L'uomo mostrò le foto che aveva raccolto e sistemato ordinatamente sul tavolo dello studio. Ognuna di esse rappresentava una ragazzo sulla ventina. Le prime due ritraevano due giovani molto simili tra loro, probabilmente sorelle. C'erano poi un ragazzo dai capelli azzurri e una posa veramente strana, un albino dai caratteristici occhi rossi e una corvina dai grandi occhi blu. Le ultime due erano leggermente isolate dalle altre. Una raffigurava il ragazzo che era incatenato al piano inferiore. Death the Kid, il figlio di Shinigami Death, uno degli uomini più influenti di Death City e non solo. Le sue compagnie erano state partners commerciali con quelle di Lady Arachne per molti anni. Il tutto era stato interrotto quando erano stati scoperti gli esperimenti che i laboratori dell'Arachnofobia tenevano in gran segreto. Da allora la donna aveva cercato più e più volte di convincere il signor death a riprendere le trattative, ma lui si era dimostrato ferreo nella sue decisione. Fino a quando lei non avesse dimostrato di essere pulita, i finanziamenti dalle banche Death erano stati bloccati.
- Un esemplare interessante, proprio come il padre - commentò l'uomo dalla carnagione scura.
- Più interessante di me? - chiese con tono preoccupato il giovane seduto di fronte a lui, abbassando vistosamente gli angoli della bocca.
- Tu sei unico, Gopher, ma ciò non significa che vi siano nel mondo altri esemplari degni della mia attenzione - spiegò l'uomo prendendo in mano l'ultima foto. - Come questa ragazza, ad esempio -.
- Guardi spesso quella foto - si lamentò Gopher, tormentandosi le mani di nascosto. Da quando Lady Arachne aveva chiesto il loro aiuto per rapire il figlio di Shinigami, il suo capo non aveva lasciato passare giorno senza esaminare quelle fotografie. I fascicoli erano stati forniti loro dal braccio destro della donna, così da poter studiare gli amici del corvino ed essere pronti ad affrontarli tutti. Fortunatamente, il ragazzo si era fatto accompagnare solo dall'albino, semplificando di molto il loro lavoro. Ciononostante, anche a missione conclusa, l'uomo aveva continuato a leggere il dossier di quella ragazza. Gopher già la odiava, ancor prima di incontrarla.
- Perché è come te. Un esemplare unico -.
Gopher attese che il suo capo gli passasse la fotografia. Il suo viso si rabbuiò non appena la prese in mano. - La odio -.
- Stai calmo, Gopher. Cerchiamo di non fare sciocchezze - lo avvisò l'uomo, conoscendo fin troppo bene il suo sottoposto.
- Ma, signor Noah... -. Il ragazzo venne interrotto da un semplice gesto. Riconsegnò la foto stringendo i denti fino a farli digrignare.
- Credo che sarà il prossimo esemplare che aggiungerò alla mia collezione - sentenziò Noah, sorridendo innocentemente in direzione del ragazzo di fronte a lui. Gopher mascherò il tradimento che avvertì nel cuore all'udito quelle parole e si congedò. Scese dove era tenuto il prigioniero. Kid era stato incatenato ad una parete, in attesa che Lady Arachne concludesse le sue trattative con il Signor Shinigami. Dopo essersi assicurata i fondi pressoché illimitati della famiglia Death, la donna avrebbe permesso a Noah di aggiungere il ragazzo alla sua collezione di esseri umani. L'uomo li teneva tutti nella sua immensa villa e applicava loro un bracciale magnetico che ne tracciava gli spostamenti. Così facendo, sapeva sempre dove si trovavano i suoi esemplari e se qualcuno provava a fuggire, finiva nelle gabbie. L'unico ad essere libero di muoversi era Gopher, ma solo perché il ragazzo aveva sin da subito mostrato un malsano attaccamento al suo rapitore. Lo seguiva ovunque andasse ed era disposto a tutto pur di essere il primo pensiero dell'uomo. Il giovane aveva vissuto gli ultimi anni eseguendo i compiti affidatigli da Noah, con la speranza che il suo capo non trovasse mai un esemplare più interessante di lui.
Per molto tempo tutto era andato avanti senza problemi. La collezione di Noah si era man mano ingrandita, ma niente e nessuno aveva mai destato un'attenzione particolare nel suo capo. Fino a quando non erano giunti quei fascicoli. Gopher non aveva potuto leggerli, ma aveva visto gli occhi del suo capo illuminarsi. Quella ragazza aveva acceso una scintilla che il ragazzo non aveva mai visto nell'uomo. E sapere di non essere lui la causa di tale brillantezza, faceva ribollire di rabbia il giovane.
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Madness
FanfictionLezioni all'università, un lavoro da cantante e un secondo lavoro da detective privata. Il tutto adornato da un particolare gruppo di amici e dai "normali" problemi di cuore di qualsiasi ragazza. Chi riuscirebbe a gestire tutto senza scoppiare? Lei...