Capitolo 2

1.5K 54 68
                                    

La luce mattutina del primo Settembre si inoltra dalla finestra con gentilezza, baciando il mio viso.

Le mie palpebre avvertono quel colore aranciato dell'alba a poco a poco che continua ad avvicinarsi alla mia figura sonnolenta.

Le labbra sono coperte dalla trapunta del letto, gli occhi ancora serrati.
Il naso che sbuca fuori per poter abbandonare respiri leggeri e regolari; ciocche brune dei capelli poggiate sul cuscino, afflosciate come fiori appassiti.

Un sospiro lascia la mia bocca impastata dal sonno.

Gli occhi decidono di aprirsi con il poco sbattere delle palpebre.

Intercettano la stanza, il caldo proveniente dal materasso in cui il mio corpo giace.

Poi la finestra, e la certezza che sia quel giorno.

Un sorriso nasce e si dipinge sul mio volto ancora assonnato, tralasciando lo sbadiglio improvviso che vuole oltrepassarlo.

I miei piedi toccano il pavimento freddo.

Compio vari passi fino ad arrivare alla valigia sistemata al termine del letto.

É marrone, il manico superiore malridotto per via del tempo passato.

Come dimenticare la storia di quella valigia.
Tramandata da mio padre, per poi passare tra le mie mani.

Tocco la superfice, compiaciuta, sentendo al tatto il suo morbido materiale.

Piccoli ornamenti dorati sono sistemati agli angoli. La pelle del manico é sgualcita al di sotto.

Un tic leggero si perde nell'aria, quando la apro per vedere il contenuto.

Libri di magia.
Penna d'oca con calamaio e inchiostro.
Paiolo.
Materiale per Pozioni.
Toga nera con lo stemma di Hogwarts piazzato sulla cravatta.
Bacchetta magica.

Chiudo la valigia con un nuovo tic, procedendo con il resto della preparazione.

*


«Ancora con questa storia!» un urlo proviene dal salotto, chiaro tra le pareti dell'abitazione.

«Quante volte ancora dovrò ripeterlo, caro? Sono certa che la smisteranno in Corvonero.»

La voce acuta della donna dai capelli ramati risuona di nuovo, interrompendo il tono sicuro del marito.
Quest'ultimo seduto sulla poltrona dai grossi braccioli, con un quotidiano tra le mani.

«Temo che non sarà così, tesoro.» ribatte, gli occhiali da lettura poggiati sul naso.

«Il coraggio che porta con sé, la disponibilità... il cuore nobile! Oh-oh!» esclama fieramente, poggiando il giornale sulle ginocchia. «Grifondoro, é la Casa che le si addice!»

«Falla finita, Robert! Hai visto com'è creativa e intelligente la mia bambina?» viene subito seguito da Allison.

Scruto i loro volti dall'espressione competitiva dalla ringhiera delle scale.

Presa a ridacchiare silenziosamente, con la mano sinistra dinanzi alla bocca, stringo il manico della valigia.

In quel istante, le loro figure adulte sembrano sparire, mentre un ricordo lontano prende forma nella mia mente.

~


Allison passò le delicate dita sulle copertine sgualcite di antichi libri di magia, sotto la luce pomeridiana che rifletteva dalla grande finestra della biblioteca.

Passava interi pomeriggi in quella parte del castello, meravigliata dal silenzio che riempiva le pareti.

Studenti di anni differenti utilizzavano quella pace per concludere i compiti assegnati ad ogni lezione svolta.

Annoyed Grey Eyes | Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora