Capitolo 8

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Passano parecchie ore da quando Sofia é uscita con Cedric.
I gemelli Weasley se ne sono andati da un quarto d'ora e, sfortunatamente, mi hanno lasciata completamente da sola, tra i miei pensieri.
Non mi piace affatto questa situazione, seduta su un misero divanetto a sentire il fuoco ardere e scoppiettare nel camino.
Credo che me ne andrò in quella di Serpeverde, dato che non ho visto Pansy Parkinson da nessuna parte da un giorno intero e vorrei passare del tempo anche con lei, per evolvere la nostra iniziale "conoscenza".
Vado verso i corridoi sbuffando freneticamente per via di nessuna anima viva, neanche i fantasmi che gironzolano per tutta Hogwarts.

Finalmente, mi faccio spazio verso la Sala Comune Serpeverde ma, anche questa, sembra vuota e silenziosa, senza nessun rumore di sottofondo o chiacchiere da parte degli studenti.
Solo un ragazzo é seduto in un divano di pelle nera.
Draco Malfoy mi guarda con volto disgustato fin dal primo momento, come se io dessi fastidio anche non aprendo bocca.
Lo ignoro senza concedergli un minimo saluto o una conversazione concreta.
Prendo un libro appoggiato sul tavolo centrale in fondo alla stanza e mi siedo su un divanetto in pelle nera.
Il biondo difronte a me continua a fissarmi con occhi vispi, provando a scorgere qualcosa dal mio viso.

«Perché sei qui?» chiede dopo attimi di silenzio imbarazzante.

Sbatto il libro sulle mie ginocchia, facendo notare il mio stress che mi provoca ogni volta.

«Ti ricordo che tutti gli studenti della nostra Casa hanno il diritto di venire qui.» rispondo prontamente, senza far trapelare alcuna emozione.

«Ok, scusa sapientona.» esclama alzando gli occhi al cielo.

Mette le mani dietro alla nuca mentre i suoi occhi fissano il soffitto.
Dopo 5 secondi di puro relax, apre nuovamente bocca, chiedendo:

«Senti... come si chiama la tua amica?»

«Se le avresti dato ascolto, dopo che si é presentata, sapresti il suo nome.»

«Abbassa i toni, non parlarmi in questo modo, mezzosangue.»

In quel momento la rabbia si fa strada dentro di me, costringendomi a guardarlo con occhi rabbiosi e iniettati di sangue.

«E, dimmi, perché non dovrei farlo? Per caso, ti credi superiore? Se vuoi tanto sapere il nome della mia amica perché non glielo vai a chiedere invece di rompere a me?» sbraito tutto d'un fiato.

Dopo avergli riferito ciò che penso non proferisce parola, e poi non voglio più stare qui da sola con lui, mi fa solo innervosire e perdere la pazienza.
Mi alzo dal divano, lasciando il libro su di esso, e uscendo velocemente dalla stanza.

***

Cerco Sofia dappertutto ma niente, non la trovo.
Spero soltanto che non si sia persa tra i corridoi, provando a tornare da me. Qui le persone spariscono in un batter d'occhio per via di questo castello abnorme e difficoltoso.
Cammino per i corridoi rifacendo il giro del castello, sperando di ritrovarla da qualche parte.

Da Sofia... :

Sono uscita con Cedric già da parecchio tempo ormai e mi trovo molto bene con lui, anche se non vorrei che la mia migliore amica bruna si stia preoccupando per me.

Io e Diggory ci stiamo divertendo un sacco.
Inizialmente mi ha fatto un intero tour del castello e alla fine abbiamo scelto un posto tranquillo per parlare senza disturbi: il Lago Nero.
Il sole splende nel cielo e si possono sentire gli uccelli cinguettare allegramente. L'acqua del lago emette dei piccoli rumori di onde e l'erba si muove leggermente per via di un venticello improvviso. Ci siamo conosciuti meglio, abbiamo riso e scherzato tutto il tempo, parlando del più e del meno ma tenendo sempre una certa distanza sulle cose personali e private.
Ho potuto analizzare meglio i lineamenti di Cedric, perdendomi nei suoi occhi color smeraldo chiaro e dal suo sorriso stupendo e coinvolgente.

«Prima ho sentito che hai litigato con Astoria.» dice grattandosi nervosamente la nuca, per paura di una mia strana reazione.

«Lascia perdere, se l'è presa con me perché crede che é colpa mia se si é lasciata con Malfoy.» rispondo tranquillamente.

Il suo volto serio e rilassato si trasforma in un'espressione divertita dalla mia affermazione, e subito dopo fa su e giù con lo sguardo tra le mie labbra e i miei occhi.

«Sai... trovo che tu sia molto carina.» sussurra seducentemente, con lo sguardo puntato su di me.

«Grazie, anche tu non sei male.»

Dato che sono le 4:30 e la situazione si sta facendo abbastanza imbarazzante, anche se piacevole, decido di finirla qui e alzarmi dal prato su cui eravamo seduti a gambe incrociate.

«Io devo andare, Valery mi starà cercando. Ci vediamo!» esclamo iniziando a camminare all'indietro.

«Si certo, vai pure. Magari ci vediamo domani.» risponde cambiando il tono di voce.

Ci salutiamo con un sorriso a trentadue denti, dopodiché, raggiungo i corridoi e, tra vari pilastri ed enormi finestre in stile gotico, vedo una figura in lontananza.
É la bruna Serpeverde che mi fa un cenno con la mano.

Intanto Valery... :

Finalmente ho incontrato Sofia, ero veramente preoccupata della sua assenza.
Con passo svelto riesco a mettermi dinanzi a lei con il fiatone per tutte le corse fatte precedentemente.

«Sofi, ero in pensiero che hai fatto?» chiedo mettendo una mano sulla sua spalla sinistra.

«Sono uscita con Cedric, tu sei andata da Silente?»

«Si e ho una buona notizia. Ha detto che condivideremo la stanza!»

Saltiamo dalla felicità e urliamo come matte, poi, i nostri sguardi si concentrano sui gemelli Weasley aggirarsi per i corridoi.

«Hey ragazzi!» esclamo dopo essergli andata incontro.

«Ciao bellezze.» rispondo all'unisono.

«Che state facendo? Avete fatto qualche scherzo?» chiedo.

«Oh si, non potete capire la faccia di Dean Thomas appena gli abbiamo fatto assaggiare le nostre pasticche vomitose.» risponde Fred con enfasi, accennando una leggera, ma pacata, risata.

Andiamo tutti e quattro insieme in Sala Grande, soprattutto per andare a cercare Harry, Hermione e Ron, che anche oggi erano in giro ad Hogsmeade nel corso del pomeriggio.

Quando varchiamo la soglia della stanza, però, qualcuno ferma Sofia.

Annoyed Grey Eyes | Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora