La figura dinanzi a me porta una ciocca dei suoi capelli marroni dietro alle orecchie, accompagnata da uno sguardo malizioso mentre tolgo la presa dai suoi fianchi.
«Ma ciao Dracuccio.» esclama con il suo solito tono di voce stridulo.
Rimango immobile alla vista di Astoria Greengrass, totalmente incredulo della sua presenza. Dopo tutto quello che aveva fatto in precedenza, sia a me che a Valery, ha ancora il coraggio di farsi vedere in bella vista?
«Astoria?! Ma come...» borbotto cercando una spiegazione in autonomia.
«Contento di vedermi, vero?» mi chiede mentre fa una leggera risata irritante.
Alzo gli occhi al cielo, per poi fulminarla con lo sguardo in modo truce.
Odiavo fin dai vecchi tempi il suo atteggiamento, e fidanzarmi con lei era stato un grosso sbaglio.«Ma certo, hai pianificato tutto fin dall'inizio.» ipotizzo posizionando le braccia conserte all'altezza del petto.
«Draco, vi avevo avvisato a te e alla tua amica rognosa. E ho raggiunto il mio scopo, finalmente.» spiega con un ghigno stampato in volto, orgogliosa delle sue squallide azioni.
«Da quando avevi intenzione di mettere in atto questa farsa?» chiedo per sapere altre informazioni.
«Semplice, all'inizio di Ottobre, un mese dopo dal nostro ultimo incontro.» risponde lentamente.
«Quindi, hai usato la-» tento di dire, ma vengo interrotto spudoratamente da lei.
«Pozione Polisucco, esatto.» dice fiera di sé, come se avesse fatto qualcosa di magnifico.
Abbasso lo sguardo per qualche minuto, riflettendo su dove possa essere la vera Pansy Parkinson, e in che stato si possa trovare.
«So a cosa stai pensando e non te lo dirò.» afferma come se mi avesse letto nella mente.
Mi giro dall'altra parte e me ne vado, senza salutarla e senza rivolgerle nessuno sguardo che potrebbe sembrare vendicativo.
Cammino a pesanti falcate verso la Sala Grande e mi siedo al mio tavolo con la paura di capitare proprio davanti a Valery.La ragazza dai capelli color cioccolato non mi rivolge nemmeno uno sguardo, mentre trova più interessante osservare il suo piatto.
«Non ce la faccio più!» grido nervoso e attirando l'attenzione di alcuni studenti.
Lo sguardo della Serpeverde si gira verso di me, facendo sbattere la forchetta sul suo piatto e mantenendo il contatto visivo con i miei occhi.
«É inutile che continui ad ignorarmi, non vai avanti in questo modo.» inizio irritato, proprio quando Blaise mi sussurra di calmarmi. «Lascia che ti spieghi meglio cosa è successo veramente.» continuo speranzoso di una sua risposta.
«Bene, sentiamo cos'hai da dire!» esclama ancora più arrabbiata.
«É stata Astoria a pianificare tutto questo, non Pansy! Ci siamo sbagliati... e, in realtà, tu ti sei sbagliata.» spiego puntando un dito contro di lei.
«E come provi il fatto che é stata lei, eh?» chiede accompagnata da una smorfia.
Racconto l'accaduto di pochi minuti prima e da ognuna delle mie parole lei rimane completamente scioccata, che quasi apre la bocca fino al pavimento.
«Ma quindi ora dov'è Pansy?» chiede Sofia, che ha ascoltato la conversazione fin dall'inizio.
«Non lo so.» rispondo turbato.
Valery a quel punto si alza di scatto dalla panca, intanto che inizia ad indietreggiare cautamente per non farsi vedere dai professori, sistemati nel tavolo più infondo.
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Annoyed Grey Eyes | Draco Malfoy
FanfictionPuò una lettera cambiare il corso delle tue giornate? Sarebbe consono passare a un'altra vita piuttosto che continuare a viverne un'altra? Valéry Clarise Martinez non sa rispondere a queste eventualità, tuttavia l'idea pare così allettante che potre...