Kevin e Soul si scambiarono un'occhiata confusa. Maka aveva appena fatto perdere conoscenza al ragazzetto dai capelli color pesca e lo stava trascinando in giro per la stanza in cerca di un posto abbastanza protetto. La bionda aveva detto che non voleva rischiare rimanesse vittima di ulteriori cedimenti.
- Adesso cosa facciamo? - chiese il bruno, indicando le uscite bloccate da pezzi di soffitto accatastati in maniera disordinata a confusa.
- Non ci sono uscite di emergenza? -.
- Certamente. Ma saranno sicuramente state prese di mira anche quelle - rispose lo stesso alla domanda dell'albino. Soul incrociò le braccia con fare pensieroso.
- Potremmo usare qualche finestra - borbottò a fior di labbra.
- Impossibile - affermò Maka, tornando dai due ragazzi. - Questi vetri sono resistentissimi. Non riusciremmo a romperli. E l'apertura è elettronica -.
- E immagino il sistema sia stato compromesso - notò l'albino, alzando gli occhi al rettangolo indicante l'attivazione del sistema energetico di sicurezza. Non era certo che, il suddetto sistema, andasse ad alimentare anche l'apertura e la chiusura delle finestre. A conferma del suo ragionamento, la ragazza annuì sospirando.
- Inoltre... - iniziò a dire Kevin, spostando freneticamente lo sguardo da un angolo all'altro della stanza. - Dobbiamo stare all'erta. Non credo che Crona fosse qui da solo -.
Maka scosse nuovamente la nuca. Conoscendo l'amico, era praticamente impossibile si fosse mosso in autonomia. Era talmente insicuro e dipendente dalla famiglia, che non si allontanava mai troppo dalla madre o dal fratello. Presupponendo che Ragnarok si trovasse ancora al loro appartamento, la bionda ipotizzò che Medusa dovesse trovarsi da qualche parte all'interno dell'edificio.
- Ma perché hanno deciso di rischiare tanto? Non bastava far esplodere l'edificio? -. Soul concluse ad alta voce il pensiero della compagna.
Ella si portò un dito alle labbra, mordicchiandosi l'unghia per il nervoso. - Louglas mandava loro tutti i dati e le informazioni attraverso il computer, quindi non c'era bisogno che venissero di persona -.
- Anche ... - Kevin si bloccò qualche secondo, deglutendo. - Anche l'uccisione di Louglas non necessitava la presenza di Crona. Sarebbe bastato fare come... - il ragazzo si fermò nuovamente, rendendosi conto dell'insensibilità della sua affermazione.
Maka comprese il paragone che l'amico stava per espletare. - Come hanno fatto con mia madre - finì, accennando un mezzo sorriso triste per tranquillizzare il bruno.
- Forse stanno cercando qualcos'altro - ipotizzò Soul. - Avremmo dovuto chiederlo a Crona, prima di metterlo KO - aggiunse, sollevando un sopracciglio in direzione della bionda, la quale distolse lo sguardo mordendosi il labbro inferiore.
- Comunque... al piano superiore si trova l'ufficio della sicurezza. Loro hanno sicuramente un modo per mettersi in contatto con l'esterno. Anche se immagino che la polizia si sia già mobilitata -.
- Hai ragione, Kevin. Ma stare qui a non fare nulla mi sembra uno spreco di tempo -.
Il ragazzo dai capelli albini posò le proprie iridi carminie sulla figura della compagna. Stava tremando quasi impercettibilmente, mentre continuava a muovere le mani e a attorcigliarsi le dita le une sulle altre. L'adrenalina aveva chiaramente preso il sopravvento su di lei e, a Soul, parve che la bionda necessitasse di azione per impedire alla propria mente di pensare.
Kevin parve pensarla allo stesso modo dell'albino, perché corrugò la fronte con fare indeciso. - Potrebbe essere pericoloso -.
- Anche stare qui. Fino a quando non verremo portati fuori, ogni secondo potrebbe essere fatale - protestò Maka, cercando di convincere i due ragazzi a proseguire. Notando tuttavia l'indecisione nei loro visi, ella aggiunse: - Andrò anche da sola -.
- Ho capito, ho capito - si arrese Soul, alzando le mani al cielo. - Ti accompagneremo -. Lasciarla da sola sarebbe stato ancora peggio. Ora che l'aveva finalmente raggiunta, non le avrebbe permesso di allontanarsi da lui. Ogni volta che rimaneva da sola, la bionda si cacciava in qualche guaio.
Anche Kevin acconsentì, sospirando. Il suo sesto senso gli suggeriva che quella decisione li avrebbe portati incontro ad un infelice incontro. Se nell'edificio si trovavano altri membri dell'Organizzazione, il bruno temeva di doversi scontrare anche con loro. Sapeva già, dal racconto di Soul, che Mike e Lenoir erano da depennare dalla lista di futuri possibili aggressori. Ragnarok si trovava ancora a Death City, mentre Crona era già stato neutralizzato. A quel punto, pochi erano i fidati di lady Arachne che avrebbero potuto incontrare: Medusa stessa, il maggiordomo della famiglia, oppure quel pazzoide di Giriko.
Nel mentre delle sue riflessioni, Maka e Soul si erano già avviati verso le scale che portavano al piano superiore. Kevin li raggiunse con uno scatto, attento a non inciampare sulle macerie lì attorno. Procedendo lungo gli scalini, il ragazzo sperò di non incontrare nessun altro, almeno fino all'arrivo della polizia e dei vigili del fuoco.
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Madness
FanfictionLezioni all'università, un lavoro da cantante e un secondo lavoro da detective privata. Il tutto adornato da un particolare gruppo di amici e dai "normali" problemi di cuore di qualsiasi ragazza. Chi riuscirebbe a gestire tutto senza scoppiare? Lei...