EREN'S POV
~Erano passati 4 mesi, non lo vedevo da allora.
Era successo tutto molto in fretta.
Io che me ne andavo, lui che mi diceva di andarmene.
Era stato tutto troppo frettoloso, ed era solo colpa mia.
Solo colpa della mia voglia di conoscerlo a fondo.~*quattro mesi prima*
Mi svegliai stanco.Non sapevo perché stavo in quel modo ma quella notte avevo dormito particolarmente male.
Continuavo a svegliarmi ogni 30 minuti e quando chiudevo gli occhi iniziavo a fare incubi su incubi.
Poi non sapevo neanche cosa riguardassero quegli incubi.
Mi alzai dal letto fiacco, senza voglia di fare nulla.
Era passata una settimana da quando io e Levi eravamo usciti insieme.
Quella sera continuava a rimanere impressa nella mia mente, avevo intuito cosa avesse da dirmi ma avevo preferito tacere.
In più volevo sentirlo pronunciato da lui.
Erano due parole che avrebbero cambiato totalmente la nostra relazione.
Andai nel bagno e mi guardai allo specchio.
Avevo le occhiaie leggermente più marcate del solito, e sentivo gli occhi pesanti.
Mi sciacquai il viso e scesi le scale ancora con la tuta che usavo per dormire.
Avevo rinunciato a dare una forma ai miei capelli facendo il solito codino disordinato.
Quando scesi vidi Hanji e Levi parlare tra di loro mentre entrambi stavano facendo colazione.
Lui con il suo solito tè nero, mentre Hanji stava bevendo una tisana.
Mi sedetti ed Hanji prese parola riferendosi a Levi.
"Allora, cos'hai intenzione di fare per il tuo compleanno Levi"
Aspettate, Levi faceva il compleanno?
Non mi aveva detto nulla.
"Il solito Quattrocchi, vivo la giornata, non c'è molto che io possa festeggiare al mio compleanno"
"Scusate, ma quando compi gli anni Levi?"
"Il 25"
"Sei nato il giorno di Natale? Come puoi non volerlo festeggiare?"
"Non ci sono abituato, tutto qua"
"Allora lo festeggeremo insieme, noi 3"
"Mh, dovrei invitare anche Erwin, ci tiene a sapere che questo vecchietto vuole festeggiare il suo compleanno"
"Oh si sì certo, mi ero dimenticato di lui"
"Guardate che senza il mio consenso non si fa nulla"
"E dai non fare il guastafeste, tanto sappiamo che ami stare in nostra compagnia"
"Mh si sì, convinti voi"
Io ed Hanji scoppiammo a ridere.
Ci piaceva "prendere in giro" Levi e soprattutto amavamo le sue reazioni alle nostre provocazioni.
In quel momento non ci pensai ma nelle ore che succedettero quella mattina mi ritornò in mente quella sera di una settimana prima.
Levi era stato molto tranquillo e non così freddo e distaccato come suo solito.
Ricordavo anche che aveva bevuto qualche bicchiere di vino prima di parlare ed uscire fuori dal ristorante.
E se avessi fatto così?
Avrei chiesto se potevamo passare una serata a bere del vino e poi gli avrei fatto qualche domanda, così lo avrei anche aiutato con i suoi problemi.
Avrei potuto conoscerlo meglio, di sicuro non avrei fatto altro, non avrei mai approfittato di quell'occasione per poter fare altro, volevo solo conoscerlo meglio.
skip time
•
•
•
•
Erano le 20:00 e io avevo intenzione di mettere in atto il mio piano.Avrei fatto inebriare dal vino Levi così che si sciogliesse di più e poi avremmo parlato di quello che mi interessava.
In seguito lo avrei mandato a letto così che non facesse casini e smaltisse quell'alcool che aveva ingerito.
Scesi le scale e andai sul divano dove era seduto Levi.
"Ehi Levi, ti va se stasera beviamo qualcosa insieme come quando siamo andati al ristorante insieme?"
"Oh? Ehm si, ma come mai questa domanda?"
"No niente, mi sono particolarmente divertito quella sera, volevo passare di nuovo una serata così con te"
Ed era vero ma il motivo principale era un altro.
E di sicuro non potevo dirglielo.
Levi andò a prendere una bottiglia di prosecco e due bicchieri semplicissimi.
...
Ormai Levi era leggermente ubriaco infatti si poteva notare dalla scioltezza con cui parlava.
Io mi ero limitato a un bicchiere dato che era anche abbastanza vecchio come vino.
Rimanemmo in silenzio fino a quando non fu Levi a spezzare il silenzio.
"Allora, vuoi dirmi adesso perché mi hai fatto bere così tanto?"
Che avesse capito i miei piani?
Impossibile.
"Non sono stato mica io a farti bere tutti quei bicchieri, se tu che lo hai fatto"
"Mh, è comunque colpa tua, tu me lo hai proposto, oggi non è stata proprio giornata"
"Perché non è stata giornata?"
"Niente Quattrocchi continuava a tartassarmi con la storia del compleanno quindi mi sono innervosito"
"Le hai detto qualcosa?"
"No, ormai so com'è fatta e non mi ascolterebbe neanche se le gridassi contro. Dice che non posso continuare ad essere triste adesso che le cose stanno andando bene perché porterei me stesso all'autodistruzione"
"Beh magari te lo dice in modo sbagliato ma ha ragione, e lo sai anche tu"
"Lo so, ma non mi è mai piaciuto festeggiare il mio compleanno"
"Beh ma adesso che hai noi potresti divertirti, non ti dico di organizzare una serata al ristorante o altro, ma una serata in compagnia di amici qui a casa nostra"
"Mh d'accordo"
"Davvero?"
"Si davvero, mi fido di te, se dici così magari andrà davvero bene questo dannato compleanno"
"Ne sono sicuro"

STAI LEGGENDO
NE HO BISOGNO // Ereri
Ficción General"Ogni persona in tutta la Terra ha bisogno di qualcosa. Chi dell'amore chi del dolore. Il titolo di questa storia «NE HO BISOGNO» intende il bisogno di soffocare il dolore psicologico con quello fisico. Tagliarsi porta ad avere dolore fisico dimenti...