Capitolo 18

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«Valery, vieni un secondo!» esclama Harry Potter tra i corridoi, subito dopo la lezione di Incantesimi.

Giro il capo verso di lui, aggrottando le sopracciglia e guardando il suo volto in un completo stato confusionale.

«Hai bisogno di qualcosa, Harry?» chiedo tutto d'un fiato, arrivando dinanzi a lui.

«No, ma tu hai bisogno di questa.» risponde porgendomi una lettera bianca tra le mani.

Ha una sigillo completamente blu, quasi elettrico e intenso, con un corvo inciso al di sopra della cera.

«Ti ringrazio per avermela consegnata, Harry.» esclamo buttandomi al suo collo e ricevendo una delicata presa sui fianchi, con ancora la lettera nella mano destra.

«Figurati, Edvige me l'ha portata poco fa, all'ora di pranzo.» risponde affondando il suo viso dietro alla mia spalla.

«Mi prendi in giro, Martinez? Prima ti frequenti con Weasley, poi te la fai con Potter?» esordisce una voce strascicata a poca distanza dai nostri corpi.

Mi stacco lentamente dal collo del giovane corvino, senza che il nostro abbraccio finisca definitivamente, osservando come Draco Malfoy ci osserva in modo sprezzante e disgustato.

«Anche se fosse, qualche problema, Malfoy?» chiedo a mia volta con tono severo.

«Per niente, mezzosangue.» risponde alzando rapidamente le sopracciglia, per poi abbassarle subito dopo.

«Perfetto, allora cerca di non dare più fastidio.» ribatto scandendo bene le parole, prima che lui potesse andarsene ulteriormente.

«É perfido, proprio come suo padre.» afferma Harry osservando il purosangue da lontano.

«Non farci caso.» rispondo sfoggiando un tenero sorriso a trentadue denti, prima di dargli un veloce bacio sulla guancia.

Con lui davanti, non perdo tempo ad aprire la lettera di mia madre, facendo attenzione a non rompere la carta delicata che avvolge il contenuto.

-

Cara figliola mia,
io e tuo padre siamo veramente orgogliosi di te e del percorso che stai affrontando, meriti il meglio possibile.
Per quanto riguarda lo smistamento, speravo finissi in un'altra Casa, ma non importa, a me va bene comunque.

Sapevo perfettamente che avresti fatto nuove amicizie, e ne sono davvero felice, tesoro mio.

Come giusto che sia, avrai l'autorizzazione firmata con il mio pieno consenso, così potrai divertirti con i tuoi amici come facevo io con i miei alla tua età.

Ti voglio bene, piccola mia.

Mamma

-

Leggo la sua lettera al culmine delle lacrime, ma allo stesso tempo piena di felicità dentro al corpo.

«Devo andare dalla McGranitt.» dico rivolgendo un rapido sguardo al ragazzo grifone.

«Vuoi che ti accompagni?» mi chiede dolcemente lui.

«Se per te non é un problema... va bene, vieni pure.» rispondo facendo spallucce.

Così, insieme, iniziamo a camminare verso l'ufficio della professoressa di Trasfigurazione, sperando di incontrarla in quel luogo.

La signora dal cappello nero e a punta, si trova proprio seduta sopra alla sua comoda sedia da lavoro, impegnata a controllare molte pergamene – sia malridotte che totalmente bianche – da consegnare a un destinatario.

Annoyed Grey Eyes | Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora