter parlare con Eren di come mi sentivo.
Sapevo che lui mi avrebbe aiutato e avrebbe capito come mi sentivo veramente.
Non ero pronto a parlare di lei ma ero pronto a parlare del mio autolesionismo.
Anche se lui lo sapeva già volevo dirgli il motivo per il quale era nato tutto, il motivo per il quale cercassi il dolore fisico per coprire quello psicologico.
Era già qualcosa.
Arrivai in cucina e mi misi al computer.
Da lì a qualche ora avrei dovuto cenare e non sapevo davvero cosa cucinare.
Mh, avrei fatto il solito panino dato che non avevo né voglia e né forza di cucinare.
Anche se ero felice avevo perennemente quella sensazione di stanchezza dovuta all'insonnia.
Non che ormai me ne importasse molto ma per qualche notte avrei voluto dormire più di tre ore.
Nonostante io andassi a dormire alle 23:00 alle 02:00 ero già in piedi e nonostante morissi di sonno non riuscivo più ad addormentarmi.
Mi capitava molto raramente di svegliarmi dopo 5 ore, in quanto il mio solito era 3 ore a notte.
Finii di scrivere quel rapporto e chiamai Quattrocchi.
Nonostante avessimo litigato il giorno prima ero in pensiero per lei.
Non era mai mancata così tanto senza avvisarmi.
A distrarmi dai miei continui pensieri ci fu la voce robotica della segreteria.
"Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile"
Tch, fanculo.
Dovevo solo cercare di non pensarci, era responsabile.
Sapeva quello che faceva.
Non avrei dovuto neanche preoccuparmi per lei, sapevo che non avrebbe mai fatto nulla di avventato.
Preparai dei panini per la sera in quanto si erano fatte le 20:00.
"EREN SCENDI HO PREPARATO LA CENA"
Nel frattempo avevo anche preparato dei pop corn.
Quella sera avrebbero trasmesso "Hunger Games" e adoravo quella trilogia.
Avrei potuto passare la serata con Eren e divertirmi un po' con lui.
"SI ARRIVO, UN ATTIMO"
Poggiai i panini sul tavolino del divano e mi sedetti stravaccandomi.
Quel giorno avevo avuto più mal di testa del solito anche se mi ero sentito bene.
"Levi?"
"Si? Sono in salotto vieni di qua"
"Oh"
Arrivò in sala e si sedette accanto a me incrociando le gambe e guardandomi con uno sguardo confuso.
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NE HO BISOGNO // Ereri
Ficción General"Ogni persona in tutta la Terra ha bisogno di qualcosa. Chi dell'amore chi del dolore. Il titolo di questa storia «NE HO BISOGNO» intende il bisogno di soffocare il dolore psicologico con quello fisico. Tagliarsi porta ad avere dolore fisico dimenti...