(AVVISO: Da qui in poi i capitoli cambieranno strutturazione per un po' di tempo, dato che inizierà il primo dei due grandi misteri che saranno il centro della storia. Buona lettura del capitolo.)
EREN'S POV
Erano un po' di giorni che un continuo pensiero continuava ad attanagliarmi la mente.
Quella lettera che avevo dentro casa cosa conteneva?
Non l'avevo aperta.
Non ne avevo avuto occasione.
Quella sera ero crollato per il troppo sonno mentre il giorno dopo tra università e lavoro non aveva avuto un attimo per respirare.
Così mi sono ridotto a oggi.
Ma forse vi chiederete di quale lettera io sia parlando. (gomen qualche volta mi capiterà di fare domande al lettore, ditemi se per caso vi dà fastidio)
Quando l'altro giorno ero tornato a casa ho trovato una lettera da uno sconosciuto.
Così oggi ho deciso di aprirla.
Caro Eren,
Avrei potuto tranquillamente scriverti un messaggio in anonimo come lo è questa lettera ma ho preferito la vecchia maniera.
Ti ho osservato a lungo.
Tutte le tue azioni e tutto ciò che fai durante la giornata.
So però che hai delle domande sulla morte dei tuoi genitori che non hai mai esternato a nessuno.
Che non hai voluto dire per paura che ti prendessero per paranoico, che pensassero che tu fossi così sconvolto da incolpare addirittura qualcuno della loro morte.
Beh io posso darti alcune informazioni sulla loro morte.
Ma non lo scriverò in questa lettera.
Te lo scriverò in tutte le lettere a seguire.
Tranquillo so che le leggerai, non farti problemi sulla spedizione.
Tua sorella non sa nulla delle lettere.
Colui che porta le lettere in camera lo fa con estrema attenzione.
Spetta solo a te non dirglielo e non farle capire che hai dei sospetti sulla morte dei tuoi genitori.
Spero tu possa scoprire il vero motivo per il quale i tuoi genitori abbiano perso la vita.
Anonimo.
È impossibile che questa lettera sia reale.
Qualcuno mi sta facendo uno scherzo di cattivissimo gusto.
Magari è Mikasa.
No impossibile.
Sa che se parlasse con me dei nostri genitori riaprirebbe una ferita ancora fin troppo fragile.
Chi può essere?
E principalmente, come faceva a conoscere i miei genitori?
Come fa a conoscere il motivo per il quale i miei sono morti se non lo so neanche io?
Magari se cerco su internet qualcosa riuscirò a capire realmente cosa sia successo.
Apro il computer cercando su google.
Ed eccola la notizia che affermava il crollo dell'aereo.
C'è un video.
Lo faccio partire.
"Notizia dell'ultima ora, un aereo si è abbattuto in un campo aperto esplodendo all'impatto con il terreno. Affermano che non ci siano sopravvissuti tra i passeggeri. Il pilota è in fin di vita all'ospedale dove i medici stanno facendo il possibile per salvargli la vita. Quando avremo più informazioni trasmetteremo in diretta su questo sito. Rimanete collegati"
Non c'è più nessuna diretta.
Il che significa che o non hanno più avuto informazioni o hanno cancellato il secondo servizio.
Vado su un altro sito, stessa situazione.
Che qualcuno abbia cambiato la trasmissione della diretta cancellandola?
Forse sono stati proprio quelli che hanno fatto in modo che l'aereo si schiantasse.
L'unico modo che ho di scoprire come sono veramente morti i miei genitori è di seguire le lettere che questo anonimo mi manderà.
Quanto vorrei che fosse uno scherzo.
Quanto vorrei che qualcuno adesso uscisse dal mio armadio gridando "candit camera".
Rivoglio i miei genitori.
Rivoglio la famiglia che eravamo un tempo.
Voglio solo poter essere felice e aiutare il prossimo ad esserlo.
E potrò realizzare il mio sogno solo andando in fondo a questa storia.
Così continuo a cercare su internet informazioni sul passato dei miei che sono state le prime vittime ad essere identificate.
Parte un altro video.
Più che un video è una registrazione con la ricetrasmittente.
"Le persone che sono morte sul colpo sembrano essere una coppia. Marito e moglie. Dalle poche cose che sono state rinvenute intatte sembrano essere state ritrovate delle carte di riconoscimento. Grisha Jaeger, famoso medico presso l'ospedale più grande di New York, e la moglie Carla Jaeger, donna che lavorava presso il World Trade Center di New York sono la coppia morta. Il riconoscimento ufficiale verrà fatto domani dalla loro figlia adottiva, Mikasa Ackerman. Per ulteriori informazioni avviseremo i telegiornali, passo e chiudo"
Dio, Mikasa non mi aveva mai detto che aveva dovuto fare il riconoscimento dei nostri genitori.
Un'altra delle innumerevoli cose che si è tenuta dentro.
Vorrei solo che si aprisse di più e si lasciasse confortare.
Vorrei poter capire cosa succede nella sua testa.
Vorrei poter essere di aiuto qualche volta.
Prendo coraggio ed esco dalla mia camera.
Sono intenzionato a chiedere a Mikasa spiegazioni su questa storia.
Al diavolo le raccomandazioni che c'erano sulla lettera.
Devono averle spiegato la dinamica dell'incidente se lei ha dovuto riconoscere i corpi.
"Mikasa possiamo parlare?"
"Si Eren, dimmi"
"Cosa è successo realmente ai nostri genitori?"
A quelle parole la vedo sbiancare.
Bingo.
Ho colpito nel punto giusto.
Mikasa sa qualcosa che non vuole dirmi.
Ed io lo scoprirò a tutti i costi.
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NE HO BISOGNO // Ereri
Algemene fictie"Ogni persona in tutta la Terra ha bisogno di qualcosa. Chi dell'amore chi del dolore. Il titolo di questa storia «NE HO BISOGNO» intende il bisogno di soffocare il dolore psicologico con quello fisico. Tagliarsi porta ad avere dolore fisico dimenti...