63. Immettere codice

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Kevin e Soul rimasero pietrificati di fronte all'uomo dai capelli bruni che era appena sceso dalle scale. 

L'albino cercò di scorgere alle sue spalle, alla ricerca della presenza di Maka, la quale era scomparsa in quel corridoio giusto qualche momento prima. Le probabilità che i due si fossero incontrati erano molto alte. E il non aver udito alcun rumore di collutazione poteva sia significare che la bionda l'avesse mancato di poco, sia che fosse stata presa alla sprovvista e stata messa a tacere. 

- Dov'è Maka? - chiese Soul con un ringhio. 

Giriko gli rispose con un ghigno maligno che lasciava spazio all'interpretazione. 

- Stai calmo - gli disse Kevin, stringendo la presa sul braccio dell'altro ragazzo. - Sta solo cercando di provocarti -. 

L'uomo volse l'attenzione verso il giovane dai capelli scuri. - Kevin! Questa volta da che parte stai? - rise. 

- Non dalla tua, ovviamente - sbottò Kevin, consapevole che ormai non aveva più senso continuare la sceneggiata. I sottoposti di Lady Arachne erano a conoscenza che il ragazzo li avesse traditi. 

- Quindi - Giriko estrasse un pugnale da una delle larghe tasche dei pantaloni. - Finalmente posso giocare un po' con te -. Lanciò via la custodia, leccando la lama come un vero depravato. A quella vista, Soul si rese conto di trovarsi di fronte ad uno psicopatico. Già l'aveva pensato l'ultima volta che l'aveva incontrato, ma ora ne era più che certo. 

- Se solo non avessero portato via la spada di quello smidollato - commentò l'ogre rosso, comparendo al fianco dell'albino. Il ragazzo si morse il labbro inferiore, d'accordo suo malgrado con il demone. 

- Assieme possiamo farcela, tranquillo - gli sussurrò Kevin, affiancandosi all'albino. - Io attiro la sua attenzione, e tu lo immobilizzi -. 

- Non sarebbe meglio il contrario? - chiese Soul, guardando l'altro e valutando quale opzione avrebbe avuto maggiori probabilità di successo. Il bruno scosse la nuca. 

- Tra i due, se la prenderà sicuramente con me - disse con un sorrisetto. Kevin allora fece qualche passo in avanti.

- Vuoi essere proprio il primo, traditore? -. Giriko mantenne l'espressione di strafottenza, nonostante la sua attenzione fosse equamente concentrata in entrambi i suoi contendenti. Non era di certo talmente sprovveduto da ignorare l'albino che stava rimanendo in disparte. I due ragazzi avrebbero sicuramente approfittato della loro maggioranza numerica. 

- Chi meglio di me può affrontare il cagnolino di Lady Arachne? - rispose con arroganza Kevin, provocando l'emergere di numerose rughe di rabbia. Il bruno sapeva quali tasti toccare per alimentare l'ira dell'uomo. Nel tempo passato nell'organizzazione, aveva imparato a conoscere i caratteri dei vari membri e soprattutto dei più vicini alla donna a capo. 

Giriko, nello specifico, era uno che scattava come una molla non appena si nominava la sua signora. Kevin ipotizzava ci fosse una specie di amore malato tra i due. 

- Chissà quanto ha dovuto pregare per farti uscire di galera - aggiunse, facendo scattare l'ultimo interruttore di autocontrollo dell'uomo. 

Ricordando le parole di rimprovero rivoltegli dal maggiordomo nano, Giriko si lanciò verso l'impudente che osava rivolgersi a lui con quel tono. Il ragazzo era entrato nella loro organizzazione solo di recente, ed aveva alle spalle molte meno esperienze rispetto a lui. Ciononostante, era riuscito ad avvicinarsi alla sua signora, fino ad incontrarla di persona in qualche occasione. E tutto solamente per tradirli e consegnarli alle forze dell'ordine! Ma non sarebbe andata come voleva il moccioso. 

Cercando di affondare il pugnale nel ventre di Kevin, Giriko notò con la coda dell'occhio il ragazzo albino spostarsi per poterlo prendere al fianco. Il bruno schivò la lama e afferrò il braccio proteso dell'uomo, cercando di portarlo a terra. Al contempo, Soul si era spostato di lato, pronto a bloccarlo con il proprio corpo. Ma Giriko si lasciò andare, senza opporre alcun tipo di resistenza. Ciò prese alla sprovvista Kevin, il quale finì per perdere l'equilibrio. Non trovando alcun tipo di contrasto, il bruno si ritrovò a capitolare a terra assieme all'altro. Lasciò andare leggermente la presa e Giriko subito si liberò. Facendo perno con le mani sul pavimento, diede un calcio all'albino che si era avvicinato da destra, facendolo volare a qualche metro di distanza. 

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