Capitolo 17

605 30 18
                                    

La mattina seguente, nel bel mezzo della colazione, la mia espressione non cambia mai.
Non guardo in faccia a nessuno, ancora sopraffatta dal dolore della sera prima.

Molti studenti della mia stessa Casa se ne sono accorti prima di quanto credessi; mi fanno domande su domande, ma io non riferisco neanche una minima risposta.

Solitamente, al tavolo dei Serpeverde chiacchiero molto spesso con i miei coetanei, perciò hanno imparato a conoscermi maggiormente e sanno quando qualcosa non va dal mio punto di vista.

«Dovresti mangiare qualcosa, altrimenti ti sentirai male alla lezione di Piton.» afferma Pansy Parkinson, seduta dinanzi a me mentre addenta un dolce muffin alla carota.

«Te l'ho già detto, Pansy. Oggi non me la sento, preferisco rimanere a stomaco vuoto.» rispondo tenendo lo sguardo basso verso il mio piatto.

«Come vuoi, ma io ti ho avvisato.» ribatte finendo la sua colazione.

***

Tutto il gruppo di Serpeverde, insieme a quello di Grifondoro, entra all'interno dell'aula di Severus Piton, dopo aver oltrepassato i cupi Sotterranei.

Gli alunni non tardano a prendere posto, occupando rapidamente le sedie dinanzi ai banchi, mentre mi ritrovo dopo poco a corto di un compagno con cui stare accanto.

«Sbrigati, Martinez. C'è un posto di fianco al mio.» esclama Draco Malfoy, battendo più volte la mano sopra la sedia di fianco alla sua.

«Non ci tengo a starti vicino, Malfoy.» rispondo guardandolo con un'espressione disgustata.

«D'accordo allora, se preferisci sederti per terra, fallo pure.» ribatte prendendo la sua borsa a tracolla color nocciola e posandola lentamente sopra all'altra sedia.

«Ok, va bene! Mi siedo accanto a te, togli questa borsa.» rispondo subito dopo, prima che potesse appoggiarla definitivamente.

Mi accenna un ghigno malizioso fino alle orecchie, togliendo ciò che gli ho detto e riponendo l'oggetto per terra.

«Oggi prepareremo una Pozione Restringente.» spiega Severus sistemando il suo mantello completamente nero.

Recupero il mio paiolo dalla borsa, ma appena lo posiziono sopra al banco, Malfoy non tarda a prendere il suo e ad avvicinarlo ulteriormente al mio.

«Signore!» lo richiama ad alta voce.

«Signore, ho bisogno che qualcuno mi aiuti a tagliare queste radici di Margherita, perché ho il braccio...» esclama guardando il suo braccio destro totalmente fasciato.

«Signorina, taglia tu le radici a Malfoy.» risponde l'uomo dai capelli corvini senza alzare gli occhi.

«Il tuo braccio sta benissimo.» sibila il biondo che subito dopo fa una smorfia.

Inizialmente, non gli do corda neanche per un secondo, continuando a migliorare il mio lavoro.

«Hai sentito cosa ha detto il professor Piton? Tagliami quelle stupide radici.» ripete con un tono alquanto infastidito.

Sbuffo alzando gli occhi al cielo, prendendo il coltello e afferrando le radici del viziato tritandole grossolanamente, a pezzi di grandezza diversa.

«Professore.» esclama il purosangue con la sua voce strascicata.

«Questa ignorante sta mutilando le mie radici.» continua puntandomi un dito contro.

Severus Piton avanza verso il nostro banco. Avvicina il suo naso adunco alle radici, poi mi rivolge un sorriso sgradevole da sotto la cortina di lunghi, neri capelli unticci.

Annoyed Grey Eyes | Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora