Mi sveglio di soprassalto con le mani che tremano e la fronte zuppa di sudore freddo. La luce verdastra del Lago Nero illumina il mio letto completamente disfatto, mentre metto una mano sulla fronte per lo spavento.
Con stanchezza, mi alzo dal materasso bianco e corro verso il bagno, traballante.
Appoggio le mani sul bordo del lavandino e guardo per una frazione di secondo il mio volto, assonnato e incredulo allo stesso tempo, sul grande specchio dinanzi a me.«Cosa mi sta succedendo?» chiedo a me stessa con sguardo preoccupato, mettendo entrambe le mani sulla testa.
Apro velocemente l'acqua del lavandino e inizio a sciacquare il mio viso ancora insonnolito, sperando di comparire in un altra realtà. Poi, appena riprendo le forze, ritornando subito dopo di fianco al mio letto, noto l'assenza della mia compagna di stanza.
Percorro qualche metro per arrivare al mio armadio, per poi scegliere un abbigliamento abbastanza consono per la seconda prova del Torneo Tre Maghi.
Esco dalla stanza in fretta e furia per cercare la mia migliore amica, ma dopo aver fatto colazione con scarsi risultati e con il viso disperato per non aver incontrato nessuno, raggiungo l'uscita del castello per essere puntuale.
Il molo del lago é colmo di una decina di studenti, pronti per assistere allo scenario che avverrà successivamente.
Un po' spaesata, scruto la figura di un ragazzo dalla maglia rossa e nera, accompagnata da bermuda color nero pece, come i suoi capelli.
«Harry!» lo richiamo, correndo verso di lui e appoggiando una mano sulla sua spalla per riprendermi. «Hai visto Sofia?»
«No, mi dispiace. Tu per caso hai incontrato Hermione e Ron da qualche parte?» mi chiede a sua volta con sguardo speranzoso.
«Vorrei tanto dir di sì, ma non ho idea di dove siano.» rispondo formando le mie labbra in una linea sottile.
Faccio vagare il mio sguardo dappertutto, cercando di trovare i miei amici scomparsi.
Al centro del Lago Nero ci sono ben tre torri dove si trovano alcuni studenti e tutti i professori, così ci incamminiamo insieme e raggiungiamo le barche di legno.
Il grifone inizia a remare per poi, dopo qualche minuto, ritrovarci su una delle strutture.
Al nostro arrivo ricevo un ultimo abbraccio dal ragazzo, con un movimento improvviso. Draco Malfoy, al piano di sopra, continua a guardarci male e sbuffare freneticamente.
Raggiungo i campioni mettendomi insieme al gruppo di Grifondoro, dietro alle loro spalle con le mani che tremano.
Il professor Moody si trova di fianco al quarto campione, che tiene qualcosa di viscido e verde in mano. Silente, con la sua voce possente, inizia ad avvisare e spiegare quello che dovranno fare i quattro ragazzi.
«Il vostro tesoro é stato rubato, dovete trovarlo.»
I tre giovani studenti si tuffano in acqua dopo il botto del cannone, tranne Harry Potter che mangia l'algabranchia in ritardo. Inizialmente, sembra che stia per vomitare quella stessa sostanza, ma Alastor Moody gli da qualche colpetto sulla schiena per farlo calmare.
Quest'ultimo riesce a tuffarsi in malomodo, facendo sbarrare gli occhi a tutti i presenti.
«Dite che starà bene?» chiedo a Dean Thomas e Seamus, quando mi accorgo del silenzio circostante e della mancanza di un segnale da parte di Harry.
«Speriamo di sì!» risponde Dean osservando il fondo del lago. «Guardate! Cos'è quello?!» grida sorpreso il secondo dopo.
Una figura spunta fuori dall'acqua schizzando dappertutto, facendo una capriola in aria e dando la possibilità di intravedere il volto del grifone.
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Annoyed Grey Eyes | Draco Malfoy
FanfictionPuò una lettera cambiare il corso delle tue giornate? Sarebbe consono passare a un'altra vita piuttosto che continuare a viverne un'altra? Valéry Clarise Martinez non sa rispondere a queste eventualità, tuttavia l'idea pare così allettante che potre...