Capitolo 54

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Dopo averci portato da Silente, la professoressa aveva iniziato a discutere con lui, mentre ordinava in tutti i modi di portarlo ad Azkaban con tono nervoso. Il preside, anche se stressato dalla sua presenza, continuava ad essere paziente con lei, ma era parecchio complicato.

Io in quel momento non facevo altro che dimenarmi per togliermi dalla presa di Draco Malfoy, ma risultava tutto inutile.
Mi aveva incrociato i polsi dietro la schiena e non mi mollava neanche per un secondo, consapevole che, se ci avesse anche solo provato, sarei scappata. Il suo corpo era letteralmente attaccato al mio mentre continuava a premere entrambe le mani ai miei polsi. Iniziavo a pensare che il sangue avrebbe smesso di circolare da un momento all'altro.

Avevo anche provato a dargli uno strattone con la poca forza che mi era rimasta nelle braccia, ma invano.

La sua presa era irremovibile.

«Malfoy, se continui a tenermi in questo modo, le mie braccia si staccheranno!» sussurrai a denti stretti, girandomi il più possibile dalla sua parte.

«Smettila di stringere almeno!»

«Non ci penso neanche, credi che sia uno sciocco? So benissimo che farai qualche mossa sbagliata, Martinez.» rispose sussurrando a sua volta, ma vicino al mio orecchio destro. «E non voglio finire nei guai per colpa tua, quindi stai al tuo posto.»

«Va' al diavolo!» ribattei scontrosamente.

Era snervante la situazione creatasi.
Avrei tanto voluto sputargli tutto il mio disprezzo che provavo nei suoi confronti, perché sì, quella volta era veramente ampio.

Guardavo Harry e tutti gli altri compiere le mie stesse mosse. Comprendevo il loro momento di rabbia, ogni secondo sempre più crescente.

Gli occhi verdi del corvino brillavano di pura indignazione, quelli di Hermione Granger erano completamente avviliti, mentre quelli di Ron esprimevano solo rabbia, rivolti verso la professoressa Umbridge.

L'aria da respirare era un cumulo di irritazione, che aveva praticamente raggiunto gli sgoccioli al suono di un rumore inaspettato. 

Un lampo di luce troppo forte da far chiudere gli occhi a tutti, era apparsa al centro dell'ufficio, assordante da far fischiare le orecchie.

Silente era scappato grazie alla sua fenice.

La squadra di Inquisizione si era distratta dal colore accecante del lampo, coprendosi gli occhi con le braccia e dandoci la possibilità di scappare a gambe levate.



***

Il giorno seguente avevamo in progetto di mettere piede al Ministero della Magia di Londra, il luogo da cui erano avvenute le visioni di Harry Potter.
Quest'ultimo non voleva far rischiare nessuno, anzi avrebbe preferito andarci da solo come specificato il pomeriggio precedente al ponte del castello.

Ma no, non era assolutamente possibile mettere in pericolo un ragazzo così giovane. Neville era stato chiaro: saremmo andati tutti con lui, o comunque i pochi di cui Harry si fidava, e così successe.

Le strade gelide di Londra si vedevano perfettamente in groppa ai Thestral, il vento solleticante tra i capelli faceva venire i brividi, ma era più la sensazione di volare a vuoto il problema.

I Thestral erano cavalli scheletrici invisibili, potevano essere visti soltanto da chi aveva avuto la sfortuna di osservare uno scenario di morte. E a me non era mai capitato.

Mi tenevo a qualcosa di trasparente, ma percepivo le ossa nere del cavallo volante contrarsi mentre continuava a sbattere le ali. Come sensazione era leggermente disgustosa, ma accettabile.

Annoyed Grey Eyes | Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora