52. Scambio di informazioni

26 4 0
                                    


Soul giunse di fronte all'appartamento di Black Star in una decina di minuti. Anche se dell'appartamento non rimaneva molto. Nemmeno della palazzina, a dire il vero. 

- Non può essere... - biascicò, mettendo in cavalletto la moto e iniziando a farsi strada tra la folla di curiosi. I vigili del fuoco e i soccorritori erano già all'opera, anche se era chiaro fossero appena giunti sul posto. Le fiamme, ancora incontrollabili, rischiavano di espandersi agli edifici vicini, che, per sicurezza, stavano venendo evacuati. 

Cos'è successo?

Ho sentito che è stata una perdita di gas.

Una perdita di gas?! Impossibile!

Quella era una bomba, te lo dico io. Fidati di questo vecchio. In guerra ne ho visto di cotte e di crude. 

Che spettacolo stupendo, non credi? Tra le voci che giungevano ovattate alle orecchie dell'albino, quella dell'ogre lo colpì come una pugnalata al ventre. Soul si voltò lentamente verso il demone rosso che si tratteneva a stento dal ridere. I denti appuntiti completamente scoperti in un sorriso diabolico mordicchiavano le dita per l'eccitazione. 

- Stupendo? Ma che...? -.

- Oh, suvvia! Non venire a farmi la morale - gli disse cantilenando il demone. - In fondo non sei molto diverso da me -. 

Nello stupore provocato da quell'affermazione, l'albino si vide riflesso negli enormi occhi sanguigni di quell'essere. Sussultò e si portò una mano al viso con orrore. Nel frattempo, l'ogre iniziò a saltellare attorno al ragazzo, oscillando la testa da un lato e l'altro come un pazzo. - Questa è la pazzia. Stupenda, vero? -. 

Per un istante, Soul si sentì precipitare in uno spazio al di là del mondo che lo stava circondando. Tutti i rumori, tutti gli odori, tutti i colori... scomparvero. C'era solo lui. E un'enorme tela nera, infinita e oscura. 

Pazzia? 

- Esatto - gli rispose una voce suadente. In mezzo a quel... nulla, una debole e tremolante fiammella comparve, illuminando il sorriso dell'ogre.

La pazzia crea questo dolore? 

Il demone scosse la testa dolcemente. - La pazzia - iniziò a spiegare come se si stesse rivolgendo ad un bambino - ti permette di essere forte e superare il dolore. Guarda me - aggiunse, portandosi una mano al petto. Soul alzò lo sguardo verso il demone, che diventava sempre più grande. - Io riesco a godere di questa catastrofe. Questo perché non ho paura. Questo perché credo nella forza della pazzia -. 

In un angolo del suo cervello, Soul pensò che quel discorso non aveva alcun senso. Ma il pensiero venne immediatamente scacciato, e l'albino iniziò a trovarsi attirato dalle parole suadenti del demone. Seguire i propri istinti, soddisfare i propri desideri, guadagnare potere e non provare più dolore. Questo avrebbe guadagnato se si fosse lasciato andare alla pazzia? 

Ma cosa perderei?

- Pfui! Nulla di che! - gli rispose l'ogre. - Il prezzo da pagare è insignificante, davvero! Un nonnulla! In confronto a tutto quello che guadagnerai, abbracciando la follia -. 

Bzzzzz!!!

Bzzzzzz!!

Bzzzzz!!

Nella tasca dei jeans, il cellulare di Soul iniziò a vibrare con insistenza, facendogli tornare la lucidità. 

[Patty] Ragazzi, avete visto che è successo?

[Black Star] Soul! Maka! Dove siete?

[Kid] Ehi, Soul! Non riesco a mettermi in contatto con Maka. 

MadnessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora