Il castello di Hogwarts continua a rimanere silenzioso, come se tutti i presenti al suo interno siano morti.
La Sala Grande era stata sistemata qualche ora prima, in onore alla morte di Cedric Diggory: i lunghi tavoli su cui mangiamo quotidianamente sono stati rimossi, l'enorme finestra dietro al tavolo dei professori resta l'unica fessura di vetro da cui la luce entra nella stanza. Anche il tavolo del corpo docente é sparito; al suo posto c'è una poltrona su cui ha preso posto Albus Silente, con la mano destra sulla fronte.
Le panche di legno scuro sono sistemate orizzontalmente, per far sì che ci si possa sedere e ascoltare ciò che ha da dire una persona importante come il preside.
La testa di Sofia é appoggiata alla mia spalla sinistra, a tratti bagnata per via delle lacrime che inondano il viso dolce della studentessa.
Harry Potter tiene lo sguardo basso, pensando a tante di quelle cose, che probabilmente potrebbe scriverci un poema: anche se all'inizio non aveva un gran rapporto con Cedric, ci teneva veramente tanto a lui e la sua perdita gli é dispiaciuta molto.
Draco Malfoy, invece, non si muove dal suo posto fisso vicino al mio corpo stanco, con la sua mano gelida sopra la mia.
«Oggi prendiamo atto ad una perdita davvero atroce.» inizia a parlare il preside, prima di alzarsi e camminare avanti e indietro.
«Cedric Diggory era, come sapete tutti, un'eccezionale lavoratore. Infinitamente equanime e cosa più importante un fedele amico. Per tanto, ritengo che abbiate il diritto di sapere esattamente com'è morto. Vedete, Cedric Diggory é stato assassinato da Lord Voldemort. Il Ministero della Magia non desidera che io ve lo dica, ma per me non farlo sarebbe un insulto alla sua memoria. Ora il dolore che proviamo per questa terribile perdita mi rammenta, ci rammenta, che nonostante proveniamo da luoghi diversi o parliamo lingue diverse i nostri cuori battono all'unisono. Alla luce dei recenti avvenimenti, i legami di amicizia che abbiamo stretto quest'anno sono più importanti che mai. Ricordatevi questo e Cedric Diggory non sarà morto invano. Ricordatevi questo e noi onoreremo un ragazzo che é stato gentile, onesto, coraggioso e sincero fino alla fine.» conclude, lasciando che i nostri pensieri emergano internamente.
***
Alla fine dell'anno, le due scuole di magia ripartono per tornare nuovamente dal luogo in cui sono arrivate.
La scuola di Beauxbatons si libera in cielo con una carrozza bianca, mentre quella di Durmstrang galleggia nel Lago Nero con una nave abnorme.
Cammino svelta nella passerella del binario 9 3/4, pronta per tornare alla Tana dei Weasley e passare l'intera estate in loro compagnia.
Tra la mano destra ho a presso il mio unico bagaglio e la gabbia della splendida civetta bianca, mentre i miei amici mi incitano a raggiungerli con un cenno del capo.
«Martinez!» mi richiama una voce strascicata, prima che possa girarmi nella sua direzione.
Malfoy si posiziona davanti ai miei occhi dopo una piccola corsa, senza nessun oggetto o bagaglio in mano.
«Cosa vuoi?» gli chiedo alzando un sopracciglio.
«Nulla, volevo solo salutarti.» risponde scrollando le spalle. «Non ci vedremo fino all'anno prossimo.»
«Malfoy, sono solo due mesi, non ci vorrà un'eternità a tornare.» rispondo accennando una risata sarcastica.
«Peró, voglio che tu faccia una cosa.» continuo con un sorrisetto complice.
«Spara.» commenta lui, con le braccia conserte all'altezza del petto.
«Prometti che mi scriverai?» chiedo speranzosa.
«Certo, principessa.» risponde raggiante.
Appoggio velocemente sia la gabbia dorata che il bagaglio per abbracciarlo, circondando poi braccia al suo collo pallido.
Inizialmente rimane paralizzato, con le braccia aperte, ma il secondo dopo nasconde il suo volto dietro la mia spalla e afferra i miei fianchi con entrambe le mani. Il respiro caldo che emanano le sue narici finisce per riscaldare la mia maglietta arancione.
Poi, appena apro gli occhi, mi allontano velocemente dalla presa del ragazzo.
I miei occhi scuri saettano vicino a un pilastro bianco, prima di scorgere la figura del padre del purosangue parecchi metri lontano da noi.
Ha dei lunghi capelli biondo platino, un lungo mantello nero che nasconde tutto il suo corpo e un bastone da passeggio con sopra la testa argentata di un serpente.
Draco Malfoy mi guarda confuso all'inizio, come se avessi visto un extraterrestre, ma poi si concentra anche lui su suo padre, guardando nella mia stessa direzione.
Il ragazzo cambia completamente espressione, diventando serio mentre si gratta il naso nervosamente.
«Beh, ci vediamo.» concludo riprendendo le mie cose, per poi correre verso i miei amici.
«Finalmente, ce ne hai messo di tempo!» esclama Sofia, ridacchiando.
Saliamo all'unisono sul treno, stando attenti a non inciampare sui gradini principali. Prendiamo posto nella prima cabina accogliente che ci capita, illuminata dai raggi del sole che oltrepassano il vetro della finestra.
«Speriamo che mia madre abbia preparato qualcosa di buono per merenda.» esclama Ronald con occhi sognanti.
«Ma tu pensi sempre a mangiare?» chiede Hermione, con uno sguardo sbigottito.
«Non si vede?» domanda a sua volta il ragazzo, aprendo le braccia.
Mentre ridiamo animatamente, la nostra attenzione viene prestata a uno studente che sale repentinamente sull'Hogwarts Express.
Malfoy guarda tutti in modo anomalo e arrogante, passando per tutte le cabine dalle porte scorrevoli aperte.
I suoi occhi di ghiaccio sembrano fingere, come se stesse recitando una parte.
Si puntualizza su Harry Potter, alzando e abbassando velocemente le sopracciglia con occhi vispi, per poi andarsene in fondo al treno.«Che insignificante ragazzo.» commenta Hermione Granger, sbuffando.
«Sai, Hermione, non mi sembra una novità!» aggiunge il rosso, scuotendo la testa in segno di disappunto.
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Spazio Autrice❤
Ciao! Questo é l'ultimo capitolo del quarto anno, spero che vi abbia strappato un sorriso anche dopo la morte di Cedric.
Commentate e votate, per farmi capire che sostenete la mia storia!
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Annoyed Grey Eyes | Draco Malfoy
FanfictionPuò una lettera cambiare il corso delle tue giornate? Sarebbe consono passare a un'altra vita piuttosto che continuare a viverne un'altra? Valéry Clarise Martinez non sa rispondere a queste eventualità, tuttavia l'idea pare così allettante che potre...