EREN'S POV
I giorni passavano tranquilli a Los Angeles.Io stavo bene, dopo tanto tempo in cui avevo sofferto per lui, ero finalmente pieno di sensazioni bellissime.
Felicità.
Stupore.
Amore.
Ero amato anche prima, è vero, ma proprio quell'amore mi aveva portato a stare così male.
Adesso non sapevo bene cosa provavo ma stavo bene.
Io non amavo Yelena, per niente...e neanche lei mi amava ma andava bene così.
Andava bene il fatto che lei tenesse comunque a me come si tiene ad un proprio fidanzato.
I suoi genitori l'avevano sempre trattata male e quando la incontrai per la prima volta quasi non mi venne da piangere.
Aveva tantissimi lividi dovuti alle percosse continue che il padre faceva sul suo corpo.
Nonostante fosse abbastanza alta e forte non riusciva a prendersela con il padre.
Era più forte di lei.
Quando mi raccontò quello che le era successo sentii una mancanza di aria nel mio petto.
Quasi come se qualcuno me l'avesse tolta e mi fosse rimasto solo un immenso vuoto che non mi faceva ragionare lucidamente.
Alla fine l'avevo accolta nel mio appartamento facendole capire che non tutti erano come i loro genitori ed in quel momento lei sorrise per la prima volta.
Solo qualche mese dopo mi disse che si era innamorata ed io ricambiai ma in cuor nostro eravamo convinti che quella che provavamo verso entrambi era gratitudine e nient'altro.
Ma eravamo fin troppo deboli e codardi per dire qualcosa.
Era tutto fin troppo bello per poterlo rovinare in quel modo e l'unica cosa che potevamo fare era distruggere le nostre aspettative comportandoci male.
E così facemmo.
O almeno io feci così.
Distrussi tutto quello che potevo e sparii nel nulla.
L'appartamento rimase il suo ed io me ne andai.
Ritornai in quella città che tanto mi aveva fatto male e mi aveva distrutto.
Avevo bisogno di risposte.
Avevo bisogno di sentirmi dire da quelle labbra quanto io facessi schifo per capire veramente cosa passasse per la testa a quell'uomo.
E poi dovevo risolvere con mia sorella.
Era quello che avevo sempre voluto.
Cercare di capire come risolvere quel grande litigio che avevamo avuto.
Molte parole che avevo detto non le pensavo neanche.
Le avevo dette in un momento di rabbia.
Scrissi anche dei messaggi a Yelena per spiegarle esattamente come mi sentivo.
Uno di questo era:
"Yel, mi dispiace tantissimo che ci siamo conosciuti in questo modo. Avrei voluto che ci fossimo conosciuti in un ambiente diverso e soprattutto con un passato non orribile come il nostro. Sei fortissima te l'ho sempre detto basta che tu capisca questa cosa e non continui a dire che dipendi dagli altri. Mi dispiace per averti fatto soffrire e per averti illusa di amarti. Sono stati i 4 mesi più belli della mia vita. Ho imparato che non ho bisogno di qualcuno accanto a me per capire realmente cosa provo. Ho capito tantissime altre cose che non ti avevo neanche detto e sono al settimo cielo che tu sia riuscita a capire veramente quello che pensi e provi. Tutto quanto ormai è nelle tue mani. Credo in te. Con affetto,
Eren."Chiusi gli occhi e viaggiai su quell'aereo tranquillo.
Non avevo bisogno di una risposta.
Non avevo bisogno di nulla.
Sapevo quello che stavo per fare.
Sapevo quello a cui stavo andando incontro.
In quel momento mi venne in mente quando scoprii come erano morti i miei genitori.
Mi venne quasi da piangere a quel pensiero.
Mi ripromisi di scoprire cosa era successo e mi ripromisi di fare del male a quelle persone proprio come loro avevano fatto con me.
Avrei distrutto qualsiasi cosa o chiunque che aveva provocato del dolore ai miei genitori e a mia sorella.
Non avrei mai perdonato nessuno per quello che avevano fatto alla mia famiglia.
Le persone che mi avevano cresciuto ed accudito.
Nessuno avrebbe dovuto distruggerla.
Ma prima di distruggere chiunque avesse distrutto la mia vita pensai a Levi.
Stavo tornando a New York per lui.
Stavo cercando delle risposte da quel suo atteggiamento di mesi addietro.
Avevo sempre provato a spiegargli quello che era successo ma mi aveva sempre detto che era colpa mia e che non avrei dovuto approfittare del fatto che fosse ubriaco.
Proprio in quel momento nelle mie cuffie risuonò la canzone che più amavo di tutte e che avevo ascoltato quasi sempre in quei mesi, "where's my love".
-Cold sheets
Lenzuola fredde
But where's my love
Ma dov'è il mio amore
I am searching high
Sto cercando in alto
I'm searching low in the night
Sto cercando in basso nella notte-Avrei scoperto cosa era successo nella testa di Levi.
Avrei scoperto il motivo per il quale lui mi aveva lasciato e mi aveva mandato via da quella che io avevo per mesi chiamato casa.
Avrei risolto con mia sorella.
Le avrei dimostrato quanto io tenessi a lei e quanto volessi andare a fondo nella storia della nostra famiglia.
Lo avrei fatto così sarei finalmente stato libero.
Libero dai sensi di colpa.
Il mio sogno era la libertà.
E l'avrei ottenuta ad ogni costo.
spazio autrice
dopo un mese sono tornata ad aggiornare. Non potete capire che parto che sono i capitoli anche perché non ho proprio l'ispirazione e non ho quasi mai voglia di fare nulla. Alla fine questo capitolo è finito e sono contenta. Almeno per questo posso dire di esserne fiera. Detto questo io vi lascio. Non so quando aggiornerò nuovamente. Ciauu<3.

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NE HO BISOGNO // Ereri
General Fiction"Ogni persona in tutta la Terra ha bisogno di qualcosa. Chi dell'amore chi del dolore. Il titolo di questa storia «NE HO BISOGNO» intende il bisogno di soffocare il dolore psicologico con quello fisico. Tagliarsi porta ad avere dolore fisico dimenti...