Capitolo 3

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Le suole delle scarpe scolastiche battono contro il pavimento della Sala Grande con un deciso ticchettio.

Le candele sospese nell'illusione del cielo stellato, sopra le teste degli studenti, si prestano a muoversi dall'alto verso il basso in modo lento e rilassante.
Le flebili fiammelle che sciolgono la cera bianca riflettono tra le pareti rocciose.

Queste ultime sono decorate da grandi statue di pietra rappresentanti un leone, un serpente, un tasso e un corvo dalle fauci spalancate.
Tra queste, catene grossolane mantengono recipienti in ferro battuto, contenenti imponenti fiamme di fuoco scoppiettante.

I quattro tavoli in rovere vengono liberati dalle figure entusiaste degli studenti, quando l'ultimo discorso del Preside rieccheggia in ogni angolo della stanza («Attualmente, la nostra scuola ospita alcuni dei Dissennatori di Azkaban! Sono in missione per conto del Ministero della Magia. Sono di guardia a tutti gli ingressi, e finché rimarranno con noi, voglio che sia chiaro che nessuno deve allontanarsi da scuola senza permesso!») e giunge al termine nei pochi minuti successivi.

«Hermione!» nei miei occhi riflette la sua chioma cespugliosa.

La sua toga scarlatta si riesce a scorgere nel momento in cui prende a voltarsi verso il mio viso sorridente.

A sua volta, gli angoli delle sue labbra prendono una piega radiosa.

«Valéry!» esprime a trentadue denti, le braccia lungo i fianchi.

I nostri volti si scambiano occhiate allegre mentre abbandoniamo, alle nostre spalle, la Sala Grande, oltrepassando l'alta porta dorata dagli ornamenti in rilievo.

I passi che compiamo si odono scattanti, uno dopo l'altro come fossero meccanici, quando saliamo le larghe scale antiche alla sinistra della grande sala.

Lì, un lungo corridoio si presenta poco illuminato dalla luce pomeridiana.

Le finestre medievali da strambi intrecci attorno a fessure si susseguono per ogni muro giallastro. Questi, separano altri corridoi labirintici e angoli nascosti in ombra.

Nella mia visuale appaiono gruppi di studenti e il loro chiacchiericcio sommesso da altre voci.

«Accipicchia, trovo meraviglioso il castello!» una conversazione prende vita appena schiudo le labbra in un secondo sorriso compiaciuto. «Esperienza incredibile il mio smistamento! Non trovi, Hermione?»

Un espressione indecisa lascia il suo viso inizialmente allegro.

Nei suoi occhi bruni passa una scintilla di incertezza, i suoi zigomi si abbassano quando svanisce il suo sorriso dai denti scoperti.

Arresto i miei passi continui, fermando la mia figura al centro del corridoio.

Hermione segue i miei movimenti, lo sguardo vaga tra gli alunni dalle toghe dall'appartenenza differente.

«Qualcosa... ti turba?» le chiedo sbattendo le palpebre. Per due volte di seguito.

Boccheggia ancora con occhi vaganti, poi dalle sue labbra prende forma una frase poco convinta: «Trovo... fantastico che ti sia piaciuto il tuo smistamento, Valéry.»

Il chiacchiericcio incombe sui nostri corpi dubbiosi, immobili sul posto.

«Anche se... credevo impossibili le tue doti da Serpeverde

Annoyed Grey Eyes | Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora