Capitolo 53

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Sono passati due anni interi dopo la morte di Cedric Diggory.
Alcuni di noi sono ancora molto tristi e non riescono a dimenticare l'accaduto, mentre altri pensano che la sua perdita é stata solo finzione e che il ritorno di Lord Voldemort sia una farsa.

Quelle ipotesi mi facevano andare su tutte le furie ogni qualvolta che le sentivo, perché a metà del quinto anno potei confermare la vera apparizione di quell'essere. La sua voce mi era entrata in testa, ormai, e tutte le volte che ci pensavo mi venivano i brividi.

Ma appena raccontavo quelle "assurdità" a qualcuno, nessuno ci credeva:

Era un estate molto calda, il sole picchiava su ogni spazio che mi circondava e la mia voglia di rientrare a Hogwarts era davvero tanta.

La famiglia Weasley mi aveva accolto per una seconda volta alla Tana, in compagnia di Harry e Hermione.
Quando entrai all'interno di quelle mura ricevetti un forte abbraccio da parte di Molly, che quasi mi strapazzava come una bambina di età minore.

Quei due mesi erano passati troppo velocemente per me, tra varie risate, lo svolgimento di compiti con l'aiuto di Hermione e le splendide cene di famiglia; ma purtroppo, la sera prima di tornare a scuola ero agitata e in ansia.

Inizialmente, volevo solo ripartire verso quello splendido castello, dove avevo vissuto la mia quotidianità per ben due anni, ma quella voglia si era trasformata in un vero e proprio incubo. Sapevo già, che se avrei camminato per i lunghi corridoi, illuminati dalla luce del sole, mi sarebbero riemersi pensieri tristi nella mente.

La mattina seguente mi svegliai molto presto; non ero riuscita a dormire per niente la notte prima, perché l'immagine di Cedric che veniva ucciso, mi creava brutti sogni da affrontare.

Appena scesi dal letto mi vestii normalmente, indossando un leggins nero, un top bianco e un cardigan color beige, dopodiché andai verso il soggiorno della Tana, aspettando il resto dei miei amici ancora mezzi addormentati.

Tra le mani, stringevo solamente una valigia color nocciola e la gabbia di Choco, la mia civetta candida, che mi rallegrava le giornate malinconiche: litigava parecchio con Edvige, e nel bel mezzo delle vacanze non facevano altro che andare a caccia o dormire.

Raggiungemmo la stazione di King's Cross, poi il binario 9 3/4, entrando infine sul lungo treno, che ci avrebbe portati a destinazione.

All'interno del mezzo incontrai la mia compagna di stanza dai capelli biondi, che camminava svelta per cercare una cabina. Decidemmo di entrare in uno scompartimento in mezzo a molti altri, mentre Ginny Weasley e i gemelli andarono nella parte opposta della locomotiva.

Molti ragazzi di cabine vicine non facevano altro che guardarci male, mandando occhiatacce velenose da ogni parte. Odiavo essere fissata dalla gente in quel modo, e per di più questo mi faceva perdere la pazienza.

Dopo circa due ore di viaggio eravamo giunti a fine percorso, così ci alzammo tutti insieme per poterci stiracchiare velocemente. Prendemmo i vari bagagli, scendemmo dal treno e cominciammo a camminare senza sosta, mentre il mezzo di trasporto continuava a produrre rumori di ferraglia molto fastidiosi.

Stavamo sempre ad un centimetro di distanza dalla locomotiva, ma ci fermammo quando tre figure raggiunsero i nostri corpi stanchi per il viaggio e iniziarono a parlare con noi in modo sgarbato.

Riconobbi subito uno di loro, senza neanche fissarlo molto: alto, carnagione pallida, chioma perfetta color biondo platino, occhi paragonabili al ghiaccio e smoking completamente nero.

Draco Malfoy camminava a passo deciso e svelto, con Vincent Tiger e Gregory Goyle alle sue spalle e la mano che stringeva solo una valigia.

«Mi sorprende che il Ministero ti lasci girare ancora libero, Potter.» commentò con la sua voce strascicata, poi mi squadrò velocemente dalla testa ai piedi, come se cercasse disperatamente il mio sguardo.

Annoyed Grey Eyes | Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora