LEVI'S POV
Entro in camera per poi tirare un sospiro di sollievo.
Se non mi fossi fermato non so cosa sarebbe successo.
Dio odio essere in questa situazione.
Vorrei potermi sentire bene e lasciarmi andare senza continuare a rimuginare sul passato.
Mi tolgo l'accappatoio e mi vesto con il mio solito maglione a collo alto nero e i jeans del medesimo colore.
Finisco di vestirmi, prendo il cappotto e scendo di sotto dopo essermi messo gli anfibi.
Ho bisogno di prendere aria e di sentirmi meglio.
"Quattrocchi io esco, non aspettarmi per cena"
"Dove vai?"
"Non sono affari tuoi"
La vedo sospirare.
"Va bene, ci vediamo stasera?"
"Ti ho detto di non aspettarmi per cena"
"AHHHH d'accordo, non ti sopporto quando fai così"
"Mh lo so"
"Eh allora vedi di cambiare"
"Sì certo lo farò"
Prendo le chiavi di casa ed esco sbattendo la porta.
Dio odio quando Hanji fa così.
Sa che sono fatto così ma continua a dirmi di dover cambiare, come se non ci stessi provando.
Cammino per un po' fino a quando non arrivo a Central Park.
Come al solito c'è fin troppa gente ma io conosco un posto dove sto sempre da solo.
Lo conoscevamo solo noi 5.
Sospiro e vado a sedermi su una panchina in quella parte isolata da tutto il parco.
Ho sempre amato venire qui fin da quando sono adolescente.
Non ricordo neanche come ci sono arrivato in questo posto.
So solo che stare qui da solo mi aiuta a schiarirmi la mente.
Erano troppi giorni che stavo chiuso in casa ed uscire una volta in tutti questi giorni mi ha fatto sentire meglio.
New York è sempre stata piena di smog e fumo ma in questa zona è come se tutto quanto sparisse.
Qui invece la coltre di fumo non c'è più e posso finalmente osservare il cielo.
Vengo destato da tutti i pensieri che attanagliavano quando sento dei passi sulla ghiaia.
"Levi da quanto tempo non ci si vede"
"AHHHH proprio tu dovevi venire qui?"
"Beh considerando che questo posto lo conosciamo solo noi 5 si direi che ero l'unico che poteva venire a trovarti"
"Avrei preferito rimanessi in ospedale"
"E invece mi hanno dato la giornata libera"
"Ho notato purtroppo"
"Come va?"
"Benissimo, non si vede"
"Idiota si vede che non stai bene"
"Ma davvero? Mannaggia non lo avrei mai detto"
"Smettila di parlare così, sai che sto semplicemente cercando di aiutarti"
"Si lo so, ma non ho bisogno di essere aiutato"
"Bene se non vuoi essere aiutato allora perché con Eren piano piano stai iniziando ad aprirti?"
"Tch questo è un colpo basso. Tengo a lui, voglio farlo sentire importante"
"Ma che carino Levi si è innamorato"
"Sta zitto Sopracciglio ti tiro una scarpa in faccia"
"EHIII non chiamarmi Sopracciglio, le mie sopracciglia sono magnifiche"
"Si allora io sono alto 2 metri"
"Ackerman questa cosa mi ferisce nel profondo"
"Sì certo immagino"
Mi alzo dalla panchina.
"Beh Sopracciglio vorrei continuare a tenerti compagnia ma la mia vita è piena di cose da fare, quindi ti lascio qui a pensare"
"E no tu adesso rimani qui"
"Eh cosa?"
"Allora devo proprio dirtelo mi sa"
"Dirmi cosa?"
"Hanji mi ha chiamato e mi ha detto che dovevo tenerti compagnia per evitare che facessi cose stupide"
"Sa che ne sono uscito, non deve preoccuparsi per me"
"Beh non puoi fargliene una colpa se tiene a te"
"Non gliele sto facendo una colpa, vorrei solo non continuasse a non fidarsi e a pensare che sono ricaduto nelle vecchie abitudini"
"Mh beh quindi cosa vuoi fare?"
"Ma che ne so, andrei a mangiare ma sono uscito di fretta e ho lasciato il portafogli a casa"
"A proposito perché sei uscito così di fretta?"
Perfetto ora mi tocca anche l'interrogatorio, tch Quattrocchi di merda.
"Nulla, avevo bisogno di prendere un po' d'aria"
"Mh, non ne sono convinto"
Ma sul serio?
Tch che fastidio.
"Senti se sei venuto per continuare a chiedermi come sto e perché sono uscito puoi anche tornartene a casa, perché non ho bisogno di una babysitter, se vuoi farmi compagnia è un conto ma non voglio sentirmi come se fossi ad un interrogatorio"
"Non vorrei dirti nulla ma veramente non credi che rivolgendoti così a una persona poi quella persona potrebbe rimanerci male?"
"La vuoi smettere con le domande?"
Inizio a camminare velocemente cercando di seminarlo, ma lui inizia a camminare nel mio stesso modo.
"Rispondi"
Mi fermo di scatto.
"Senti non so cosa abbia voluto Quattrocchi ma io sto bene, non ho bisogno di aiuto e soprattutto non ho bisogno di voi che cercate sempre di aiutarmi. Sto bene non mi serve nessuno"
"Levi..."
"No sul serio, non ho bisogno di voi, è una cosa mia, non preoccupatevi per me. Adesso vado, dici a Quattrocchi di non preoccuparsi per me e di non aspettarmi sveglia"
Non ascolto neanche ciò che dice che esco da quella zona isolata di Central Park per poi andare in giro per New York fino alle 23:00.
Quando tornerò Quattrocchi mi ucciderà di sicuro.
Ma almeno ho finalmente capito cosa voglio.
Non voglio fare sesso con Eren.
Non ancora.
Non è il momento giusto.

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NE HO BISOGNO // Ereri
General Fiction"Ogni persona in tutta la Terra ha bisogno di qualcosa. Chi dell'amore chi del dolore. Il titolo di questa storia «NE HO BISOGNO» intende il bisogno di soffocare il dolore psicologico con quello fisico. Tagliarsi porta ad avere dolore fisico dimenti...