Capitolo 9

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Quel qualcuno é un ragazzo con capelli biondo platino e occhi cristallini.
Malfoy ci ferma nel bel mezzo della Sala Grande e per fortuna i volti degli studenti restano fermi a guardarsi l'uno e l'altro mentre passano il tempo a parlare.

«Non mi hai detto il tuo nome.» dice ignorando completamente gli altri.

«Strano... comunque sono Sofia.»

«Sei molto carina, sai?» afferma sicuro.

Gli angoli della sua bocca iniziano ad alzarsi, provocando un ampio ghigno malizioso e pensando di avere la Serpeverde già in pugno.

«Grazie, ma sono già impegnata con un'altro ragazzo.»

Malfoy toglie la presa dal braccio della bionda, così senza pensare tanto a ciò che é successo, andiamo verso il tavolo dei Grifondoro.
Prendo posto in mezzo ai due gemelli Weasley mentre Sofia si siede di fianco a Hermione.
Inaspettatamente, gli unici che mancano sono Harry Potter e Ron che, oltretutto, avrei scommesso che fossero presenti.

«Come mai non ci sono gli altri?» chiedo aggrottando le sopracciglia.

«Sono andati da Hagrid perché vuole fargli vedere una creatura che ci servirà per la prossima lezione.» risponde Hermione.

«Aspettate, Hagrid é un'insegnante?» aggiunge Sofia.

«Da quest'anno.» dicono i gemelli all'unisono.

«Come mai non lo sapevo nemmeno io?» chiedo dubbiosa corrugando la fronte.

«Perché Silente ha fatto il suo discorso qualche minuto prima del tuo smistamento.» spiega la Granger con tono sapiente.

Consiglio di andare dal guardiacaccia Rubeus Hagrid per andarlo a trovare e magari incontrare il resto dei due grifoni.
Usciamo dalla Sala Grande camminando tranquillamente, per poi oltrepassare velocemente la soglia d'ingresso. Raggiungiamo l'uscita del castello e ci dirigiamo verso la casa del gigante.

Camminiamo in un vasto sentiero di sassi e nel tragitto quasi inciampo.
Lì in mezzo, ci sono tantissime zucche enormi dal color aranciato e corvi che svolazzano da tutte le parti.
Difronte a noi vediamo la casetta di Hagrid, una piccola capanna malandata.
Bussiamo alla porta freneticamente, ma con sorpresa nessuno ha intenzione di farsi avanti.
Stiamo davanti all'entrata per un po' con lo sguardo rivolto alla porta, sentendomi a tratti osservata da qualcuno.

«Cercate qualcosa?» esordisce una voce alle nostre spalle.

Sobbalziamo tutti: Hermione caccia un urlo stridulo, io salto addosso a George che mi tiene immediatamente per non farmi cadere, mentre Sofia in braccio a Fred, di fianco al gemello.

«Ronald Weasley.» dico schietta scendendo dalle spalle di George «Io ti uccido.»

«Miseriaccia.» risponde il rosso, sfoggiando un'espressione alquanto terrorizzata.

Notiamo un'altra figura in mezzo ai boschi, accompagnata da un'altra ancora ma di dimensioni più grandi.
Harry e Hagrid escono con passo baldanzoso e privo di paura fuori dalla foresta proibita con un giubbotto di pelle e dei procioni morti appesi a testa in giù.

Quando i loro corpi sono a poca distanza dai nostri, mi butto al collo del giovane corvino, facendolo indietreggiare un poco ma ricevendo ugualmente una stretta presa sui fianchi.
Non ci faccio tanto caso, ma i suoi capelli sparsi dappertutto mi fanno sentire il loro buon profumo al cocco.
Oltretutto, il grifone in questione nasconde in parte il suo viso dietro alla mia spalla destra, come se quell'abbraccio non dovesse finire mai.

«Com'é andata?» chiedo staccandomi lentamente da Harry e guardando sia lui che il gigante.

«Diciamo che... non mi aspettavo di ritrovarmi delle creature così meravigliose.» risponde Potter gesticolando con le mani.

«Puoi dirlo forte Harry, domani non vedo l'ora di farvele vedere.» aggiunge Hagrid alzando di poco le sue folte e massicce sopracciglia.

Ci fa entrare in casa sua, invitando tutti a sederci sulle sue sedie di legno e offrendoci un po' di tè caldo dalla teiera.
Con dispiacere rifiuto; tra poco dobbiamo andare a cena e voglio rimanere con lo stomaco vuoto.
Quando usciamo dalla casa del gigante, qualche minuto prima del coprifuoco, salto in spalla a George.

«Adesso mi sfrutti principessa?» mi chiede iniziando a camminare lentamente.

«Certo!» rispondo provocando al rosso una leggera risata.

Arriviamo all'interno del castello e ci imbattiamo velocemente ai pressi della Sala Grande.
Prima di oltrepassare nuovamente la soglia, George mi fa scendere dalle sue spalle così, successivamente aver dato l'impressione di essere rimaste tutto il giorno nel castello, io e la giovane ragazza dai capelli dorati andiamo al tavolo dei Serpeverde.

«Pansy, sai cosa mi hai fatto passare oggi?» chiedo tutto d'un fiato alla ragazza che si trova a poca distanza dal mio posto.

«Dimmelo tu, quando sono stanca non mi piace indovinare.» risponde quasi indifferente.

«Sono andata in sala comune a cercarti e non c'eri; per di più sono dovuta stare insieme a Malfoy!» esclamo avvicinandomi di qualche centimetro al suo viso.

«Guarda che sono qui, mezzosangue.» aggiunge proprio il biondo, ritrovandomelo inaspettatamente di fianco.

«Quindi?» chiedo alzando solamente un sopracciglio.

«Ti sento perfettamente.» risponde, prima di bere dal suo calice dorato.

«Bene! Almeno sai cosa penso di te!» dico prendendo dal piatto una coscia di pollo.

Ricevo una pura smorfia infastidita da parte sua, accompagnata dalle risate di alcuni suoi amici, che appena vedono Malfoy girarsi verso di loro con sguardo rabbioso la smettono subito.

«Comunque, se lo vuoi proprio sapere, ero con Astoria... che rompeva.» risponde Pansy Parkinson dopo attimi di esitazione.

Quando do un'occhiata al mio orologio da polso, vedo che sono precisamente le 8:00, lo riferisco alla mia amica più fidata del gruppo e insieme ci alziamo dal tavolo Serpeverde.
Usciamo dalla Sala Grande e andiamo in camera nostra, dopo essere arrivate ai pressi dei sotterranei e aver sorpassato la nostra rispettiva sala comune.

Appena entriamo in scena dentro a quelle quattro mura rimaniamo senza fiato: come l'intera sala comune, le pareti si affacciano allo splendido lago della scuola e si può udire il rumore dell'acqua sbattere contro di esse.
I letti a baldacchino dai ricami verdi sono qualche metro distanti ma riposti uno davanti all'altro con affianco un piccolo comodino dai toni scuri e una poltrona totalmente in pelle nera al suo fianco.

Ci organizziamo e vado immediatamente nel bagno interno della stanza, adornato con gli stessi colori della camera, indossando frettolosamente il mio pigiama di Serpeverde offerto gentilmente dal personale di Hogwarts all'inizio dell'anno.
Dopo che anche Sofia si sistema e indossa per la prima volta il suo pigiama, ci sediamo una difronte all'altra, raccontandoci le giornate passate quando l'altra non era presente e i gossip sentiti per i corridoi.

Proviamo a rilassarci e dormire, ma la nostra adrenalina ci dice di stare sveglie e di fare qualcos'altro.
Mettiamo un po' di musica, con il volume un po' basso per non svegliare il resto delle compagne dall'altra parte del muro e iniziamo a ballare o esercitarci sul twerk.

Dopo che siamo sfinite, ci buttiamo nei letti e stranamente dormiamo tutta la notte.

Annoyed Grey Eyes | Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora