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LEVI'S POV
Era passato un mese.

E quella sera saremmo dovuti uscire a cena.

Era da un po' che volevo chiederglielo ma non mi sarei mai aspettato che il mio corpo decidesse di fare quello che aveva fatto ad Eren.

Era vero non avevo fatto molto ma mi ero lasciato andare per alcuni aspetti.

Per me il sesso era sempre stato uno svago, un modo per non ricordare.

E con Eren non volevo diventasse questo.

Con lui doveva essere speciale ma non ero ancora pronto per poter fare una cosa del genere.

Lui era giovane, innocente, non sapeva la merda che c'era nel resto dell'America, non sapeva cosa c'era a Detroit.

E non sapeva nulla di me.

Lui mi aiutava non conoscendo nulla di me, aveva affidato il suo cuore a me e adesso non dovevo permettermi a distruggerglielo.

Proprio per questo avevo deciso di invitarlo a cena.

Avrei bevuto un po' per potermi sentire più tranquillo e inebriato e poi avrei confessato i miei sentimenti.

Non avevo mai pronunciato nulla sulla nostra frequentazione.

Non avevo mai detto niente sui miei sentimenti per lui, a volte avevo anche avuto paura che potesse pensare che lo usavo soltanto.

Ma lui non sapeva che per me era la mia seconda casa.

Stavo così dannatamente bene con lui.

Ero felice.

Una volta mi ero anche messo a scrivere su carta ciò che provavo per lui ma alla fine non avevo scritto gran che.

I miei sentimenti erano così difficili da spiegare che mi sentivo dannatamente confuso e non trovavo le parole per spiegare al meglio quando tenessi a quel ragazzo con i capelli castani.

In quel momento mi venne in mente un momento che avevamo vissuto 2 settimane prima.

~"LEVI GUARDA STA NEVICANDO"
Eren era sempre stato amante della neve me lo aveva detto qualche giorno prima a quello
dove nevicò.
"Ti piace proprio la neve eh?"
"Mhmh, andiamo fuori a giocare?"
"Quando finisce andiamo, mocciosetto"
"Ehii, non sono un «mocciosetto»"
"Si si certo, dopo andiamo fuori e puoi giocare quanto vuoi con la neve"
"Va bene, grazieee"
In quel momento mi era sembrato un bambino ai miei occhi, stavo bene, avrei voluto dirgli che lo amavo.
Gridarglielo.
Ma non dissi nulla.
Rimasi a guardarlo incantato fino a quando non chiusi gli occhi.~

skip time




Era arrivata sera e stavo per scendere e andare a cena.

Avevo prenotato nel mio posto di fiducia, dove andavamo solitamente noi quattro.

Quanto avrei voluto che loro due avessero potuto conoscersi.

Lei era la mia migliore amica, lui il mio ragazzo(?) se così si poteva definire.

Avrei adorato il rapporto che ci sarebbe stato tra i due.

E lui mi ricordava lei, in tutto e per tutto.

Quella sera mi ero messo una camicia bianca semplice e dei pantaloni neri con la giacca del medesimo colore.

Come cappotto avrei usato il solito cappotto lungo nero mentre per le scarpe avevo scelto le dr.Martens.

Aspettai sotto la scala quando vidi Eren scendere.

Aveva un semplice dolcevita beige e i jeans neri con ai piedi le converse nere.

I suoi capelli come al solito erano legati in basso con un codino che questa volte era più ordinato.

"Buonasera mio principe"

Arrossì lievemente "Ehi" disse e mi diede un piccolo
bacio a fior di labbra.

"Sei incantevole sta sera"

"Mh tu lo sei di più, e non partire con i tuoi soliti discorsi, so già quello che vuoi dire"

"Tch, non puoi prevedere le mie mosse così bene Jaeger"

"Eh lo so lo so sono un genio modestamente"

"Mhmh un grande genio, andiamo va che facciamo ritardo se no"

Andammo al ristorante e passammo una serata fantastica.

Era proprio vero.

Parlare con lui mi faceva stare bene e mi sentivo amato.

Stavo così dannatamente bene con lui.

E non volevo smettesse.

Eravamo appena usciti dal ristorante che stava davanti alla spiaggia.

"Andiamo sulla spiaggia Levi?"

"Ma è sera e fa freddo cosa vuoi fare sulla spiaggia?"

"Daii non essere guastafeste e andiamo"

Mi prese per mano e mi portò sulla sabbia.

Era più felice del solito e io ero leggermente inebriato dal vino che avevo bevuto qualche ora prima.

Così ormai decisi di farlo.

Mi lasciai trasportare da tutto e gli strinsi leggermente la mano guardandolo negli occhi.

Iniziai a dargli dei lievi baci sulle nocche mentre sentivo il suo sguardo su di me.

Non ero sicuro di quello che stavo facendo, era l'alcool forse che mi guidava.

"Eren devo dirti una cosa"

"Eh? Dimmi"

"Io..."

"EHI RAGAZZI NON POTETE STARE LÌ È TARDI E LA MAREA POTREBBE ESSERE FIN TROPPO ALTA"

Tch, non ci ero riuscito.

E quella strana sensazione di stare bene stava pian piano sparendo.

Stavo bene, anzi benissimo ma avevo perso la forza e non riuscivo più a pronunciare quelle due dannatissime parole.

Erano così semplici ma allo stesso tempo così difficili da pronunciare perché c'erano troppi sentimenti.

Eppure io mi ero impegnato ad esprimerlo solo che non mi ero impegnato bene.

Se solo non avessi avuto paura di dirglielo in quel momento avrei realizzato quanto bello fosse essere davvero amati.

NE HO BISOGNO // EreriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora